Autostrade passa a Cassa depositi e prestiti: via libera dei soci di Atlantia alla vendita
Approvazione plebiscitaria (oltre l'86%) per l'operazione
È arrivato il si dei soci di Atlantia all’operazione di vendita dell’88% di Autostrade per l’Italia al consorzio guidato da Cassa depositi e prestiti, che detiene il 51%, affiancato dai fondi Blackstone e Macquarie, con il 24,5% per ciascuno.
Approvazione plebiscitaria con oltre l’86% di voti favorevoli
Il via libera da parte dei soci è arrivato con un plebiscito popolare, espresso nel corso della riunione in assemblea ordinaria che ha registrato un’affluenza del 70,39% del capitale di Atlantia con la partecipazione di oltre 1.200 investitori di vario tipo. Di chi ha espresso il proprio voto, pari a una rappresentanza del 64% del capitale sociale, l’86,86% (oltre 1.100 soci tra quelli che hanno partecipato) ha votato a favore dell’offerta avanzata dal consorzio con Cdp in testa che valuta il 100% di Autostrade per l’Italia 9,3 miliardi di euro, al netto di eventuale ristori.
Decisione definitiva del CdA, closing entro fine marzo 2022
Con un operazione che porterà nelle casse della famiglia Benetton 2,4 miliardi di euro, Autostrade per l’Italia torna dunque sotto il controllo dello Stato a quasi tre anni dal tragico crollo del ponte Morandi. Ora bisognerà attendere il CdA di Atlantia in programma il 10 giugno prossimo che ratificherà la decisione presa dall’assemblea dei soci per poter dare il via all’accordo con Cdp che dovrebbe essere siglato entro fine giugno. La definizione dell’operazione, attraverso il closing, è attesa entro fine anno e in ogni caso non oltre il 31 marzo 2022.
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