Xiaomi: la piattaforma Modena fa infuriare la città e il Governo

Il sindaco: "Tuteleremo in ogni sede il nome della città"

Xiaomi: la piattaforma Modena fa infuriare la città e il Governo

Un nuovo caso, dopo quello dell’Alfa Romeo Milano, diventata Junior per le polemiche del Governo. L’azienda cinese Xiaomi, entrata nel settore auto con il primo modello elettrico SU7, ha deciso di chiamare la propria piattaforma Modena. Scatenando le ire e le proteste del sindaco della città emiliana e del Governo italiano.

”Tuteleremo il nome della città”

Giancarlo Muzzarelli, primo cittadino di Modena, ha parlato nel corso del Motor Valley Fest del weekend appena terminato: “Nessuno si può appropriare del brand Modena per produrre un’auto in Cina, soprattutto, se, come in questo caso, non c’è alcun legame con il territorio – le sue parole – Siamo impegnati a tutelare in ogni modo, anche legalmente, l’utilizzo improprio del nome della città. E chiediamo al governo che ci sostenga in questo sforzo”.

L’appoggio del Governo

Non è tardato ad arrivare questo appoggio, visto che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato di sostenere questa battaglia con il sindaco di Modena, dopo una conversazione telefonica tra il ministro Adolfo Urso e lo stesso Muzzarelli.

La Xiaomi SU7 è interamente prodotta in Cina e “in base alla normativa vigente”, di conseguenza è ”a contrasto dell’uso di simboli o denominazioni italiane in prodotti realizzati in altri Paesi”. Dopo il cambio di nome del SUV del Biscione, vedremo se, anche in questo caso, Xiaomi sarà costretta a fare marcia indietro.

La risposta di Xiaomi

L’azienda cinese ha risposto in una nota: “In relazione alle recenti notizie circolate nel fine settimana e alle dichiarazioni rilasciate da rappresentanti del governo nazionale e locale, Xiaomi desidera chiarire che il nome del suo veicolo elettrico è Xiaomi SU7. ‘Modena’ rappresenta solo il nome interno di un progetto, nonché l’identificativo dell’architettura della piattaforma ‘Xiaomi EV Modena Architecture’ come annunciato durante un evento tenutosi a Pechino il 28 dicembre 2023. L’azienda sottolinea quindi che non ha intenzione di utilizzarlo per campagne di marketing a livello globale indicandolo come nome dell’auto. Xiaomi si è sempre impegnata a rispettare tutte le normative europee e italiane applicabili, compreso il regolamento sulla protezione delle indicazioni geografiche”.

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