Mercedes Classe S 2020: VIDEO PROVA SU STRADA della rinnovata ammiraglia di Stoccarda

Comoda come sempre, tecnologica come non mai

Rinnovare un’ammiraglia come la Mercedes Classe S può essere facile e difficile allo stesso tempo. In quest’ultimo caso perché si ha a che fare con un pubblico e un’eredità decisamente pesante, mentre nel primo scenario perché l’esclusività della vettura permette davvero di equipaggiare quanto di meglio la tecnologia automotive moderna possa offrire. Portare per la prima volta su strada un “transatlantico” di questo genere è per forza un’esperienza, anche se stiamo parlando di una vettura che pone l’accento molto più sul comfort del passeggero che su quello del guidatore, di solito stipendiato e in divisa (in realtà l’ufficio stampa ci ha confessato che nel nostro Paese questa tendenza è quasi invertita, a testimonianza di come noi italiani vogliamo ancora sentire bene il volante fra le mani). Motori potenti, comfort di guida e un livello tecnologico quasi da non credere, anche se ovviamente il prezzo di listino per forza di cose ci riporta con i piedi per terra. Non è un’auto per tutti, ma anche con questa settima generazione coloro che se la potranno permettere non resteranno certo delusi da ciò che troveranno.

Come cambia la nuova Mercedes Classe S?

Dal punto di vista estetico la Mercedes Classe S 2020 non si differenzia moltissimo dalla versione che l’ha preceduta. Anzi, possiamo affermare che senza metterle l’una accanto all’altra sarebbe davvero difficile distinguerle. Non che sia un male, intendiamoci: le forme sinuose ed eleganti della Classe S sono un marchio di fabbrica e bene fa Mercedes a confermarle. La lunghezza per la versione a passo corto si assesta sui 5,18 metri, la larghezza su 1,95 metri e l’altezza su 1,5 metri. La misura veramente importante, però, è il passo: 3,10 metri, che la dice lunga sullo spazio disponibile per i passeggeri. La versione a passo lungo guadagna, rispetto alla sorella, una decina di centimetri circa. Parlando di design, la griglia è rimasta praticamente invariata, rendendo felici i nostalgici del vecchio logo a sbalzo sul labbro superiore. Al centro della calandra notiamo come sempre la placca nera che contiene sensori e videocamere per i sistemi di bordo, una scelta che potrà sembrare un po’ sgraziata, ma che al momento è assolutamente obbligatoria. Confermato il fascione inferiore, che a livello delle prese d’aria può vantare dei nuovi dettagli cromati che consentono di dare un look più moderno al frontale. Un balzo in avanti molto importante lo hanno fatto i gruppi ottici, non solo più sottili e filanti, ma anche arricchiti dalla tecnologia Digital Light, che unisce l’illuminazione con i sistemi di aiuto alla guida grazie all’inclusione di 1,3 milioni di micro-specchi e ben 250 Led. Sulla fiancata notiamo immediatamente le nuove maniglie a scomparsa, che danno un tocco hi-tech ad una silhouette invece molto elegante e classica, comunque capace di un coefficiente aerodinamico da 0.22. I cerchi, rigorosamente il lega, possono essere scelti in misure comprese tra i 18 e i 21 pollici. Il posteriore è cambiato maggiormente rispetto al frontale, soprattutto con l’introduzione dei nuovi gruppi ottici sottili che vanno a sostituire quelli precedenti a tre livelli. La fascia cromata ora li collega idealmente attraverso tutto il posteriore, mentre le luci di posizione si sono alzate nettamente.

