Suzuki Vitara, più chic senza dimenticare il gusto per l’off road [PROVA SU STRADA]

Non rinnega il passato, ma diventa più modaiola ed elegante

Restano la versatilità, le dimensioni compatte e la motricità da record con il sistema Allgrip, ma ora la Vitara è anche trendy e moderna, con carrozzeria bicolore e tanta tecnologia, inclusi il sistema RBS (Radar Brake System), il cruise control adattivo ed un buon infotainment. Da lode i consumi, anche grazie al peso piuma

Suzuki Vitara – dopo il nostro primo contatto in Portogallo ecco di nuovo la Vitara, questa volta sulle strade italiane, per un approfondita prova su strada della quarta generazione di un modello iconico della Casa giapponese. La nuova Vitara guadagna sul piano del look, decisamente più elegante e ricercato, dentro non cede alle mode e resta robusta, ma anche qui più curata e con l’attenzione ai dettagli. Dal punto di vista meccanico rinuncia alle ridotte, però conserva una vocazione all’off road, grazie all’Allgrip con 3 modalità più una con il blocco parziale dei differenziali. Due sono i pregi che le danno un importante vantaggio sulla concorrenza: un nome iconico con oltre 25 anni di storia ed i consumi, davvero irrisori con il propulsore a gasolio di 1.6 litri da 120 cavalli.

Design e Interni: [xrr rating=4/5]

Tutta nuova, look da premium e bicolore
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La nuova Vitara aveva la grande responsabilità di tenere alte le sorti di un modello storico del Brand giapponese, venduto in ben 1,7 milioni di esemplari e che ha visto forse i suoi migliori successi proprio con la prima generazione, nata nel 1988 e rimasta in vendita per ben 10 anni. La seconda e la terza serie hanno vissuto l’aggiunta di un “Grand” davanti al nome, oltre ad aver reso meno rudi i tratti estetici del piccolo fuoristrada. Ora si ritorna alle origini dal punto di vista del nome, ma si fa un balzo in avanti importante per quanto riguarda il look. Una delle cose che si notano per prime è la doppia colorazione a contrasto, con tetto e montanti neri (o bianchi) a staccare sul resto della carrozzeria.

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Oltre a questo il suo voler essere trendy è evidente da tanti dettagli e scelte estetiche. Il taglio del cofano e dei parafanghi anteriori, ad esempio, è ricercato e ricorda in parte quello di uno dei piccoli SUV più alla moda (sta a voi indovinare quale e scrivercelo nei commenti), mentre il biglietto da visita dell’auto, il frontale, è davvero ben curato. Una gradevole calandra cromata, al centro della quale svetta il logo Suzuki, fari taglienti ed allungati. La parte bassa è invece movimentata da un elemento centrale in colorazione a contrasto e dalla connotazione off road, incastonato tra gli eleganti fendinebbia e luci diurne a led, strette ed a sviluppo verticale. Lungo le fiancate nervature importanti regalano muscolarità ai parafanghi posteriori, mentre un profilo cromato nella parte bassa e la colorazione a contrasto della parte alta donano alla nuova Vitara un bel tocco di classe. Doppia colorazione che contraddistingue anche i bei cerchi in lega. Il posteriore è pulito e fonde tutte le caratteristiche di quest’auto, con fanali dalle linee tese, un carattere sportivo sottolineato da un generoso spoiler nella parte alta e vocazione off road che scaturisce invece dalla parte bassa in plastiche non verniciate, ma di doppia colorazione.

Interni: Solida, ma ben curata e con dettagli interessanti
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Che il tema colorazione fosse particolarmente caro ai designer che hanno creato la nuova Vitara è evidente anche all’interno, dove la tinta della carrozzeria viene ripresa dalle cornici delle bocchette dell’aria e dalla fascia che taglia trasversalmente la plancia. La tendenza generale di dotare le auto di plastiche morbide non viene assecondata, forse anche per non tradire l’anima off road. Plastiche rigide quindi, ma ben curate, con elementi piacevoli, come l’orologio con gli indici costituiti da ideogrammi giapponesi (lo si può scegliere così o in due altre diverse versioni). Tra gli altri elementi che abbiamo apprezzato citiamo il bel tetto panoramico, diviso in due porzioni, entrambe apribili, mentre spesso quella posteriore è fissa. Qui invece scorre lasciando anche ai passeggeri posteriori un po’ di cielo a propria disposizione (sono 56 i centimetri in totale di apertura). Di contro dietro l’abitabilità è solo discreta, con la piccola scomodità dell’ingombro del bracciolo portaoggetti anteriore che sporge mangiando un po’ dello spazio destinato alle ginocchia di chi occupa il posto centrale. Alle loro spalle un bagagliaio su due livelli, molto comodo e pratico, grazie alla possibilità di avere il doppio fondo con il piano di carico allineato all’accesso, oppure togliendolo si hanno a disposizione tutti i 375 litri. Sul fronte infotainment un touch screen da 7 pollici (che ha l’unico difetto di non essere molto reattivo e richiede quindi una pressione abbastanza decisa) è l’elemento centrale del nuovo sistema, semplice ed intuitivo nel suo utilizzo, ma ricco di funzionalità e che integra la tecnologia Mirror Link, che permette di replicare sullo schermo alcune app dal proprio smartphone.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4/5]

