Audi A8 50 3.0 TDI Quattro Tiptronic, una vetrina per le tecnologie del futuro [PROVA SU STRADA]

Prima auto di serie con guida assistita di livello 3 (non prevista però dalle leggi italiane), adotta soluzioni che rivedremo sulle prossime generazioni dei modelli della gamma di casa Audi

La nuova Audi A8, giunta alla quarta generazione, compie un salto epocale, grazie alla tecnologia, ma anche per alcune scelte importanti, come quella di sostituire quasi tutti i tasti fisici con comandi touch. Sarà il futuro di tutte le auto?

Audi A8 50 3.0 TDI Quattro Tiptronic La prova di una prestigiosa A8, in versione 50 TDI, dotata di tecnologia Mild Hybrid, è l’occasione per scoprire un po’ di quello che il futuro ci riserva nel mondo delle quattro ruote. Si, perché questa da un lato è un’auto per pochi, visto che il suo prezzo parte da circa 95 mila euro, in grado di offrire tanto lusso, un gran piacere di guida per chi dedica di non lasciare il volante ad un autista, ma è soprattutto una vetrina per tutte quelle tecnologie che nei prossimi anni vedremo su resto della gamma Audi e, con molta probabilità, anche su vetture di altri marchi. Ne sono esempi la guida autonoma di livello 3, ma anche il moltiplicarsi di schermi e di comandi touch (non a caso soluzioni simili sono già arrivate su A6 ed A7), che vanno a sostituire i tasti fisici, che qui possiamo contare sulle dita di una mano, quasi. Un’altra tecnologia che presto vedrà una diffusione quasi capillare, è quella del Mild Hybrid, un aiuto importante per poter perseguire ciò che le norme renderanno obbligatorio a breve in termini di emissioni. Questa A8 ha due impianti elettrici, uno a 12 ed uno a 48 volt, grazie ai quali riesce a migliorare i suoi consumi (addirittura fino al 20% rispetto alla generazione precedente), ma che consente poi di poter implementare un sistema di sospensioni che, grazie ai 48 volt di tensione, può gestire la singola ruota e fare della nuova Audi A8 un’auto tanto comoda, quanto sportiva all’occorrenza.

Facendo un passo indietro nella storia della casa dei quattro anelli, questa A8 è sostanzialmente la quinta generazione dell’ammiraglia teutonica, dato che la V8 del 1988 ha di fatto segnato l’entrata in questo segmento di una casa che, in precedenza, non offriva una reale antagonista alle varie Classe S di Mercedes o Serie 7 di BMW. Fino a quegli anni Audi aveva infatti un posizionamento diverso da quello di oggi ed il top della sua gamma era la 200, auto che celava sostanzialmente un allestimento ricco della 100, equivalente della attuale A6. L’Audi V8 derivava sempre dalla 100, ma oltre a dettagli più lussuosi, era stata modificata per portare al debutto un inedito propulsore ad otto cilindri, come suggeriva in modo evidente il nome stesso del modello, ottenuto unendo due motori della Golf GTI, con una cilindrata totale di 3.6 litri ed oltre 250 cavalli di potenza. Quasi un esperimento, che in molti pensavano sarebbe durato poco e che, invece, vide nel 1992 la nascita di una versione con telaio in alluminio, che divenne la prima Audi A8 due anni più tardi e, trenta anni dopo la prima V8, oggi questa ammiraglia Audi oggetto della nostra prova su strada, è diventata un riferimento assoluto per la miglior concorrenza.

