Hyundai IONIQ hybrid: un impulso elettrizzante che spinge verso nuove direzioni [FOTO]

Sinergia termica ed elettrica, votata all'efficienza

Hyundai IONIQ hybrid – La casa di Seul delinea una nuova gamma, pensata completamente per essere eco-sostenibile. La prima variante disponibile di questa inedita berlina cinque porte è una ibrida, caratterizzata da un'unità “Kappa” di cubatura 1.6, alimentata a benzina, affiancata a un motore elettrico e arricchita di sistemi tecnologici raffinati

L’unicità di un progetto è collegata alla congiunzione di tutti gli elementi che ne costituiscono l’esclusività, l’interesse, l’efficienza. Nel caso della nuova Hyundai IONIQ ibrida, tutti gli elementi estetici e tecnici compongono un puzzle funzionale di spiccata innovazione.

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Partendo dall’aspetto esterno, il design appare fluido, con la griglia caratteristica del marchio in evidenza, i fari profilati composti da luci diurne a LED frontali, impostate su un motivo a “C”, affiancati a fari Bi-xeno circolari. Anche dietro il disegno luminoso risulta peculiare. In risalto anche un profilo sinuoso, dato che l’affinamento dei tecnici ha permesso di ottenere un coefficiente aerodinamico di 0,24. Rilevate per una berlina lunga 4.470 millimetri, larga 1.820 mm e alta 1.450 mm.
Ad esaltare l’aspetto provvedono anche degli elementi in tinta blu o argento, in accordo con gli inserti esterni localizzabili su frontale, lati e zona posteriore, flap attivi disposti sulla griglia frontale, deflettori frontali e posteriori, diverse coperture estese a pianale e vano motore, uno spoiler retrostante e un andamento del tetto filante che ricorda una coupé, oltre a un lunotto esteso sino al baule per questioni di visibilità. Tutti fattori sinergici sul piano del movimento e dell’efficienza.
Il design risulta curato, rafforzato poi dal ventaglio di colorazioni esterne disponibili, otto in tutto (Aurora Silver, Demitasse Brown, Iron Grey, Marina Blue, Phantom Black, Phoenix Orange, Platinum Silver e Polar White), collegabili a interni pensati per offrire un elevato comfort e cerchi bicolori da 15 e da 17 pollici. Nel caso dei modelli dalla tinta blu o arancione, gli elementi distintivi avranno un rivestimento di colore argento.

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L’abitacolo è caratterizzato da tratti sagomati, linee fluide e nette, che consentono la piena distinzione degli elementi e offrono una visione di bordo curata e sviluppata con materiali eco-compatibili. La caratterizzazione nera, ovvero Lava Stone, comprende rivestimenti in tessuto o, in alternativa, pelle. Gli elementi blu spiccano sul nero, in diversi punti, visibili sul volante o come cornice di alcuni elementi, tipo lo schermo centrale de sistema infotainment o le bocchette di areazione. Stile ma anche comfort, dati i 2,70 metri di passo e considerando la disposizione sotto le sedute posteriori della batteria che alimenta l’unità elettrica. Oltre a favorire lo spazio per le gambe dei passeggeri, questa non intacca la capacità del vano bagagli in grado di ospitare da 443 a 1505 litri, abbattendo la seconda fila.

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Differenti gli aspetti tecnologici subito in evidenza all’interno. In primis un quadro strumenti digitale ad alta risoluzione TFT da sette pollici, che espone in più colorazioni le informazioni principali su velocità, autonomia e carica elettrica. Al centro compare l’ampio quadrante del tachimetro, spalleggiato dal altri indicatori relativi alla parte ibrida. Attivata la modalità SPORT, attraverso lo spostamento della leva del cambio doppia frizione DCT sei rapporti, immediatamente un contagiri marcato da una colorazione rossa prende il posto del citato tachimetro, sottolineando la maggior spinta propulsiva. Assieme a questo compare, più accentrato sulla plancia, uno schermo touch LCD capacitivo da 5 o 8 pollici (questo ultimo associato a un impianto Infinity premium surround system da 8 altoparlanti, amplificatore sterno e subwoofer) a seconda della scelta fatta. Ospitano le mappe di navigazione dei servizi TomTom Live, oltre all’ampia connettività seamless con Android Auto o Apple Car Play. Poi, all’interno della dotazione, è segnalato anche un funzionale piano di ricarica wireless per gli dispositivi mobili con standard Qi, visibile al di sotto le sistema di climatizzazione, sul tunnel centrale.
Rilevante anche il “pacchetto” che comprende sofisticati sistemi di sicurezza e assistenza alla guida, tra i quali in particolare un cruise control adattivo, un Rear Cross Traffic Alert con visione retrostante amplificata, un dispositivo di controllo dell’angolo cieco, un preposto per il mantenimento di corsia Lane-Keep Assist System e una preziosa Frenata Autonoma d’Emergenza.
Il marchio segnala che, inoltre, la proposta IONIQ sul mercato italiano è arricchita da “5 anni di garanzia a chilometraggio illimitato, sommati 5 anni d’assistenza stradale e controlli gratuiti, assieme a un’ulteriore garanzia di otto anni/200.000 km sulle batteria ad alto voltaggio”. La versione ibrida è già disponibile, dopo il lancio alla fine dello scorso settembre. Le cifre partono da 24.900,00 Euro.

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Sotto il cofano della versione ibrida, come nel caso della versione ibrida plug-in, attesa più avanti, è presente un sistema costituito da un motore termico alimentato a benzina della serie “Kappa”, a ciclo Atkinson e iniezione diretta, 1.6 GDI da 105 CV e 147 Nm di coppia, legato alla già citata trasmissione DCT con una raffinata soluzione a cuscinetti, che ridimensionano attriti e denotano una bassa viscosità, oltre a un motore elettrico del tipo sincrono a magneti permanenti che consente anche di poter percorre dei tratti in modalità elettrica da 32 kW (43,5 CV) con una coppia massima di ben 170 Nm. Questo, a sua volta, riceve energia da una batteria di polimeri agli ioni di litio dalla capacità di 1,56 kWh. La spinta complessiva, secondo le indicazioni della casa, ammonta a 141 cavalli (103,6 kW) e 265 Nm di coppia, che porta la vettura sino a 185 km/h. Il costruttore segnala anche una media dei consumi da 3,4 litri per 100 km ed emissioni di CO2 da 79 g/km.

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Assieme alla spinta, il dinamismo della IONIQ ibrida è legato anche una specifica configurazione delle sospensioni: quelle anteriore di tipo McPherson, quelle posteriori Multi-link. La frenata è ottimizzata sulla massimizzazione del recupero di energia, grazie agli evoluti sistemi Integrated Brake Assist Unit (iBAU) e Pressure Source Unit (PSU). Inoltre, la partnership con il gommista Michelin ha permesso di amplificare ulteriormente l’efficienza della vettura impiegando gomme con bassa resistenza al rotolamento per cerchi da 15, 16 e 17 pollici (nel caso della ibrida), studiati per mescole performanti realizzate con elevato impiego di silicio, da quanto suggerito.

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