Volkswagen ritirerà 2000 vetture in Cina
Martin Winterkorn dovrà lasciare tutti gli incarichi ricoperti nel gruppo
Volkswagen ha annunciato oggi di voler richiamare circa 2.000 vetture in Cina, mercato in cui è il principale venditore estero, nell’ambito dello scandalo sui software manipolati dei motori diesel.
Intanto, l’amministrazione cinese responsabile del monitoraggio della qualità dell’aria, si è detta “molto preoccupata” per la situazione, secondo un comunicato pubblicato sul suo sito, ed ha chiesto al marchio tedesco di risolvere il problema nel più breve tempo possibile per evitare di dover assumere azioni in tal senso. In Cina, dove le auto diesel individuali costituiscono solo una piccola parte dei veicoli in circolazione, il richiamo riguarda principalmente i Tiguan 4×4. Inoltre, Volkswagen ha sospeso la vendita dei suoi veicoli diesel a Singapore, dove il software “truccato” è stato trovato su 650 veicoli registrati.
Nel frattempo, l’ex ceo di Volkswagen, Martin Winterkorn, deve lasciare tutti gli incarichi ricoperti nel gruppo dell’auto travolto dal dieselgate, almeno secondo Sueddeutsche Zeitung. In seguito allo scandalo delle manipolazioni dei test antismog, Winterkorn si è dimesso dal ruolo di ceo, affidato a Matthias Mueller. È, però, tuttora presidente dei consigli di sorveglianza di Audi, Lkw e Porsche. Pretendono un ritiro completo il Land della Bassa Sassonia (secondo azionista del gruppo) e il sindacato IG Metall.
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