Opel Astra GTC: conferenza stampa e presentazione

Ci siamo recati nella splendida isola di Maiorca per assistere alla presentazione ai media italiani della nuova Opel Astra GTC. Questo nuovo modello è, secondo i suoi progettisti, la massima espressione del rinnovamento di immagine del marchio Opel, partito nel 2008 con il lancio dell’Opel Insigna e che raggiunge il suo apice proprio con l’Astra GTC.

Infatti la casa di Rüsselsheim da ormai 3 anni ha messo la parola “fine” a modelli che risultavano essere fin troppo razionali e poco emozionali per puntare ad una rinnovata immagine sempre più aggressiva e dinamica.

Sin dall’ inizio del media briefing è stato ben chiaro quanto sia importante il successo di questo nuovo modello per Opel: la GTC infatti non deve esser vista come un modello di nicchia perché la versione precedente ha fatto registrare numeri importanti, andando a coprire il 15% delle vendite totali della gamma Astra, e raggiungendo la seconda posizione nelle vendite tra le 3 porte compatte in Italia. Naturalmente l’obiettivo prefissato per il nuovo modello non può che essere migliorare questi risultati, puntando a vendere, nel nostro paese, 4500 vetture nel corso del 2012.

Come più volte sottolineato dall’ad di Opel Italia Roberto Matteucci, l’Opel Astra GTC non è una semplice versione a tre porte della Astra versione berlina. Infatti non è stata fatta una semplice operazione di “eliminazione degli sportelli posteriori”, ma si tratta di una vettura totalmente nuova, che condivide con la sorella a 4 porte, a detta del costruttore, solamente l’antenna della radio, le maniglie delle portiere e gli specchietti retrovisori, fatta esclusione naturalmente dei propulsori, comuni anche al resto della gamma Opel.

Rispetto all’Astra berlina, infatti, la vettura ha un passo più lungo di 10mm, è più bassa di 15mm e le carreggiate anteriore e posteriore risultano essere più larghe rispettivamente di 40mm e 30mm.

Particolare attenzione è stata prestata al comparto sospensioni, al fine di garantire il massimo piacere di guida. Su tutte le versioni dell’Astra Gtc all’anteriore troviamo l’innovativa sospensione HiPerStrut, studiata per ottenere una minore inclinazione dell’ asse della ruota, al fine di assicurare una maggiore impronta a terra dello pneumatico, con conseguenti vantaggi per grip e piacere di guida. Anche per la sospensione posteriore è stata fatta una scelta differente rispetto all’Astra berlina optando per il parallelogramma di Watt al posto del Multilink, al fine di garantire una maggiore leggerezza.

Nelle versioni più potenti viene inoltre offerto di serie il sistema Opel Flexride, che grazie a tre differenti settaggi, agisce su: risposta delle sospensioni, dello sterzo,e dell’ acceleratore, in base alle esigenze e ai desideri di chi è alla guida della vettura.

Per quel che riguarda lo stile, il direttore dell’exterior design Malcom Ward, l’ha più volte definito con il termine inglese, davvero molto evocativo “dramatic”. Ha anche tenuto a sottolineare come durante tutta la fase progettuale, sin dai primi bozzetti, si sia puntato ad ottenere delle linee che fossero estremamente affascinanti, cattive ma anche un po’ romantiche. Con la Gtc , a suo dire, Opel è riuscita a coniugare delle forme molto scultoree ed intiganti con la solidità e la precisione tipiche della casa tedesca.

Anche lo stile degli interni risulta differenziato rispetto al resto della gamma Astra, grazie ad un’intonazione più sportiveggiante. Tuttavia ciò non è andato a discapito della praticità, poiché l’ Astra Gtc è ugualmente omologata per 5 persone e mantiene inalterata la capienza del bagagliaio rispetto alla versione berlina.

Proprio quest’attenzione non solo per il piacere di guida,ma anche per la praticità ci fa capire quale sia l’ ideale posizionamento sul mercato di quest’Astra Gtc, che si pone come perfetto punto d’ incontro tra una berlina di segmento C ed un coupè sportivo compatto. Senza però risultare, come evidenziato da Matteucci, una via di mezzo, un ibrido, ma prendendo soltanto il meglio da questi due mondi.

La gamma dei propulsori comprende motorizzazioni esclusivamente turbo, tutte con potenze piuttosto elevate. L’ offerta è così articolata: è disponibile un 1.4 benzina, con due differenti power step: 120cv e 140cv, il più potente 1.6 da 180cv, ed il 2.0 turbodiesel da 165cv,capace di ben 380nm di coppia quando l’ overboost entra in funzione. A questi si aggiungeranno presto un 1.7 turbodiesel declinato nella versione da 110cv e 130cv, e la cattivissima versione Opc, che con il suo 2.0 turbo benzina sarà in grado di erogare addirittura 280cv.

Il listino prezzi parte da una base di 19.850€ per il 1.4 da 120cv, per arrivare a 26.350€ per il 2.0 turbo diesel.

Per avere ulteriori notizie sulla vettura, per approfondirne il comportamento su strada, e per vedere se quanto detto in conferenza stampa viene poi riscontrato alla giuda della vettura, vi invitiamo a leggere, sempre sul nostro sito, la prova su strada che sarà pubblicata nei prossimi giorni.

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