Carlos Ghosn, condannati in Giappone due cittadini statunitensi che lo hanno aiutato nella fuga
I due complici dovranno scontare rispettivamente due anni e un anno e otto mesi di carcere
Carlos Ghosn, protagonista a fine 2019 di una rocambolesca fuga dal Giappone dove era in atteso di essere processato, è stato aiutato a scappare dal Paese del Sol Levante e arrivare in Libano.
Sono due le persone condannate da un tribunale di Tokyo, in Giappone, per aver fornito supporto alla fuga dell’ex capo di Nissan e Renault. Si tratta di due cittadini statunitensi che si sono impegnati attivamente per aiutare Ghosn a lasciare il Giappone e raggiungere il Libano nonostante il manager di trovasse in libertà vigilata con condizioni fortemente restrittive. Ghosn si trova attualmente in Libano, che gli ha vietato di lasciare il paese, questo nonostante sull’ex dirigente penda un mandato di cattura internazionale emesso dal Giappone. Ma il fatto che non ci sia alcun accordo in vigore tra le due nazioni rende l’estradizione in Giappone particolarmente difficile.
Condannati al carcere padre e figlio
I due americani condannati sono Michael Taylor, operatore di sicurezza privata con un passato nelle forze speciali dell’esercito USA ed esperto in antiterrorismo, e suo figlio Peter. Al primo i giudici hanno comminato una condanna di due anni di carcere, mentre il secondo è stato condannato a un anno e otto mesi.
In seguito al mandato d’arresto internazionale che il Giappone aveva emesso nei loro confronti, i due erano stato stati arrestati in Massachusetts (Stati Uniti) a maggio 2020. Quasi un anno anno dopo, a marzo 2021, Michael e Peter Taylor sono stati estradati in Giappone e hanno ammesso le proprie responsabilità dichiarando entrambi colpevoli.
C’è un terzo accusato, al momento irreperibile
Oltre ai Taylor, c’è anche un terza persona, George Antoine Zayek, ad essere accusata di aver aiuto Ghosn a fuggire dal Giappone. Di Zayek, cittadino libanese con passaporto statunitense che lavora per alcune società di Taylor, non si hanno al momento notizie.
Stando a quanto ricostruito dalle indagini dei magistrati giapponesi, Michael e Peter Taylor avrebbero ricevuto da Ghosn circa 1,4 milioni di euro per averlo aiutato a fuggire e per affrontare le successive eventuali spese legali che ne sarebbero derivate.
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