Volkswagen Taigo: prima PROVA SU STRADA del nuovo B-SUV coupé [FOTO e VIDEO]

Caratteristiche, dati tecnici e prime impressioni di guida

Sviluppata sulla medesima piattaforma della Polo e della T-Cross, la nuova Volkswagen Taigo è forse uno dei primi esempi di SUV coupé all’interno del segmento B. Dopo aver visto questa carrozzeria arrivare solamente su marchi premium, come la Mercedes GLE Coupé e la Porsche Cayenne Coupé, oppure comunque su segmenti di dimensioni superiori, come la Renault Arkana, la Taigo rappresenta un elemento nuovo, capace di cavalcare il generale apprezzamento riscosso da modelli come la stessa T-Cross e, al tempo stesso, proporre comunque qualcosa di innovativo, motivo per il quale non si chiama T-Cross Coupé. Ecco perché ero così curioso di portarla per la prima volta su strada.

Il SUV compatto che diventa coupé

La Volkswagen Taigo si presenta con uno stile che deve molto al family feeling delle ultime vetture della casa di Wolfsburg. Durante il mio primo contatto per caso ho potuto parcheggiare la Taigo accanto all’ultima versione di una Tuareg e la somiglianza si notava. Le dimensioni, però, erano diametralmente opposte. Parliamo di un crossover vero e proprio da 4,26 metri di lunghezza, 1,76 metri di larghezza, 1, 49 metri di altezza e un passo decisamente lungo di 2,56 metri. Una vettura decisamente compatta, ma anche con un passo ragguardevole per la categoria, che regala una certa sensazione di presenza su strada. Le sue forme possono sembrare piuttosto spigolose ad un primo impatto, ma la forma generale della calandra e delle prese d’aria al livello del paraurti contribuiscono ad alleggerire questa aggressività, lasciando in cambio un aspetto molto moderno e dal carattere spiccato. Si notano subito i fari a LED Matrix IQ.Light, arricchiti da un listello luminoso a LED che percorre tutta la calandra e unisce i gruppi ottici. Una soluzione che troviamo anche sui fari posteriori, rendendo la Taigo immediatamente riconoscibile. I passaruota sono relativamente marcati, soprattutto quando ci si trova con una colorazione a contrasto come il bianco della prova. Tra l’altro, sempre grazie al colore, apprezziamo di più anche il tetto panoramico apribile in vetro. I cerchi in lega, a seconda dell’allestimento, spaziano dai 16 ai 18 pollici di diametro e sono dotati di freni a disco sia sull’anteriore che sul posteriore. Il retro, come detto, è completato dai fari a LED collegati da un listello centrale e da un’ulteriore luce posteriore, anche questa eredità del family feeling, all’altezza del fascione inferiore. Il nome del modello è ora separato dal logo della casa dal portatarga, forse l’unica vera scelta estetica che non ci ha convinto completamente. Promossa, invece, la silhouette finale che scende verso il posteriore per creare la forma da coupé, ben visibile, ma non eccessiva. Una cosa che porta indubbi vantaggi in termini di spazio.

Interni tecnologici e pacati

Gli interni della Volkswagen Taigo sono tipici delle vetture del marchio. Dal punto di vista stilistico, abbiamo a che fare con una plancia molto pulita e costituita da forme nette e geometriche. Il numero di pulsanti fisici è ridotto all’osso, lasciando unicamente i comandi del climatizzatore lungo il tunnel. In Italia saranno disponibili due dei quattro allestimenti creati per la Taigo, ovvero Life e il top di gamma R-Line (manca l’altra top di gamma Style, almeno al lancio), che vedete nelle nostre immagini. Le sellerie sono comode e ben concepite, anche se regolabili manualmente. Per quanto riguarda i materiali, la plancia è composta in gran parte da gomma e da plastiche solide, che personalmente ho trovato ben assemblate e senza particolari scricchiolii. Molto bello il tessuto tecnico che ricopre i sedili, con i cuscinetti laterali molto piacevoli al tocco e per nulla costrittivi. Piacevole al tatto anche il volante, con dei pulsanti chiari e intuitivi. In questa versione, dotata del cambio automatico, abbiamo trovato anche dei piccoli paddle al volante, che però sono pensati per essere usati piuttosto di rado. Davanti a noi troviamo il primo componente del sistema di infotainment Ready2Discover, ovvero il quadro strumenti personalizzabile da 10,25 pollici di diagonale. Al centro del cruscotto vediamo invece il display da 9,2 pollici del computer di bordo, compatibile con Apple CarPlay e Android Auto. Buona la dotazione di spazi portaoggetti, così come di prese USB-C. Anche i passeggeri posteriori, grazie alla forma da coupé non troppo esasperata, riescono a stare discretamente comodi. Buono anche lo spazio destinato ai bagagli, con un vano che parte da 438 litri e arriva abbattendo i sedili a 1.222 litri.

