Volkswagen Golf GTD DSG: prova su strada

Mitica versione "GTD": sportiva ma a gasolio, è sempre un gran bel guidare

Volkswagen Golf GTD La media tedesca, da sempre riferimento assoluto della categioria, con la gloriosa ed ormai tradizionale versione GTD guadagna quel pizzico di grinta e di personalità in più che molti non ritrovano nelle versioni normali. Con 184cv e con il bel cambio DSG doppia frizione questa Golf GTD fila via come una saetta, consumando proprio poco in rapporto alle prestazioni. Costa un pò, ma vale tutti i soldi che chiede

Tralasciando le migliaia di discussioni che si potrebbero fare sulla qualità, sui più di 30.000.000 di esemplari venduti, sul fatto che da molti sia considerata l’auto perfetta, giusto per non scadere nel banale, voglio invece raccontarvi due aneddoti, perchè la mia vita e quella della Golf, in particolare della GTD, si sono incrociate sin dalla mia nascita. Il giorno in cui sono nato, giusto per rovinare la festa, a mio papà rubarono proprio la sua amata Golf GTD, che tra l’altro era la primissima versione in assoluto della variante sportiva a gasolio della due volumi tedesca. Allora montava un 1.6 TD da 70cv, che per l’epoca era una potenza considerevole per un diesel. Golf GTD che tra l’altro è sempre rimasta nel cuore di mio padre: credo che sia l’auto che ha amato di più tra quelle avute. E poi è stata proprio una Golf, questa volta terza serie 1.6 benzina, la prima auto che ho mai guidato in vita mia, all’età di 14 anni. Insomma, tra mio padre che mi ha fatto crescere con il “mito” della Golf, ed il fatto che proprio su una Golf ho premuto per la prima volta freno e frizione, quando si tratta della hatchback tedesca mi sento particolarmente coinvolto. Dunque la curiosità di provare la versione “moderna” di quella che poteva essere, ladri permettendo, la vettura del mio battesimo su un’auto, era tanta. Che poi, se vi può interessare, al posto della Golf GTD sparita e mai più ritrovata, il mio battesimo su un’auto, non appena uscito in fasce dal reparto di maternità, è stato sulla Fiat Uno Fire celestina della nonna. Maledetti ladri.

Design e Interni: [xrr rating=4.5/5]

Inconfondibilmente Golf, ma le nuove proporzioni la rendono più slanciata e sportiva
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Dopo una sesta serie che per molti, non a torto, fu un profondo restyling della generazione precedente, con l’arrivo della settima serie, specialmente con il nostro Walter da Silva a capo del centro stile, era normale aspettarsi cambiamenti, che effettivamente sono arrivati. Ovvio, un pò come accade per la 911, la Golf è sempre lei, inconfondibile, ma ad un occhio attento non possono non risaltare delle novità mica da poco. Sono cambiate innanzitutto le proporzioni. E’cresciuta nel passo (+59mm) ed è anche più bassa e larga rispetto a prima. Questo le conferisce un aspetto ed una presenza su strada più sportivi ed accattivanti. Al resto ci pensano il nuovo frontale, con la mascherina più sottile ed i fari affilati, come lo sono anche quelli posteriori. Insomma, un design “pulito”, solido, che riesce a piacere proprio a tutti, dai più ai meno giovani. La caratterizzazione estetica della GTD fa quel tanto che basta per rendere il modello immediatamente riconoscibile, più sportivo, senza però scadere in eccessi in stile “fast and furious”. Pochi ma inconfondibili i dettagli rivelatori: presa d’aria nel paraurti anteriore, fari bruniti, cerchi in lega specifici, doppio scarico, spoiler sul lunotto, bandelle sottoporta nere, e gli immancabili loghi GTD su mascherina anteriore e portellone posteriore.

Classico stile quasi austero, con materiali e finiture che rasentano la perfezione. Immancabili e bellissimi i sedili sportivi “Clark”
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Aprendo la porta si ritrova un altro degli elementi della tradizione “GTD”: gli inconfondibili sedili “Clark” con disegno a quadri con tonalità nero-grigio-bianche. Sedili che sono piuttosto sagomati, come è giusto che sia su una vettura sportiva. Altro dettaglio esclusivo della GTD è il volante, con la corona tagliata nella parte bassa e tanto di logo in rilievo. Le tre lettere che contraddistinguono la versione diesel più cattiva le ritroviamo anche “incise” sulla leva selettrice del cambio a doppia frizione DSG. Completano la caratterizzazione la pedaliera sportiva, ed il battitacco dedicato. Per il resto ritroviamo il tipico abitacolo Golf, dove tutto è ordinato e posizionato alla perfezione: è vero quello che si dice, bastano 5 minuti ed è come se la guidassi da una vita. E’anche vero però che tutta questa perfezione porta ad un design complessivo un pò “freddo”, quasi asettico. Specialmente i comandi del clima ed i tasti riportati poco sopra li troviamo poco accattivanti. Ottimo, come su tutte le vetture del gruppo, il sistema d’infotainment touch screen, che oltre a funzionare egregiamente riporta davvero una miriade di informazioni nello schermo al centro del cruscotto, che possono essere visualizzate per mezzo dei comandi al volante. Molto comodo, ma anche utile per guidare senza distrazioni. Inceccepibili materiali e finiture: non per nulla la Golf è da sempre considerata il benchmark della categoria, e lo capisci anche da rumore che fa la portiera quando la chiudi. A voler trovare il pelo nell’uovo, l’unica cosa che non ci è piaciuta è stata il profilo un pò spigoloso dei tasti dell’alzavetro. Migliorata l’abitabilità interna, ottima per quattro persone (benefici del passo allungato), come anche il bagagliaio che guadagna 30 litri, arrivando a 380 totali.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4.5/5]

