Alfa Romeo Tonale: spunti dal passato per un’idea che anticipa una nuova fase produttiva [VIDEO]
Un design caratterizzate e una potenza elettrificata
Alcuni, forse numerosi, auspicavano che Alfa Romeo continuasse ad affiancare i nomi di altri passi montani ad eventuali nuovi SUV (Sport Utility Vehicle) o CUV (Crossover Utility Vehicle). Al Salone di Ginevra il debutto del Tonale, proposto solo in veste concettuale, ha fornito interessanti spunti su un progetto che appare ben più articolato rispetto alle ipotesi avanzate alla vigilia.
Un nome e un manifesto progettuale
Tonale segnala una continuità, anticipa un percorso, rappresenta la congiunzione di avveniristici presupposti di tipo estetico, tecnologico e concettuale, da quanto appreso. La stessa casa, sottolineando la scelta di questo nome, ha posto in evidenza non solo un significativo collegamento tra il passo del Tonale e quello dello Stelvio (l’altro passo associato al SUV già commercializzato), ma anche il curioso acronimo ART ricavato proprio dalle iniziali di Alfa Romeo Tonale, che rimarca dunque l’attento lavoro in fase di progettazione di questa concept car presentata alla kermesse svizzera. Sebbene spicchino estetica, definizione interna e denominazione, questi non rappresentano i soli aspetti peculiari del modello, perché un argomento altrettanto interessante è l’elettrificazione della parte propulsiva.
Il Biscione con un altro cuore elettrico
Nella recente intervista rilasciata dalla responsabile del marchio Alfa Romeo nell’aera EMEA, Roberta Zerbi, è emersa qualche indicazione sulla vettura attesa più avanti. I tecnici sono al lavoro per consentirne il debutto a fine 2020, supponendo un’effettiva commercializzazione nel 2021.
Tornando sul concetto di elettrificazione del prototipo, la motorizzazione segnalata è di tipo ibrido plug-in con un’unità elettrica collocata nella zona posteriore. Un altro cuore che lavora in simbiosi con quello termico, collegati a loro volta a specifiche modalità di guida richiamabili dal caratteristico Alfa D.N.A., riplasmando il carattere in base alle richieste dell’automobilista. Il già noto programma “Dynamic” diventa “Dual Power”, proprio considerando la diversa configurazione propulsiva. Un’inedita funzione “E-mozione”, attivabile tramite un semplice tocco dall’ampio schermo di 10,25 pollici dedicato al sistema infotainment, fornisce un nuovo spunto più reattivo al funambolico carattere tipico delle vetture del Biscione. Poi con le modalità “Natural” e “Advance-E” (in precedenza Advance Efficiency”) si può dare spazio a entrambe le motorizzazioni privilegiando l’efficienza di ritmo o far prevalere la sola parte elettrica. L’autonomia stimata, impiegando esclusivamente quest’ultima, ammonterebbe a 50 km.
Come accennato, caratteristici sono i dettagli estetici esterni, i rimandi a una certa tradizione riscontrabili osservando la cosiddetta “Linea GT” laterale collegata alla celeberrima GT Junior, nonché l’iconico design “teledial” delle ruote da 21 pollici e i ricercati gruppi ottici “3 più 3” anteriori (altri rimandi a vettura come SZ e Brera) o quelli posteriori che risultano una suggestiva firma luminosa all’interno di una zona dalla forte connotazione grintosa.
Nell’abitacolo, sviluppato pensando all’automobilista e agli occupanti, assieme al citato schermo del sistema infotainment ne figura uno principale da 12,3 pollici, studiato per rispondere alle necessità del conducente. Componentistica e rivestimenti che completano un progetto rafforzato da sistemi tecnologici funzionali per la sicurezza, servizi di connettività e soluzioni tecniche che confermano l’indole sportiva del marchio lombardo. Un’idea, un CUV di segmento C che ha attratto subito l’interesse di tanti a Ginevra.
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finalmente un’auto italiana bella!
È davvero bellissima! Complimenti!