Abitacolo degno di una limousine

L’abitacolo della Mercedes Classe S 2020 è degno di una limousine praticamente da qualsiasi punto di vista. I materiali sono di primo livello e combinano sapientemente, a seconda degli allestimenti, pelle pregiata, Alcantara, tessuto e persino legno. Per renderci conto del livello di comfort basta guardare il morbidissimo cuscino poggiatesta, anche se vorremmo potervelo far sentire. L’auto è concepita per il comfort di chi si siede dietro, ma anche chi sta al volante non può certo lamentarsi. Anche perché il suo sguardo sarà prima attirato dall’enorme disponibilità di display per il sistema di infotainment MBUX, ancora più avanzato e sofisticato. In totale si possono aggiungere fino a cinque schermi diversi: quello del conducente al posto del quadro comandi da 12,3’’ ed effetto tridimensionale, quello centrale da 11,9 o 12,8 pollici (anche con tecnologia OLED), il doppio display posteriore da 11,6’’ e, infine, un tablet da 7’’ che si ripone nel bracciolo posteriore centrale. Questo è compatibile anche con l’assistente vocale “Hey Mercedes”, ad ulteriore riprova che spesso colui che comanda siede qui. Nonostante il sistema sia compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, per una volta ci troviamo su un’auto sulla quale non ci viene la tentazione di usare lo smartphone. Il sistema ha raggiunto un tale livello di completezza, anche per la navigazione GPS come vedremo dopo, da rendere superiore il sistema integrato oltre ogni ragionevole dubbio. Concludiamo con il bagagliaio, che su questa nuova versione guadagna una ventina di litri e arriva ad una capienza di 550 litri. Sono disponibili tre allestimenti con vari livelli di ricchezza: Business, Premium e Premium Plus.

Motori: via libera ai sei cilindri, ma V8 e ibrido stanno per arrivare

Al momento del lancio la nuova Mercedes Classe S 2020 avrà a disposizione “solamente” due motori a sei cilindri, un benzina e un diesel. Il primo è il 3.000 turbo disponibile in due versioni da 367 e da 435 Cv. Il secondo, invece, è il 3.000 turbodiesel disponibile nella doppia variante da 286 e da 330 Cv. Chi, però, desidera qualcosa in più, non abbia paura: è previsto l’arrivo entro l’anno del 4.000 V8 da 511 Cv con tecnologia mild hybrid, mentre nel 2021 sarà finalmente il turno anche dell’ibrido plug-in. Le sue caratteristiche sono ancora da ufficializzare completamente, ma Mercedes garantisce un’autonomia solo elettrica di ben 100 km, raddoppiando praticamente la media alla quale eravamo abituati per questo genere di ibridi.

Alla guida della nuova Mercedes Classe S 2020

Per questo nostro primo contatto con la Mercedes Classe S 2020 abbiamo avuto l’opportunità di metterci al volante della top di gamma assoluta (in attesa del motore V8), ovvero la S 500. Questa è dotata del già citato turbo benzina da 435 Cv di potenza, mentre la coppia si assesta sui 520 Nm disponibili ad un regime compreso tra i 1.800 e i 5.500 giri al minuto. La trazione è ovviamente l’integrale 4Matic (solamente il modello S 350 d può essere ordinato a trazione posteriore), mentre il cambio non può che essere l’automatico 9G-Tronic a nove rapporti. I consumi dichiarati per questa meccanica, secondo il ciclo WLTP, si assestano tra gli 8 e i 9,5 litri/100 km, ovvero tra i 10,5 e i 12,5 km al litro.

