Ufficiale: presentata la Suzuki Kizashi
Come vi avevamo già anticipato ieri, Suzuki ha ufficialmente rivelato la sua nuova Kizashi. Il nome di questa nuova gamma in giapponese significa “qualcosa di grande in arrivo” ed è stata concepita in modo da unire design europeo e giapponese in un’unica soluzione. Ciò può essere notato già osservando la griglia, la fanaleria e la zona posteriore. Notevoli anche i cerchioni da 45 cm, il sistema di scappamento doppio e la piccola sporgenza anteriore.
Gli esterni sono notevoli, mentre gli interni hanno suscitato più di una critica sui siti internazionali, soprattutto per quanto riguarda il design. Ad ogni modo sono apprezzabili i sedili ribaltabili sportivi riscaldati e l’omologazione per l’iPod. Opzionali sono la tappezzeria in pelle, la connettività Bluetooth e l’Hi-Fi da 425 watt Rockford Fosgate.
La motorizzazione comprenderà un 2,4 litri DOHC quattro cilindri in linea comandato da un cambio manuale a sei marce e, facoltativa, la trasmissione variabile, disegnata per ottimizzare il consumo di carburante.
La Kizashi è dotata inoltre di una monoscocca rinforzata in acciaio e sospensioni in alluminio. Anche i sistemi di sicurezza sono notevoli: otto airbag, controllo elettronico della stabilità, freni a disco con ABS e distribuzione della forza frenante e sistema di monitorizzazione della pressione dei pneumatici. É possibile dotare l’auto di un sistema di guida intelligente a quattro ruote motrici che regola la forza di trazione.
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A cosa serve commercializzare un’automobile, tutto sommato anche carina, se poi la si motorizza solo con un 2.400 c.c. a benzina? A chi può interessare?
Vorrei suggerire a questi “strateghi” del marketing automobilistico di dotare la “Kizashi” almeno con un bel 2.000 c.c. turbo diesel (magari Volksvagen, vista la partecipazione azionaria) e di un 2.000 c.c. benzina da offrire anche a gpl!