Ferrari: ad Auto e Moto d’Epoca 2019 una mostra sulle “barchette” del Cavallino Rampante [FOTO]

Sotto i riflettori diversi prestigiosi modelli

Alcune delle più note ambasciatrici di una grande tradizione del marchio modenese, alla manifestazione dedicata ai veicoli storici

Ad Auto e Moto d’Epoca 2019, in programma dal 24 al 27 ottobre, tra le attese protagoniste figurano alcune pregiate barchette Ferrari. Un’esposizione dedicata, spaziando dalla 166 MM sino alla contemporanea e potentissima Monza SP1.

Emblema di una tradizione vincente

L’esemplare meno giovane tra quelli mostrati alla rassegna padovana è una Ferrari 166 Mille Miglia (MM) carrozzata da Touring risalente al 1950 e appartenuta a Gianni Agnelli. L’auto poi è stata venduta finendo in Belgio, quindi ha anche gareggiato grazie a Olivier Gendebien. Tra i proprietari di questa vettura anche l’ex pilota di Formula 1 Jacques Swaters. Esposta al MoMA di New York e alla Nationalgallerie di Berlino, fornisce una visione raffinata del design italiano ed è stata una delle vedettes al prestigioso Concorso d’Eleganza di Villa d’Este nel 2015, come ricordato.
Il termine “barchetta” risulta legato proprio a questo modello. Fu lo stesso Agnelli che al Salone dell’Auto di Torino nel 1948, constatando l’aspetto levigato dell’auto, disse: “Ma questa non è una macchina; è una barchetta!” Espressione colta dal giornalista sportivo Giovanni Canestrini e anche da Bianchi Anderloni della Carrozzeria Touring, connotando la versione scoperta della 166 MM sviluppata per la Mille Miglia del 1949. Il termine fu dunque legato alla sportive scoperte da competizione e poi ripreso, recentemente, per sottolineare vetture altamente esclusive e prodotte in pochi esemplari. Modelli appunto come la Ferrari Monza SP1, che completa la panoramica di esemplari visibili nell’occasione. Tra l’antesignana e la recentissima sportiva in serie limitata, citate all’indicato padiglione 3 presso l’Arena ACI anche 340 MM Vignale, 375 MM Pininfarina, 857 S (una delle sole quattro), 750 Monza, 500 Mondial e altre ancora, compresa la “youngtimer” 550 Barchetta.
Dalla fine degli anni ’40 in avanti queste creazioni sono state ammirate per le forme e l’elevato dinamismo espresso. Auto inizialmente da competizione con un’impostazione essenziale e chiara: “spider da corsa leggere, senza capote né fronzoli e con un parabrezza minuscolo per ridurre al minimo l’impatto con l’aria”. Fattori di successo nelle gare dell’epoca. Una parte importante della storia e della produzione sportiva del Cavallino Rampante.

Foto: Ferrari – Auto e Moto d’Epoca

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