Comfort assoluto con qualche sprazzo di sportività

La parola d’ordine della nuova Mercedes Classe S 2020 è “comfort”. Anche dopo aver messo in moto ci si rende conto di essere a bordo di una vettura concepita per rendere il nostro viaggio il più confortevole possibile. Partendo dalle sedute, che definiremmo quasi “lussuriose”, fino ad arrivare alla silenziosità dell’abitacolo. Per poter arrivare a sentire qualche vago fruscio aerodinamico siamo dovuti arrivare a velocità che solamente l’Autobahn tedesca ci ha consentito di sperimentare. In Italia quindi questo problema praticamente non esisterà. Le sospensioni pneumatiche Airmatic con regolazione adattiva dell’ammortizzatore sono di serie e sono calibrate in maniera ottimale. Anche quando l’asfalto ha presentato qualche asperità, praticamente nulla ha disturbato il nostro viaggio. L’assistente vocale “Hey Mercedes” si è fatto nettamente più preciso e, per quanto non ancora perfetto, può soddisfare moltissime delle nostre richieste senza che ci sia bisogno di distrarsi dalla strada. Non è sempre reattivo nelle risposte, ma quando ci sente, raramente sbaglia. Ciò che ci ha più colpito del nuovo infotainment, però, è il nuovo approccio al navigatore a realtà aumentata. Se ben ricordate alcune nostre prove passate, avevamo definito “acerbo” questo sistema, in quanto a volte poco visibile e distraente. Bene, sulla nuova Mercedes Classe S la maturazione è finalmente arrivata. Le frecce azzurre di svolta, infatti, si sono ora spostate anche sull’head-up display a colori, chiarissimo e leggibile. Se prima dovevamo distrarci guardando lo schermo, ora abbiamo percorso in questo nostro primo contatto oltre 300 km senza quasi mai guardare il display centrale. Crediamo che sia la prima volta in assoluto che ci capita. Per quanto riguarda il motore, bisogna tenere conto anche del peso complessivo dell’auto, per forza di cose importante. Il sei cilindri benzina si comporta piuttosto bene, con una potenza erogata in modo molto equilibrato e dolce, grazie anche all’apporto del cambio automatico a nove marce. La coppia disponibile a regimi notevolmente bassi per un benzina farebbe pensare a qualche briciolo di sportività, che in effetti c’è, ma non tanto quanto ci si sarebbe potuto aspettare.

Attraverso il Dynamic Select abbiamo selezionato la modalità Sport+, grazie alla quale il dinamismo sale e si sente ancora di più l’alta manovrabilità garantita dall’assale posteriore sterzante, al debutto assoluto sulla gamma Mercedes. Nonostante questo, è più che evidente che questa non sia un’auto per chi vuole correre. Non è il suo pubblico e nemmeno a Stoccarda sperano che lo sia. Anche spingendo fino in fondo il pedale, lo scatto della vettura non è brutale come ci aspetteremmo da un’unità da 435 Cv, il che però va tutto a vantaggio della cervicale dei nostri passeggeri. Il comfort del guidatore, tra l’altro, è garantito dai cuscinetti attivi ai lati del sedile, che si preoccupano di mantenerci sempre in posizione durante le curve (a volte anche esagerando leggermente nella loro azione). La comodità quindi rimane un “must” assoluto, come confermano del resto i sistemi ADAS equipaggiati sulla vettura. Tutto ciò che la produzione Mercedes può offrire in termini di guida semi-autonoma di livello 2 è presente, dal cruise control adattivo (monitorato a sua volta attraverso l’head-up display) alla frenata di emergenza. La nuova Classe S, però, può fare ancora di più. È infatti la prima Mercedes omologata per il Livello 3, ovvero la guida “veramente” autonoma. Abbiamo potuto provare questa tecnologia su un circuito chiuso, in quanto anche in Germania non è ancora possibile circolare usando queste tecnologie, e dobbiamo dire che il comportamento dell’auto è quasi da fantascienza. La Classe S guida da sola, riconosce le curve, è in grado di spostarsi se sopraggiunge un pericolo o addirittura un mezzo di soccorso alle nostre spalle. Ogni situazione è prevista. Non solo: sulla Classe S debutta anche il “Valet Parking”, ovvero il parcheggio completamente automatizzato attivo, per ora, solamente presso l’aeroporto di Stoccarda, ma che già ci mostra dal vivo immagini che paiono arrivare dal futuro.

Quanto costa la nuova Mercedes Classe S 2020?

Ovviamente l’immensa qualità della Mercedes Classe S 2020 ha un prezzo. Del resto, però, ci stiamo rivolgendo ad un pubblico ben preciso, con delle esigenze di qualità giustamente molto alte e, di conseguenza, la capacità di investire. Il prezzo di listino per il modello di “attacco”, ovvero la S 350 d a passo corto con allestimento Business e trazione posteriore, parte da 107.644 €.

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