Auto elettriche: gli italiani tra i più attenti alla sostenibilità ma solo il 16% acquisterebbe BEV secondo uno studio
Il 44% degli attuali possessori di veicoli a combustione interna prevede di mantenere lo stesso tipo di motore
Arthur D. Little ha pubblicato oggi la quarta edizione dello studio “Future of Automotive Mobility”, che offre un’analisi approfondita dei principali mercati, evidenziando le tendenze e le sfide del settore a livello globale soprattutto per quanto concerne la diffusione delle auto elettriche. Basato su una ricerca condotta con oltre 16.000 consumatori in 25 Paesi, il report rivela che le previsioni fatte nell’ultimo decennio riguardo a una mobilità connessa, autonoma, condivisa ed elettrica sono ancora lontane dalla realizzazione.
I risultati dello studio mostrano sentimenti contrastanti tra i proprietari di auto elettriche
Dallo studio emerge che, nonostante l’accelerazione della transizione verso la mobilità elettrica il 44% degli attuali possessori di veicoli a combustione interna (ICE) a livello globale prevede di mantenere lo stesso tipo di motore per il loro prossimo acquisto. In Italia, sono stati intervistati oltre 500 consumatori, provenienti da diverse fasce d’età e equamente suddivisi tra i generi. Solo il 16% degli italiani acquisterebbe al momento auto elettriche. Questo nonostante la forte attenzione sulle questioni legate alla sostenibilità.
I risultati dello studio mostrano sentimenti contrastanti tra i proprietari di auto elettriche (BEV) riguardo al powertrain elettrico. Mentre il 52% di essi afferma che sceglierebbe nuovamente un veicolo elettrico al momento della sostituzione, quasi il 50% degli attuali proprietari di BEV si dichiara insoddisfatto, un dato che si confronta con il 30% registrato in Europa.
Tra i fattori che incentivano l’acquisto di un veicolo elettrico (BEV), oltre il 60% degli intervistati italiani ha citato motivi legati alla sostenibilità ambientale, considerando il prezzo e gli incentivi governativi come le principali leve (rispetto al 54% nell’Unione Europea). Tuttavia, gli attuali costi e le problematiche legate alla ricarica e all’autonomia risultano essere i principali deterrenti.
In questo contesto, l’80% degli intervistati italiani ritiene che le auto elettriche dovrebbero avere un’autonomia operativa reale di circa 600 km, un dato che è in linea con le aspettative di Spagna e Regno Unito. Questo valore aumenta per la media dell’Unione Europea e per paesi specifici come Francia e Stati Uniti, dove si supera i 700 km. È importante notare che il “range operativo reale” rimane ancora inferiore di circa il 30% rispetto a quanto dichiarato dai produttori di veicoli.
Il rapporto esamina anche come la crescente transizione verso i veicoli elettrici rappresenti un’opportunità per i produttori cinesi. Infatti, il 51% degli italiani intervistati si dichiara disposto ad acquistare un veicolo elettrico cinese, principalmente per motivi legati al costo (49%). Al contrario, oltre il 60% dei consumatori in Europa e negli Stati Uniti afferma di non essere incline a scegliere un marchio cinese.
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