Omicidio stradale: reclusione fino a 12 anni, il Senato prende in esame il nuovo reato

Carcere per chi guida ubriaco o ad alta velocità

Omicidio stradale ddl al Senato - Mentre le associazioni delle vittime della strada si radunano davanti le Prefetture di 24 città italiane il Senato inizia l'esame del ddl che contiene due nuovi reati, omicidio stradale e lesioni personali stradali, che puniscono con pene che arrivano fino a 18 anni di reclusione in caso di omicidio multiplo.
Omicidio stradale: reclusione fino a 12 anni, il Senato prende in esame il nuovo reato

Il caso del 14enne morto dopo un’incidente stradale provocato da un’auto pirata a Monza ha riportato forte l’attenzione sul tema della sicurezza nelle strade e sulle pene più severe per i “pirati” che uccidono, spesso procedendo ad alta velocità o guidando ubriachi e senza fermarsi dopo aver investito qualcuno.

La morte del piccolo Elio in Brianza ha ancora di più animato e rinvigorito le associazioni a tutela delle vittime della strada che oggi si radunano in tutta Italia di fronte alle Prefetture di 24 città, un sit-in nazionale con una richiesta chiara ed esplicita: che venga varato il reato di “omicidio stradale”.

Molto probabilmente questa volta l’appello non sarà destinato a cadere nel vuoto visto che proprio oggi la commissione Giustizia del Senato darà il via all’esame di un ddl di cui si parla da un paio d’anni. Il senatore Giuseppe Cucca, PD, relatore ha precisato: “Tenendo fermo il principio che l’omicidio stradale può essere una colpa, anche grave, ma non un dolo come sentenziato ormai da tante decisioni della Cassazione, terremo fede agli impegni“.

L’ordinamento normativo s’appresta così ad accogliere due nuovi reati: “omicidio stradale” e “lesioni personali stradali”. Il primo punisce con la reclusione da 5 a 12 anni per chi causa la morte di una persona mettendosi alla guida in stato di ebbrezza alcolica o dopo aver assunto sostante stupefacenti. La pena invece va dai 4 agli 8 anni di reclusione nel caso in cui l’investitore si dimostrasse lucido e sobrio, ma avesse proceduto ad un velocità doppia rispetto al consentito. Nell’eventualità di omicidio multiplo, la pena potrà essere triplicata ma fino ad un massimo di 18 anni di reclusione.

Per quanto riguarda il secondo reato, ovvero “lesioni personali stradali“, questo fa riferimento ai casi in cui l’investitore, né sobrio o lucido, cagionasse lesioni permanenti alla persona e che verrebbe punito con la reclusione da 6 mesi a 2 anni, pena che aumenta da un terzo alla metà nel caso fossero state provocate lesioni gravissime. Mentre se la malattia avesse un durata inferiore ai 20 giorni il delitto sarebbe punibile a querela della persona offesa.

Nel nuovo quadro normativo che si va profilando non ci dovrebbe essere spazio per il momento per la misura che prevede la revoca definitiva della patente, che presenta anche alcune difficoltà giuridiche e applicative, come ad esempio la ripetizione dell’esame di guida che consentirebbe di aggirare la norma. Probabilmente su quello che è stato già definito “ergastolo della patente” si tornerà a a parlare più avanti, concentrando per adesso l’attenzione sul varo dei due nuovi reati che si spera possano porre un freno al fenomeno delle morti causate sulle strade dalle auto pirata.

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