Allgrip e un’ottima trazione 4WD, tecnologia al top di gamma per la sicurezza
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Suzuki è uno dei Brand più legati alla trazione integrale su vetture stradali e fuoristrada. Fin dal 1970 il Jimny è stato un successo 4X4, mentre proprio la prima Vitara ha iniziato il percorso che ha portato agli attuali piccoli SUV. Per la prima volta in un fuoristrada si vedevano infatti soluzioni da auto più stradale, allora lo schema MacPherson all’anteriore (continua ad essere il medesimo anche oggi) fece scalpore, oggi invece la nuova Vitara rinuncia si alle ridotte, ma resta fedele alla tradizione fuoristradistica del Brand a cui appartiene. Non sono Allgrip (che permette di scegliere tra modalità Auto, Snow e Sport), ma differenziali che possono essere settati, con la modalità Lock, in slittamento limitato. Così la coppia arriva sempre ai pneumatici con la miglior presa, garantendo una motricità da lode, anche grazie al TCS (traction control system). Nemmeno il piccolo e più specialistico Jimny riesce a starle al passo, dato che l’assenza del differenziale centrale in situazioni al limite lo ferma, la dove la Vitara invece può proseguire senza problemi. Le concorrenti sono oggi quasi tutte votate alla guida su strada, ma nemmeno da questo punto di vista la Vitara ha da invidiargli molto, tant’è che è disponibile anche in versione a 2WD, per chi la volesse.

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Se lo schema MacPherson all’anteriore resta di base lo stesso del modello del 1988, il lavoro di affinamento tecnico, nonché di alleggerimento della vettura, hanno reso la Vitara MY2015 rigida, stabile e precisa anche nella guida più sportiva tra le curve. Anche dal punto di vista del comfort è stato fatto un gran lavoro. I due aspetti dove il nuovo modello fa passi da gigante sono il telaio e la sicurezza. Il primo è realizzato con il Total Effective Control Technology di Suzuki (TECT), che grazie all’utilizzo di acciai ad alta resistenza rende l’auto straordinariamente rigida e con un elevato potere di assorbimento degli impatti, ma anche leggerissima. Leggerezza che si traduce all’atto pratico in consumi ridotti, prestazioni brillanti e guidabilità migliore. L’altro grosso asso nella manica della nuova Vitara è l’equipaggiamento di sicurezza. La scelta di posizionarla sopra alla concorrenza è evidenziata dalla presenza, di serie, di una dotazione da auto di fascia alta. Ci riferiamo ad esempio al cruise control adattivo, che è una diretta conseguenza del fatto che sia presente il sistema di frenata automatica anticollisione Radar Brake System (RBS), che agisce (avvisando al contempo il conducente con un segnale acustico ed una notifica sul display) prima mandando in pressione in modo preventivo il servofreno, per garantire una frenata più pronta, poi con una frenata automatica, in modo da evitare l’impatto o almeno di ridurne il più possibile l’entità. Le tecnologie utilizzate per questa funzionalità, radar e sensori, sono poi riutilizzate per il Cruise Control adattativo (ACC system). Nella nostra prova abbiamo potuto constatare quindi che la nuova Vitara resta una “vera Suzuki” dal punto di vista della trazione, diventa comoda e più fruibile su strada, con una ottima dotazione sia dal punto di vista della sicurezza che da quello tecnologico, con un buon sistema di infotainment, ma sa anche coccolare chi è a bordo con elementi quali il bellissimo tetto panoramico dall’apertura davvero molto ampia. L’unico piccolo difetto che segnaliamo è legato ai fruscii aerodinamici, da cui non è esente e che diventano piuttosto consistenti già a 130 Km/h.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=4/5]

