Nissan Micra MY 2017, rivoluzione aggressiva [VIDEO TEST DRIVE IN ANTEPRIMA]

Cambio di rotta totale nel design e nella tecnologia

La nuova Nissan Micra promette di essere qualcosa di più di una nuova generazione. La casa giapponese ha fatto una nuova scommessa: prendere una delle sue gamme più conosciute e apprezzate e cambiarla completamente, passando da un design più classico ad uno moderno e aggressivo. Sarà la strada giusta?

Avete presente la Nissan Micra come l’avete sempre conosciuta sin dal 1983? Allora scordatevela! La quinta generazione della piccola della casa giapponese, infatti, ha cambiato completamente approccio e stile. Merito di una nuova filosofia del marchio, che ha preferito analizzare e approfondire al massimo i gusti dei potenziali clienti, dopo che la quarta generazione della Micra non aveva riscosso negli ultimi sei anni il successo auspicato. Il risultato è questa compatta di segmento B che vedete nelle foto e nel nostro test video: una vettura molto più cattiva e aggressiva. In linea per molti versi con lo stile che va per la maggiore in questi ultimi anni, ma del resto era proprio questo l’obiettivo dichiarato. Riuscire a recuperare il terreno perso e portare la Micra, comunque la vettura più venduta della casa, nuovamente al posto che le spetterebbe nelle classifiche di vendita. Una vettura giapponese, pensata però per il pubblico europeo. Saranno riusciti nel tentativo? Abbiamo provato a scoprirlo lungo le strade di Dubrovnik, in Croazia, che i fan del telefilm inglese “Il Trono di Spade” riconosceranno sicuramente come la capitale Approdo del Re.

Qui, però, non siamo per scoprire chi si siederà sul Trono di Spade, bensì per capire se questa rivoluzione Micra sia stata un successo oppure un azzardo. Senza alcun dubbio, però, l’approccio iniziale con la macchina è positivo, come già lo era stato all’unveiling tenutosi allo scorso Salone di Parigi. Le forme della vettura, da rotonde e morbide che erano, si sono trasformate in nette e slanciate. Sin dal muso fino al retro abbiamo a che fare con un’auto dall’aspetto sportiveggiante, pur senza esagerare. La griglia è stata rinnovata e, pur mantenendo il classico stile a “V”, è ora decisamente più grande, mentre il logo della casa, non è più in rilievo, ma è ora incluso in una lastra che contiene anche i sensori per una serie di aiuti alla guida (ci arriveremo dopo, N.d.R.). Il cofano e il primo montante presentano ora delle angolazioni molto più accentuate, con le nervature laterali che partono proprio dalle creature della griglia è continuano il loro percorso lungo le fiancate, andando così a completare idealmente il profilo del tetto reso fluttuante dalla colorazione nera dei montanti B e C. I fari anteriori sono piuttosto grandi rispetto alla carrozzeria e abbracciano il profilo della vettura, rimandando anche con la mente ad altre vetture del marchio come la Juke. Il retro presenta una forma ancor più geometrica e netta, vagamente ispirata a quella della Leaf, per quanto vi sia anche un rimando al mondo dei SUV. Da notare i fanali a boomerang.
La nuova Micra è stata sviluppata sulla piattaforma V, già di proprietà del marchio, ed è stata resa più lunga, più larga e più bassa rispetto alla quarta generazione. Un cambiamento che consente di migliorare in maniera sensibile l’handling durante la guida, esaltando ancora di più lo spirito sportivo dell’auto così come fa anche lo spoiler del tetto, decisamente pronunciato. Il risultato è una vettura con un coefficiente aerodinamico di 0.29, il che la rende una delle best in class in questo specifico settore.

