Daimler e BMW sospendono due dipendenti legati alle ricerche dell’EUGT
Provvedimenti per alcuni ex membri del CdA dell'ente di ricerca
A seguito all’inchiesta del New York Times che ha scritto degli esperimenti sulle scimmie in New Mexico condotti da alcune Case automobilistiche tedesche, il Gruppo Daimler e BMW hanno sospeso due dipendenti legati al caso de test in laboratorio.
Il Financial Times ha identificato in Udo Hartmann, responsabile per la protezione ambientale di Daimler, l’uomo sospeso dal gruppo tedesco, anche se sull’identità non c’è stata ancora alcuna conferma della Casa di Stoccarda. Hartmann, secondo quanto reso noto da Daimler, era membro del cda dell’EUGT, l’ente di ricerca fondato nel 2007 (finanziato da Volkswagen, Daimler e BMW), ritenuto responsabile dei test sugli animali. Dopo 10 anni di attività, l’EUGT è stato sciolto lo scorso anno, a seguito dell’inchiesta del giornale tedesco Der Spiegel che paventava l’esistenza di un cartello tra le principali Case automobilistiche della Germania.
Nonostante il costruttore di Stoccarda abbia dato incarico a uno studio legale di indagare sulle attività dell’EUGT negli scorsi, Daimler sostiene che “nessuna influenza” sia stata esercitata sull’ideazione degli esperimenti che si sono svolti nel 2014 al Lovelace Respiratory Research Institute, dove dieci scimmie sono state esposte agli scarichi di una Volkswagen Beetle TDI per valutarne gli effetti sulle vie respiratorie degli animali.
La sospensione di Hartmann, si aggiunge a quella di Thomas Steg, capo delle relazioni istituzionali fermato da Volkswagen, e a quella di Frank Hansen, addetto del centro di competenza per la mobilità urbana di BMW e anche lui come Hartmann ex membro del consiglio d’amministrazione dell’EUGT. BMW fa comunque sapere che il provvedimento di sospensione non è definitivo e Hansen rimane alle dipendenze dell’azienda.
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