Renault: taglio di 15.000 posti di lavoro, di cui 4.600 in Francia

Piano di ristrutturazione farà risparmiare 2 miliardi in tre anni

Renault: taglio di 15.000 posti di lavoro, di cui 4.600 in Francia

Dopo l’allarme del Ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire che qualche giorno fa parlava di “rischio sopravvivenza” per Renault, il costruttore transalpino, confermando lo stato di grave difficoltà finanziaria in cui versa, ha annunciato il taglio di circa 15.000 posti di lavoro in tutto il mondo, dei quali 4.600 riguarderà la Francia.

Piano di risparmio di 2 miliardi in tre anni

Il piano di riorganizzazione che ridurrà che il personale del Groupe Renault permetterà un risparmio di circa 2 miliardi di euro in tre anni. Un intervento inevitabile e definito “vitale” dalla direttrice generale di Renault, Clotilde Delbos. L’annuncio di Renault ha già agitato le associazioni dei lavoratori, con il sindacato CFDT che parla di “rottamazione sociale” e che annuncia battaglia “con tutti i mezzi a disposizione” contro la decisione della Casa francese.

Renault: “Non sono licenziamenti in tronco”

Il progetto di ristrutturazione della forza lavoro di Renault prevede il taglio di circa 4.600 lavoratori in Francia (su un totale di 48.000), al quale se ne aggiunge un ulteriore di “oltre 10.000” posti nel resto del mondo, per una sforbiciata complessiva di circa l’8% dei 180.000 attuali lavoratori Renault a livello globale. Il Groupe Renault precisa che il piano si basa essenzialmente su “misure di conversione, mobilità interna e uscite volontarie”. Parte dei lavoratori che andrà in pensione non verrà sostituito, spiega Renault, ma non sono annunciati licenziamenti in tronco.

Riconversioni e revisioni in quattro siti in Francia

In Francia sono quattro gli impianti di Renault interessati dal piano, ma nessuno di questi sarà chiuso: Caudan (Morbihan), Choisy-le-Roi (Val-de-Marne), Dieppe (Seine-Maritime) e Maubeuge (Nord). Il costruttore transalpino prevede anche la stop della produzione a Flins (Yvelines), una volta concluso il ciclo di vita della Zoe, dopo il 2024. Lo stabilimento, dove oggi lavorano 2.600 persone, sarà riconvertito per recuperare l’attività della fabbrica di Choisy-le-Roi, che attualmente occupa 260 addetti al riciclaggio di pezzi. Si parla di “revisione strategica” invece per Fonderie de Bretagne, il sito di Caudan, e per quello di Dieppe (dove viene prodotta l’Alpine 110), ognuno dei quali impiega circa 400 lavoratori.

La strategia prevede anche la fusione degli stabilimenti di Douai e Maubeuge, nel nord delle Francia, al fine di creare un unico centro dedicato alla produzione di auto elettriche e utilitarie leggere, compresa la Kangoo. Fuori dai confini nazionali, Renault sospenderà i progetti di aumento delle capacità di produzione in Marocco e in Romania che aveva precedentemente avviato.

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