Il DDiS di 1.6 litri è al top come efficienza, ma è promosso anche per le sue prestazioni
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Iniziamo dai numeri, che sono già di per se interessanti. Il 4 cilindri da 1.6 litri eroga 120 cavalli a 4.00 giri ed una coppia massima consistente, di ben 320 nm a soli 1750 giri. Se poi a questi numeri abbinate un’auto che fa della leggerezza una delle sue caratteristiche migliori, ne scaturiscono prestazioni brillanti. La Vitara è infatti allegra, sempre pronta in risposta all’uso del gas, soprattutto usandola in modalità Sport. In Auto invece prevale l’attenzione ai consumi, anche se “pestando” più forte sull’acceleratore le prestazioni ci sono comunque. La sovralimentazione a geometria variabile è una delle armi del propulsore per conciliare l’efficienza con le prestazioni ed i risultati alla guida in effetti si fanno sentire. La trasmissione per ora è solo manuale, con un cambio a 6 rapporti (5 per il benzina). Gli innesti sono discretamente precisi e contrastati, la frizione è poco pesante e nel complesso il cambio merita un giudizio sopra la media del segmento di appartenenza della Vitara. La Vitara è silenziosa e discretamente insonorizzata, con il propulsore che si fa sentire solo il minimo indispensabile nel range di utilizzo più consono, tra i 1.500 ed i 3.000 giri, dove il 1.6 DDiS da il meglio di se. Sopra a questo regime, quindi quando si spremono tutti i 120 cavalli, diventa invece più rumoroso. Allunga fin quasi a 5.000 giri, ma è evidente che l’ultimi terzo del contagiri non sia il suo pezzo forte. In alternativa è disponibile un altrettanto efficiente benzina (ovviamente qualcosa in meno di quello a gasolio), con analoga potenza di 120 cavalli (nell’attesa del 140 cavalli 1.4 della Vitara S). Tutti i propulsori rispettano la normativa Euro 6.

Consumi e Costi: [xrr rating=4/5]

Prezzo d’attacco da meno di 20 mila euro, consumi oltre i 20 con un litro
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A listino la Vitara MY2015 si presenta con una versione d’ingresso 1.6 VVT 2WD V-COOL a 19.900 euro. In corso di promozione al medesimo prezzo, e secondo i dettagli che potete trovare sulle pagine del sito di Suzuki Italia, è possibile acquistare l’analoga versione con motore a gasolio, con ben 2.500 euro di risparmio rispetto ai 22.400 del listino ufficiale. Sono invece 2.200 gli euro che servono per accaparrarsi i benefici della trazione 4WD. Un ulteriore elemento sulla base del quale è costruito il listino riguarda gli allestimenti, con il più ricco V-Top separato da 2.000-2.500 euro (a seconda della motorizzazione) dal V-Cool. In ultimo il cambio automatico a 6 rapporti, abbinabile alle sole versioni con propulsore benzina, costa 1.500 euro aggiuntivi. Ricapitolando, 2 motorizzazioni, sempre 1.6 litri e sempre da 120 cavalli, una a gasolio ed una a benzina, tutte abbinabili alternativamente alla trazione 2 o 4WD e disponibili in due allestimenti. In più il benzina V-Top ha l’opzione della trasmissione automatica in alternativa al 5 marce manuale. Noi abbiamo provato il top di gamma (in attesa della sportiva Vitara S con il nuovo 1.4 litri benzina da 140 cavalli): una 1.6 DDiS 4WD ALL GRIP V-TOP da 27.100 euro. Stupiscono i consumi, perché se da un lato la trazione è normalmente anteriore, con l’inserimento di quella integrale solo all’occorrenza (in modalità Auto), è pur vero che le 4WD consumano comunque di più (per la massa maggiore, per il trascinamento di parti meccaniche e non solo). Un dato medio rilevato durante la nostra prova di circa 20 Km/l allora diventa una gran bella sorpresa. Non siamo nemmeno tanto lontani dai 4.2 L/100 Km del dato in ciclo combinato dichiarato dalla Casa. Merito di una grande attenzione all’efficienza ed al contenimento dei consumi. In primo luogo con un peso dell’auto di meno di 1.300 kg e di un propulsore molto efficiente, ma anche di una rapportatura lunga della sesta, che consente di tenere un regime appena superiore ai 2.000 giri a 130 Km/h.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Consumi ridotti, ottima dotazione tecnologica, look riuscito ed accattivanteQualche fruscio aerodinamico, posto posteriore centrale un po’ sacrificato.

Suzuki Vitara 1.6 DDiS 4WD ALL GRIP: la Pagella di Motorionline

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Le fotografie di questa prova sono state realizzate con una fotocamera Full-Frame Mirrorless Sony A7 II con obiettivi Sonnar® T* FE 55 mm F1,8 ZA e Vario-Tessar® T* E 16-70 mm F4 ZA OSS

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