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Se gli esterni sono stati rivoluzionati, gli interni sono stati alzati di qualità in maniera impressionante. Coperture e sellerie sono il frutto dell’unione di materiali soft touch, tessuto e pelle, con le plastiche riservate solamente a quelle parti della vettura tradizionalmente sottoposte alle sollecitazioni e ai maltrattamenti più severi, come alcuni elementi delle portiere. Anche queste, però, appaiono solide e di buona qualità, senza scricchiolii o difetti di sorta, almeno ad una prima analisi.
Dal punto di vista del design, abbiamo trovato l’abitacolo ben concepito. Nissan ha deciso d fornire gli allestimenti bicolor di serie, con tre colorazioni di base, alle quali si aggiungono anche i dieci colori della carrozzeria. Non si tratta però di inserti in plastica come capita su alcune concorrenti, bensì di aggiunte in pelle o tessuto, che oltre a colorare alzano il valore percepito dell’ambiente. Il cruscotto “gliding wing” si va ad unire al tunnel centrale per creare la caratteristica e pronunciata forma a “T”. I pulsanti sono stati raggruppati tutti nel centro del cruscotto, compreso il pulsante di accensione del motore, che si trova accanto al cambio sulla destra del guidatore. Il volante multifunzione D-Shape è molto bello a vedersi, con un feeling tattile nella media del segmento. I comandi, però, sono ben sistemati e facili da capire e utilizzare, mentre il taglio inferiore ribadisce ancora una volta la verve sportiva della Micra. Al centro del cruscotto troviamo il display da sette pollici del sistema di infotainment con software Nissan Connect (solo sugli allestimenti Tekna ed n-Connecta), completo di navigatore satellitare, funzioni touchscreen e compatibilità con il software Apple CarPlay per usare sullo schermo le app degli iPhone compatibili (da iOS 5.0 in avanti). Da notare anche il display TFT da 5 pollici posizionato direttamente nel quadro comandi.
Questo piccolo schermo ci porta a parlare delle tecnologie ereditate direttamente dalle vetture di segmento superiore del marchio, quali Qashqai e X-Trail. Parliamo, ad esempio, di tutto il pacchetto di sicurezza della vettura, con sensori per la frenata d’emergenza, il sistema di controllo della corsia basato sull’azione quasi impercettibile dei quattro freni indipendenti della macchina (che può così correggere la traiettoria senza distrarre il conducente), il controllo dell’angolo cieco e, notevole su una vettura di questo segmento, il sistema Around View a 360 gradi per parcheggiare senza rischiare di fare danni alla propria o alle altre macchie.
Grazie alla seduta molto bassa e al volante regolabile sia in altezza che in profondità, lo spazio per conducente e passeggero anteriore è molto abbondante. Più compatto quello per i passeggeri posteriori, che comunque dovrebbero stare egualmente molto comodi. Peccato solamente per la mancanza dei vetri elettrici anche sulle porte posteriori, che si dovranno accontentare della classica manopola. Buono il bagagliaio, che parte da un minimo di 300 litri e arriva a toccare un massimo di 1.004 litri con i sedili abbattuti.

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Sono tre i motori a disposizione, due benzina e uno diesel. Il modello di base è un 1.000 tre cilindri aspirato, capace di una potenza di 73 CV. Subito sopra troviamo il 900 cc, sempre tre cilindri, con turbocompressore e potenza da 90 CV. La stessa dell’unico diesel a disposizione, il 1.500 dCi che avevamo trovato anche su altre vetture della casa. Noi abbiamo provato il 900 turbo benzina da 90 CV, che si è comportato piuttosto bene. Nei precedenti paragrafi abbiamo usato più volte la parola “sportivo” e derivati. Proprio ora, però, non è più il caso di usarla. Se lo stile della nuova Micra è infatti tendente all’aggressivo e al corsaiolo, lo stesso non si può dire per le meccaniche, molto buone ed economiche nei consumi ma senza particolari spunti. Il benzina si comporta piuttosto bene e fornisce la sua potenza in maniera equilibrata e senza sbalzi. Il volante è piuttosto preciso, mentre impressiona la silenziosità dell’abitacolo. In generale la vettura è piacevole e divertente da guidare. Non è per nulla nervosa e permette di essere completamente rilassati anche grazie alle tecnologie di aiuto alla guida equipaggiate. È disponibile solamente il cambio manuale a cinque marce, che si comporta abbastanza bene per il tipo di macchina a cui è dedicato. Le cambiate sono facili e lisce, con dei rapporti agili e non estremi. In questo senso si tratta di un meccanismo pensato per accontentare il più ampio numero di clienti e proprio per questo siamo rimasti un po’ sorpresi davanti alla mancanza dell’automatico (che comunque i tecnici Nissan ci hanno assicurato essere in lavorazione).

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Chiudiamo con un ultimo punto a favore di questa vettura: il prezzo. Il modello base, infatti, parte da 12.600 €, mentre il top di gamma arriva a 19.800 €. Buoni prezzi per una macchina molto promettente e che per un prezzo intorno ai 15.000 € potrebbe regalare sorprese anche a livello di optional. Peccato solamente per il prezzo di attacco del diesel, un po’ impegnativo a 16.800 €. Si tratta però di un problema marginale, legato soprattutto alla particolarità del mercato europeo. Bruno Mattucci, direttore di Nissan Italia, ha dichiarato di voler puntare alla quota di 20.000 Micra vendute nel corso del 2017, ma che in realtà auspica di poterla addirittura superare. Le potenzialità ci sono.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
- Design fresco, aggressivo e sportivo
- Tanta tecnologia e abitacolo di qualità
- Prezzo molto attraente
- Alcuni dettagli poco curati, come i vetri posteriori manuali
- Prezzo di attacco del diesel impegnativo
- Manca ancora il cambio automatico (dovrebbe essere in arrivo)

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1 commento

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  • Sergio ha detto:

    Presa da un giorno abbiamo scoperto che il cofano motore non è bianco perlato come il resto della carrozzeria. È normale questa cosa? E perché?

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