Salone di Francoforte 2011: arriva l’Audi Urban Concept, la biposto elettrica del futuro

Passando presso lo stand di Francoforte di Audi, è praticamente impossibile non notare la Urban Concept, una delle vetture più attese del marchio dei quattro cerchi. Questo non solo per la sua forma particolare, ma anche per il suo motore al 100% elettrico, che la qualificano come la potenziale city car del futuro. Certo, la sua struttura e il suo look sono decisamente particolari. Ha tantissima tecnologia sotto la carrozzeria, che però è a sua volta un po’ old-style. Appare quasi come una di quelle auto fantascientifiche che si vedevano nei film degli anni ’70. La cosa può piacere o non piacere, ma lo sforzo fatto da Audi per la realizzazione di questa vettura è ammirevole e il risultato è senza dubbio interessante.

I suoi 3,22 metri di lunghezza vengono spinti sulla strada da un motore incredibilmente silenzioso, persino per gli standard dei propulsori elettrici. La propulsione è garantita da due motori da 20 Cv l’uno, entrambi con una coppia di 47 Nm. Può sembrare poco, ma per la mobilità cittadina è più che sufficiente, dato che permette al veicolo di raggiungere i 100 km/h (limitati elettronicamente) senza problemi, il tutto nel giro di 16,9 secondi. Una delle parti più interessanti, però, è il tempo di ricarica, che richiede solamente un’ora con una presa da 230 volt. Il pieno permette di percorrere fino a 73 km in totale. Una grande novità sarà l’Audi Wireless Charging, un sistema di ricarica per induzione che avviene tramite una piastra posta sotto l’asfalto. Fantascientifico!

L’aspetto aerodinamico della struttura e la sua estrema leggerezza (480 kg) permette all’Audi Urban Concept di muoversi con estrema agilità. Molto curioso è l’aspetto dei due posti, con il sedile posteriore spostato di circa 30 cm, mentre il bagagliaio si apre quasi come se fosse un cassetto. Disponibile sia in versione Spyder (nelle foto), sia in versione Coupé, l’Audi Urban Concept potrebbe conservare in sé alcune delle più interessanti, e controverse, soluzioni per il futuro dell’auto. Voi la comprereste se fosse nei concessionari?