All-in sui benzina

Per quanto riguarda, invece, i motori della Volkswagen Taigo, a Wolfsburg hanno preso una decisione in controtendenza. Niente ibrido (per ora, quanto meno), ma a tutta velocità con i motori TSI a benzina della casa. Sono tre in totale, pensati per soddisfare esigenze diverse. Il modello di attacco è il tre cilindri TSI da 1.000 cc, capace di una potenza massima di 95 CV e una coppia di 175 Nm disponibile tra i 1.600 e i 3.500 giri al minuto. La sua velocità massima è di 183 km/h, ma soprattutto il suo consumo di carburante nel ciclo combinato WLTP si assesta sui 5,4 litri/100 km, pari a circa 18-19 km al litro. Lo step successivo è lo stesso motore, ma con potenza da 110 CV a fronte di 200 Nm di coppia tra i 2.000 e i 3.000 giri. Questo modello è l’unico 1.000 a poter montare il cambio automatico DSG da 7 rapporti e può puntare ad un consumo medio di 5,8 litri/100 km, ovvero 17 km/litro. Il top di gamma, però, è un quattro cilindri 1.500 TSI da 150 CV di potenza e 250 Nm di coppia. Si consuma un po’ di più (6,1 litri/100 km), ma in compenso la velocità aumenta fino a 212 km/h e lo scatto da 0 a 100 viene completato in poco più di 8 secondi, a fronte dei 10-11 secondi che servono al tre cilindri. Unica pecca: con queste caratteristiche, nessuna di queste motorizzazioni è omologata per i neopatentati.

Prime impressioni a caldo

La Volkswagen Taigo è stata concepita per essere una vettura poliedrica ed essenzialmente comoda. In questo senso non ho davvero nulla di cui lamentarmi: la seduta è piuttosto comoda e anche la visibilità è promossa, con o senza aiuti alla guida. Questi, comunque, ci sono e in abbondanza: troviamo il cruise control automatico, l’assistente per il mantenimento della corsia, l’assistente per l’uscita dal parcheggio, il sistema di controllo perimetrale, la frenata di emergenza cittadina che reagisce a pedoni e biciclette, il controllo della stanchezza del guidatore e il sistema proattivo di protezione degli occupanti (pretensionamento delle cinture, intervento dell’ESC, chiusura automatica dei cristalli e altro). Insomma, dal punto di vista tecnico non manca nulla. Anche il motore si comporta discretamente bene, pur con qualche imperfezione. Ai bassi regimi, soprattutto sulle marce basse, la potenza non è immediatamente disponibile e si può magari subire qualche leggerissimo sobbalzo. In compenso, dai 2.000 giri in poi, il tre cilindri riesce a dare il meglio di sé. Questo primo contatto si è svolto sulle strade intorno a Verona, con diverse salite anche con pendenze abbastanza importanti, ma la forza di completare la salita non ci è mai mancata. Qui, tra l’altro, il fatto che il DSG non abbia troppa fretta a inserire le marce diventa un fattore positivo, in quanto regola molto bene coppia e potenza per poter finire la salita, senza mai mettere in difficoltà il sistema. Buona la gestione di marce e potenza anche sui percorsi autostradali, con l’unico appunto che superati i 100 km/h qualche lieve fruscio aerodinamico diventa percepibile (nulla di cui non ci si dimentichi, però, nel giro di pochi secondi). In linea con le medie del segmento la manovrabilità e la precisione del volante, rendendola così un’auto particolarmente adatta per un Paese variegato come il nostro.

Quanto costa?

Chiudiamo come sempre con il prezzo della Volkswagen Taigo, che sta arrivando nei concessionari. Per la precisione si terrà un porte aperte nel weekend del 19-20 febbraio. Il listino parte da 23.150 €, prezzo per il quale si acquisterà la versione dotata del motore 1.000 TSI da 95 CV e allestimento Life. Per la versione che vedete nella nostra prova, ovvero con il 1.000 TSI da 110 CV e allestimento R-Line, i prezzi partono invece da 27.900 €. Il top di gamma, quindi con il motore 1.500 TSI da 150 CV e sempre l’allestimento R-Line, parte, invece, da 29.400 €.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Design moderno e alla moda. Sedili molto comodi e grande spazio per la categoria. Ottima dotazione di tecnologiaIl nameplate sotto alla targa. Qualche incertezza ai bassi regimi e qualche fruscio aerodinamico oltre i 100 km/h. Nessuna versione per neopatentati

Volkswagen Taigo: Scheda Tecnica

Dimensioni: 4,26 m lunghezza x 1,76 m larghezza x 1,49 m altezza x 2,56 m passo
Motore: 1.0 TSI da 95 e 100 CV, 1.5 TSI da 150 CV Cv
Trazione: anteriore
Cambio: manuale a 5 e 6 marce, automatico DSG a 7 rapporti
Accelerazione: da 0 a 100 km/h in 8,3’’ (1.5 TSI)
Velocità massima: 212 km/h (1.5 TSI)
Allestimenti: Life, R-Line
Bagagliaio: 438 litri, 1.222 litri con i sedili reclinati
Consumi: 5,4 litri/100 km (1.0 TSI 95 CV)
Prezzo: Da 23.150 €
Classe: Euro 6d

4.1/5 - (45 votes)
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Auto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Array
(
)