Bel piglio sportivo, ma resta godibilissima in ogni situazione
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Tra l’assetto più rigido e più basso di 15mm, il motore da 184cv, la coppia abbondante, ed il cambio DSG che snocciola le sette marce in un battito di ciglia, gli ingredienti per un bel piatto a base di bella guida ci sono tutti. Ed infatti la GTD non delude affatto le aspettative. Basta sfiorare il gas per avvertire una spinta molto corposa, e non appena arrivano le curve arrivano anche conferme dall’assetto, molto piatto, e dal telaio, con un gran bell’inserimento ed una stabilità granitica. Insomma, su un percorso guidato la GTD riesce ad essere tremendamente efficace, rapida, ma anche sicura. Ma anche nel divertire rimane sempre molto “tedesca”, ovvero molto perfettina, che tradotto in termini di guida significa posteriore sempre incollato alla stada. Insomma, si va veloci senza avere l’impressione di stare sul filo del rasoio. Molto bene lo sterzo, un pò leggero nel carico ma molto pronto nella sua azione. Durante il nostro test, in cui ha piovuto praticamente per il 90% del tempo, abbiamo anche avuto modo di apprezzare il lavoro del differenziale elettronico XDS, che consente di scaricare a terra tutta la coppia, anche su asfalto scivoloso, senza avere troppe reazioni sul volante e minimizzando i pattinamenti. Ma la GTD, pur risultando più cattiva rispetto alle Golf tradizionali, comporta praticamente zero rinunce rispetto a quest’ultime. Certo, l’assetto sportivo vi farà sentire un filo di più le sconnessioni, ma per il resto il livello di comfort è decisamente buono, con il motore sempre silenzioso e il cambio che rende la guida in città poco affaticante. Quindi una vettura che riesce ad essere una vera granturismo, molto divertente su un percorso guidato, ma anche una normalissima compatta da tutti i giorni, con o senza famiglia al seguito.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=4.5/5]

Con tutta quella coppia, tra i 2000 ed i 4000giri/min, la spinta è davvero notevole
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I numeri al 2.0 TDI di casa Volkswagen non mancano di certo. Il 2.0 Common Rail, come già anticipato, sviluppa 184cv, ma anche ben 380nm di coppia, che vogliono dire una velocità massima di 230km/h e uno 0-100 coperto in appena 7.5 secondi. La cosa più coinvolgente, comunque, è la progressione, in ripresa come in accelerazione, garantita appunto dall’ottima coppia e dalle cambiate rapidissime del DSG, che permette di sfruttare al meglio il propulsore, mantenendolo nel range in cui è quasi “esplosivo” nell’erogare la potenza: dai 2000 a poco sotto i 4000 giri/min. Oltre tale soglia la spinta si stempera un pò, ma comunque, trattandosi di un turbodiesel, allunga discretamente bene. Selezionando la modalità di guida più sportiva per mezzo dell’apposito comando in plancia, cambiano le risposte del motore, dello sterzo, del cambio e dell’acceleratore. Quando si lascia il DSG in “automatico” e si seleziona la modalità di guida più sportiva, secondo noi il software di gestione tiene il motore un pò troppo sù di giri, non consentendo di sfruttare al meglio il range ottimale. Proprio per questo, guidando in sport, suggeriamo di cambiare manualmente i rapporti per mezzo dei paddle al volante, che hanno tuttavia il difetto di essere un pò piccolini.

