Citroën C1 Airscape MY 2015, una piccolina tutto pepe per la città [PROVA SU STRADA]

La più fresca e giovanile delle "tre sorelle"

Dopo la Toyota Aygo e la Peugeot 108, è arrivato il turno di metterci alla guida della Citroën C1 Airscape. Grazie al motore 1.200 VTi da 82 CV e a numerosi optional, uniti ad uno stile fresco e giovane, la piccola francese si presenta come una delle più originali del trio di "sorelle"

Citroën C1 Airscape – È giunto il momento di completare la collezione. Prima vi abbiamo mostrato l’audace Toyota Aygo, poi la stilosa Peugeot 108. Adesso è giunto il momento di dedicarci all’ultima delle “tre sorelle” creata dall’accoppiata Toyota-PSA, ovvero la Citroën C1. In particolare la versione Airscape, ovvero con tetto apribile, quella in dotazione per il nostro test drive. Si trattava di una vettura molto attesa, al pari delle altre due del gruppo, e particolarmente apprezzata. La C1 è sempre stata una delle cittadine più apprezzate, ma se prima poteva contare su una posizione di partenza molto favorevole, ora se la deve vedere con un mercato sempre più in evoluzione, che ha saputo capire e lanciare le piccolissime per la circolazione urbana. Pensiamo sempre alle stesse che abbiamo già potuto citare nelle altre prove su strada, ovvero la Volkswagen Up!, la Fiat Panda, la Renault Twingo e altre. Insomma, la C1 si è trovata a scendere in una gabbia ricolma di leoni affamati. Forse piccoli, ma pur sempre leoni. Avrà le dotazioni per uscire vincitrice?

Design e Interni: [xrr rating=4/5]

La più giovanile del terzetto

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Se la Toyota Aygo era la vettura più audace e la Peugeot 108 era la più elegante, la Citroën C1 è senza dubbio la più fresca e giovanile. Questo soprattutto per merito di alcune scelte di design abbastanza azzeccate, in particolare sul muso, che in tutti e tre i casi rappresenta il primo tratto distintivo rispetto alle sorelle. Il frontale è infatti “tipicamente Citroën” ed è merito soprattutto del Double Chevron che fa bella mostra di sé sulla griglia. Se i fari ovali hanno un effetto classico e rassicurante, sopra di essi troviamo altri elementi luminosi che contribuiscono a donare carattere all’intera carrozzeria. Già più classiche sono le fiancate, mentre sul posteriore troviamo il caratteristico portellone in vetro, tratto distintivo di tutte le tre auto, che rappresenta un elemento di stile sempre piacevole anche se a costo di qualche piccola scomodità (ne parliamo tra poco). Il termine Airscape che accompagna la versione a nostra disposizione è quanto mai ben accolto in questo periodo così caldo dell’anno: si tratta infatti del tettuccio in tela apribile, a sua volta personalizzabile in tre diversi colori. Consente di avere un’apertura davvero ragguardevole (80×76 cm) e per quanto non la si possa chiamare davvero “cabriolet”, questa particolarità sarà sicuramente molto apprezzata da chiunque andrà a guidarla.

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Passiamo ora agli interni. La lunghezza generale dell’auto è di 347 cm, ma dentro non si sente particolarmente costretti. Anzi, la seduta è tutto sommato comoda e piacevole, senza eccessi. Chi vi scrive ha una stazza di un certo tipo ed è riuscito a salire e guidare senza stancarsi troppo. magari non ci faremmo salire quattro persone alte un metro e novanta contemporaneamente, ma la gestione degli spazi è senza dubbio notevole. Le proporzioni, comunque, sono sempre molto compatte, seppur ben organizzate, anche nella versione a cinque porte che avevamo in dotazione. Non vi sentirete eccessivamente “larghi”, ma tutto è posizionato dove ve lo aspetterete. Inoltre il sistema di infotainment punta, come negli altri due casi, all’eliminazione progressiva dei pulsanti, verso un approccio completamente touch. Lo schermo arriva ad una misura di 7 pollici e il software è a nostro giudizio uno dei migliori del segmento. Semplice e intuitivo, impreziosito tra l’altro dalla possibilità di collegare il proprio smartphone e mandare in esecuzione alcune app compatibili, tra cui il navigatore. la resa non è eccezionale, ma all’altezza. I sedili anteriori sono in assoluto i più comodi dell’auto, arrivando addirittura a sfiorare segmenti superiori. Dietro la faccenda si fa leggermente meno comoda, anche se le imbottiture sono in generale di ottimo livello. Il volante è in buona posizione, ma si può regolare solamente in altezza e non in profondità (per questo sconsigliamo di avere qualcuno di alto dietro le spalle). Il quadro comandi, però, si sposta leggermente insieme al volante e rimane sempre in vista. Un ultimo appunto lo riserviamo alla colorazione della C1 Airscape: la fantasia che potete vedere nella nostra galleria è sicuramente fresca e sbarazzina, ma potrebbe non piacere a tutti. la personalizzazione della C1, comunque, è all’altezza delle sue sorelle e Citroën in questo senso ha avuto una serie di idee che ci sono piaciute davvero molto. Buone le plastiche, anche se un po’ troppo leggere, e i tessuti delle sellerie, che proprio grazie alle decorazioni non rischiano in alcun modo di passare per “troppo economiche” (anzi, si prestano molto allo spirito personale della vettura, come forse altri materiali non avrebbero potuto fare). Per quanto riguarda il bagagliaio, rispetto alla precedente generazione la C1 ha fatto un notevole passo avanti, partendo da un minimo di 196 litri fino ad una capacità massima di ben 780. Uno spazio davvero notevole per un’auto di questo tipo. In questo caso, però, un piccolo difetto lo dobbiamo notare: il pozzetto, piuttosto basso, associato al portellone in vetro più alto potrebbe rendere leggermente più difficoltose le operazioni di carico più pesanti. Va detto, comunque, che non si tratta di un’auto pensata per fare da veicolo da trasporto pesante.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4/5]

