Hyundai IONIQ plug-in: la reattività e silenziosità di un nuovo movimento [FOTO]

Concetto simile alla hybrid, ma con un'unità elettrica più potente

Hyundai IONIQ plug-in – Design e dotazione similare rispetto alla versione ibrida della nuova berlina di Seul, ma dotata di una spinta elettrica più generosa e un gruppo batteria ricaricabile che consente anche una autonomia totalmente elettrica che la spingerebbe, secondo le stime, oltre una cinquantina di km

Linea fluida che non sembra distinguibile a una prima occhiata dalla Hyundai IONIQ hybrid, se non fosse per il vano localizzato in prossimità del passaruota anteriore sinistro, che ospita il collegamento per la ricarica della batteria, specchiando quello collegato al serbatoio della benzina. La versione plug-in della berlina cinque porte sud-coreana, rappresenta un’altra delle opzioni collegate all’innovativo concetto di mobilità sostenibile studiato dal costruttore asiatico.

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L’aspetto sinuoso, che ricorda una coupé, le misure aerodinamiche, gli sfoghi attivi frontali, i deflettori, la carenature delle componenti, il profilo aerodinamico; tutti gli aspetti della vettura consentono di raggiungere il ragguardevole coefficiente di resistenza di 0,24. Un fattore che contribuisce assieme all’impiego di materiali leggeri, come su tutte le varianti di IONIQ, a massimizzarne l’efficienza.
Tecnica applicata comunque a un’estetica fine, caratterizzata da gruppi ottici filanti, con una distintivo motivo LED ed elementi estetici dipinti di blu o argento a seconda della colorazione esterna, assieme a specifici cerchi da 16 pollici.
Considerando le poche differenza tra modello ibrido e plug-in, anche le dimensioni non mutano: lunghezza 4.470 millimetri, passo a favore del comfort interno di 2,70 metri, larghezza 1.820 mm e altezza 1.450 mm.

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L’abitacolo ripropone quanto già introdotto tramite la hybrid, rivestimenti oscuri in Lava Stone, tessuto o pelle. La distribuzione della variante plug-in partirà a primavera del prossimo anno, da quanto anticipato. Le Hyundai IONIQ proposte in Italia, inoltre: “usufruiranno del miglior “pacchetto” di servizi oggi disponibile sul mercato, fatto di 5 anni di garanzia a chilometraggio illimitato (con 5 anni d’assistenza stradale e controlli gratuiti), oltre ad una garanzia di otto anni / 200.000 km sulle batteria ad alto voltaggio”, in base a quanto segnalato.
Oltre a una buona dose di spazio per gli occupanti, la collocazione del gruppo batteria al di sotto delle sedute posteriori (seppure questo sia più voluminoso rispetto a quello della ibrida), ha consentito di non intaccare volume utile per ospitare i bagagli: da 443 a 1505 litri di carico.
L’attenzione per il comfort, poi, è amplificato grazie ai diversi sistemi di sicurezza e assistenza alla guida tra i quali ad esempio un dispositivo che amplia la visione posteriore come il Rear Cross Traffic Alert o un controllo dell’angolo cieco (BSD) assieme a una preziosa Frenata Automatica d’Emergenza AEB; senza dimenticare l’intrattenimento e la connettività collegata al sistema infotainment, gestibile tramite schermi da 5 pollici che ospita anche quanto proiettato dalla telecamera posteriore e con connettività Bluetooth oltre alla funzionalità “My Music”, o in alterativa un più ampio schermo da 8 pollici capacitivo con infinity premium surround system da 8 altoparlanti, amplificatore esterno e subwoofer. Lo schermo ospita anche le mappe del navigatore, ed è segnalato in questo caso un “abbonamento gratuito di 7 anni ai servizi TomTom LIVE”. Mentre la massima connettività seamless è legata ad Android Auto e Apple CarPlay. Tra la dotazione, spicca anche un funzionale impianto di ricarica wireless per il proprio dispositivo mobile con standard Qi.

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Il quadro strumenti da sette pollici TFT è di tipo digitale, costituito da una grafica diretta e intuitiva. Al centro si nota l’ampio tachimetro che ospita anche altre informazioni utili, spalleggiato a sua colta da ulteriori indicatori sulla parte ibrida. Intervenendo sulla leva del cambio doppia frizione DCT sei rapporti, passando alla modalità SPORT dalla ECO, il tachimetro è immediatamente sostituito da un contagiri accompagnato da una grafica marcata di rosso, che sottolinea la maggior energia propulsiva espressa. Forza che proviene da un’architettura composta ancora da un motore termico 1.6 GDI alimentato a benzina sella serie “Kappa”, la stessa unità impiegata già sulla hybrid da 105 cavalli e 147 Nm di coppia massima, abbinato al già citato cambio doppia frizione sei marce DCT e, nel caso della plug-in, a un’unità elettrica da 45kW, ovvero 61 cavalli, alimentata da una batteria ricaricabile sviluppata con polimeri agli ioni di litio da 8,9 kWh, che consente una guida totalmente elettrica per oltre 50 km, secondo le stime anticipate. I tempi di ricarica, suggeriti al momento, sarebbero comunque adeguati. Grazie alle fini caratteristiche aerodinamiche, a una meccanica funzionale basata su sospensioni anteriori McPherson e posteriori Multi-link e pneumatici Michelin dalla bassa resistenza al rotolamento, la casa segnala emissioni di CO2 racchiuse sui 32 g/km oltre a consumi contenuti, come notato già sulla gemella ibrida.
Tra gli aspetti interessanti anche un impianto frenante ottimizzato per il recupero di energia, arricchito da sistemi funzionali come un Integrated Brake Assist Unit (iBAU) e un Pressure Source Unit (PSU), che migliorano l’efficienza complessiva.

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