Consumi e Costi: [xrr rating=4/5]

Prestazioni brillanti non sempre vogliono dire consumi proibitivi
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Il bello della Golf GTD in fin dei conti è sempre stato questo: avere “quasi” una GTI dal punto di vista della guida e delle prestazioni, senza però averne le richieste di benzina da molti considerate proibitive. Il consumo misto dichiarato è infatti di appena 4,5 litri/100km, praticamente come quello di una Smart. Durante il nostro test, nella guida di tutti i giorni, il cbd si è invece assestato su una media di 6.2 litri/100km, un risultato che considerando le prestazioni possiamo dire assolutamente buono. Per quanto riguarda il prezzo, come di sicuro già immaginerete, la GTD non è “ragalata”, e non lo è mai stato. Si parte da 33.650€ per una GTD DSG 3p, che scendono a 31.750€ optando per il cambio manuale. Soldi comunque molto ben spesi, considerando che ci si porta a casa una delle versioni più mitiche della storia “Golf” ad una cifra equivalente a quella necessaria ad acquistare, giusto per fare due nomi, un’Audi A3 o una Bmw Serie 1, ma non nelle loro versioni top.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Rapporto tra prestazioni e consumi ai vertici. Guida molto divertente.Prezzo che per un esemplare full lievita notevolmente.

Volkswagen Golf GTD DSG: la Pagella di Motorionline

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9 commenti

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  • nikjac ha detto:

    La Golf è il solito polpettone tedesco: brutta, insipida, costosa e davvero distante dal fascino che suscitano i nostri marchi! La Giulietta QV costa praticamente quanto questa, ma è ben altra cosa. Tiriamo fuori un po’ di orgoglio italiano, basta con queste scaoltette tedesche brutte e impersonali. Tra l’altro, i sedili sembrano delle tovagliette da pic-nic, solo ai tedeschi può piacere una roba del genere! W l’Italia, viva lo stile di casa nostra!

  • Y3llow ha detto:

    Non sono del tutto convinto, Nikjac.
    Da quando Fiat ha preso le redini del marchio Alfa Romeo, le cose sono drasticamente peggiorate.
    Ora le differenze tra i 2 marchi sono impercettibili, con una standardizzazione verso il basso.

  • niky ha detto:

    Non è vero! Guarda la 4C, la Giulietta QV con cambio TCT e motore sempre 4C e adesso ci sarà il SUV su base Maserati insieme alla nuova Alfa Giulia che condividerà motori e piattaforma con la Maserati Ghibli! Assolutamente non paragonabili VW e Alfa, già solo per lo stile italiano, tradizionalmente nettamente migliore di quello tedesco.

  • Lupin ha detto:

    Chi ha scritto l articolo credo abbia centrato in pieno la questione. La penso proprio così: la Golf é innegabilmente la migliore della categoria x qualità ecc. Le si puô solo rimprovwerare di essere troppo fredda. Ma sulla qualità non si discute.
    I genio di marchionne a quanto pare non vorra dare una sostituta alla giulietta, quindi mi chiedo di che stiamo a parlare?

  • nikjac ha detto:

    Qualitá? Sai quanta gente ha avuto noie con VW? Un esempio: prendi la Polo gti ultimo modello, ha avuto problemi gravissimi al motore…trafilamenti olio! Hanno dovuto sostituire migliaia di propulsori in fretta e furia! Altro esempio? Il Dsg, delicato e meno performante del validissimo TCT Alfa. Alfa Romeo sta tornando nuovamente all’eccellenza e la 4C (e al Nurburgring ha girato su tempi da vetre da 500cv!) è una bella dimostrazione di superiorità. Golf è solo una moda, dettata da uno stereotipo ben architettato dai media, ma è una vettura comunissima, senza ne lode ne infamia. PS: conosco più di una persona che dopo averne avuto una ha dichiarato laconicamente “mai più VW”!

  • JIMMY ha detto:

    Se c’è da rimproverare qualcosa alla VW è solo nello stile freddo (il tessuto a quadri non lo mollano…), le altre sono chiacchiere da bar. Ho guidato svariate auto nel mio lavoro di cui molte italiane, ma quando guido una Golf è un’altra storia. Lasciamo stare l’orgoglio italiano nel giudizio ma guardiamo l’obiettività, non difendiamo le società a priori soprattutto in un momento che la Fiat di nazionale ha ben poco da mostrare.
    PS: le auto buone non dimostrano la loro parte migliore nella velocità, ma nei momenti di difficoltà …

  • uber ha detto:

    signori ma si scherza? vw top, punto e basta, discussioni stanno a zero.
    Giulietta=Bravo

  • Gigi ha detto:

    A tutti questi moralisti pro-Italia dico perché la giulietta QV con 240 cv circa gira veloce come una golf GTI con 220 cv? Si vede che non avete mai provato a guidare le vere macchine non le scatolette riadattate dalla Fiat che dopo due mesi i sedili diventano buoni da fare in pasto al cane .

  • raoul daniele ha detto:

    La gtd 7 ha 2 problemi enormi quali il consumo che varia dai 7.5 ai 12 km al litro
    E che dopo i 140kmh sia morta davvero 37 secondi per raggiungere i 200 quando in 7.5 raggiunge i 100 non c’è proporzione
    I pregi invece sono proprio lo scatto da 0-100kmh
    Davvero ottimo ma non il top della categoria
    E la tenuta di strada che davvero è esaltante
    La posseggo da 5 gg ho speso 150 € di gasolio ho fatto 700km vergognosa a saperlo prendevo il gti !!!

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