Il 1.200 parte un po’ piano, ma poi ingrana

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Rispetto alla sorella giapponese, la Peugeot 108 e la Citroën C1 possono godere di un extra da non sottovalutare. Stiamo parlando del motore 1.200 Vti di produzione PSA, sempre con tre cilindri, ma la potenza arriva fino a 82 CV contro i 69 del 1.000 che troviamo anche sull’Aygo (e che comunque è disponibile anche sulla C1). Proprio il 1.200 è stato equipaggiato sulla nostra auto, così da verificare cosa può dare questa meccanica esclusiva, che promette di mantenere una buona potenza con consumi contenuti. Il risultato è senza dubbio ottenuto, anche se magari occorre fare un po’ di “opera di convincimento” per poter sfruttare al massimo questa unità. Ai bassi regimi marcia bene, ma sembra leggermente addormentata. Una sensazione che però scompare completamente una volta superata la soglia dei 2.000 giri, oltre i quali diventa decisamente scattante e persino quasi divertente da guidare (nei limiti del segmento). L’assetto sensibilmente rigido contribuisce ad aumentare questa sensazione, a patto di accettare qualche sbalzo aggiuntivo. La leggerezza della vettura si sente in ogni frangente e il buon raggio di sterzata la rende davvero una cittadina con tutte le carte al posto giusto.

Consumi e Costi: [xrr rating=4/5]

Il tre cilindri fa un discreto lavoro, mentre gli optional alzano un po’ senza esagerare

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Per quanto riguarda i consumi, i dati ufficiali del 1.200 Vti parlando di un 4,3 litri/100 km nel ciclo combinato. Ovviamente si tratta sempre di dati molti ottimisti, anche se comunque il consumo reale non si è allontanato di molto. Tenendo conto che l’abbiamo guidata soprattutto in città e senza tirarla più di tanto, siamo riusciti a stare molto comodamente sotto i 6 litri/100 km, il che è senza dubbio un buon risultato. Con il piede giusto si può fare ancora meglio. La velocità massima dichiarata è di 170 km/h e onestamente non chiederemmo nulla di più ad un’auto di questo segmento.

La Citroën C1 parte da 9.950 per la versione 1.000 Vti Live a tre porte e per arrivare alla Airscape occorre prevedere almeno un migliaio di euro in più per il tetto apribile e vari altri optional. In definitiva l’Airscape parte da una base di 13.500 €, una cifra perfettamente in linea con le medie di mercato e che garantisce una vettura di livello, sicuramente pratica e piacevole da guidare in città.

In conclusione

Esattamente come le sue sorelle, la Citroën C1 Airscape è un’auto ideale per la circolazione cittadina. Pratica, divertente e fresca. Non consuma troppo ed è dotata di alcuni optional, come il navigatore e il tettuccio in tela, davvero di buon livello. Completa un’offerta ben variegata insieme alla Toyota Aygo e alla Peugeot 108, che dovrebbe andare a coprire agilmente tutti i gusti e le preferenze della clientela.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Giovanile, fresca e piacevole da guidare. Il motore ha consumi giusti……ma forse manca un pochino in prontezza. Meglio non mettere i passeggeri più alti sui sedili posteriori.

Citroën C1 Airscape: la Pagella di Motorionline

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