Design e Interni: [xrr rating=4.5/5]

Sobrietà con carattere 100% Audi

La nuova Audi A8 è piena zeppa di tecnologia e di alcune soluzioni ad “effetto wow”, ma partiamo dal suo aspetto, che forse è il lato meno d’impatto nella carta d’identità di quest’auto. Non che sia poco curata, ben inteso, ma è molto sobria ed elegante, come d’obbligo per una blasonata ammiraglia, in pieno stile understatement. Chi sceglie una A8, che la debba guidare o affidare ad un’autista, non cerca ovviamente qualcosa per farsi notare, anzi. Lunga 5.17 metri, larga 194, ha un passo di solo 1 centimetro inferiore alla soglia dei 3 metri, ma scegliendo la versione lunga si arriva addirittura a 3.12 metri, per 5.3 di lunghezza totale. Dimensioni leggermente cresciute rispetto al modello che sostituisce, parliamo di circa 4 centimetri in più, accompagnate da un look che si rifà al concept Prologue (che in realtà sembrava dover anticipare una versione Coupè, una ipotetica A9, che potrebbe arrivare nel 2020 con il nome e-tron e che sarà quindi una elettrica al 100%).

La Audi A8 è marcatamente sportiva per essere una ammiraglia berlina, sfoggia poi fari Matrix LED, ma possono opzionalmente essere anche Laser, mentre una fascia OLED taglia tutta la larghezza della vettura al posteriore, unendo i due gruppi ottici. L’enorme single frame frontale è un elemento molto distintivo, che marca l’appartenenza al brand dei 4 anelli. La qualità e la cura che diventano molto evidenti salendo a bordo, lo sono anche osservando con attenzione la carrozzeria della A8, che vede accoppiamenti tra i lamierati che rasentano la perfezione assoluta, con pochissima luce tra un pezzo e l’altro ed una uniformità che non lascia spazio a nessuna possibile critica.

Interno: Salire a bordo significa fare un passo verso il futuro

Dentro tecnologia e lusso la fanno da padrona. Di serie la Audi A8 offre già molto, ma se non vi lasciate intimidire dalla spesa, è attingendo dalla ricchissima lista di optional che può diventare una vettura in grado di stupire “con effetti speciali”. Pensate che il passeggero posteriore destro può fruire di un passaggio plantare per i piedi, ma sono davvero tanti gli accessori, alcuni dei quali presenti sull’esemplare da noi provato, con cui personalizzare ed arricchire la vettura. Quello che colpisce di più, soprattutto salendo al posto di guida, è però la presenza dei tanti schermi touch, che dominano la scena.

Ce ne sono tre frontali, se includiamo il Virtual Cockpit che sostituisce la strumentazione analogica, che si affianca ai due sulla console centrale. Quello inferiore è dedicato principalmente alla climatizzazione, mentre i tasti fisici sono sulla via dell’estinzione. Perfino il comando delle luci è diventato “a sfioro”, con un piccolo pannello nero lucido che, come del resto tutti gli schermi, produce un “click” che inganna la mente, lasciando pensare che si deformi con la pressione del dito, come farebbe un tasto fisico. In realtà è una mera e piacevole illusione, basta provare a spingere sulla medesima porzione di schermo quando non è raffigurato un comando, per rendersi conto che non si deforma affatto. Tutto ha un prezzo, verrebbe da dire. Quello di eliminare i tasti, con una gradevole pulizia nel design della console ed una ipotetica possibilità di avere infinite combinazioni per interagire con infotainment e con le moltissime funzioni a disposizione, si concretizza in una minor immediatezza, è indubbio, con una interfaccia che, se pur abbastanza intuitiva, richiede un bell’apprendistato iniziale. In più il tempo di distrazione dalla guida che richiede un comando fisico è inferiore a quello di un comando su uno schermo piatto, che senza spostare lo sguardo è difficilmente rintracciabile. Alcuni lamenteranno poi le evidenti ditate che si vedono a schermi spenti, ma questo è un dettaglio francamente più marginale, a nostro avviso.

Passando alla “zona presidenziale”, a chi siede dietro la Audi A8 offre il meglio, almeno in termini di tecnologia, lusso e dotazione. Troviamo due schermi sugli schienali per i passeggeri, optional quasi obbligatorio se l’auto viene utilizzata con un autista, mentre un più piccolo schermo è alloggiato nel bracciolo centrale. Sembra quasi uno moderno telefono ed in effetti può diventarlo, se volete passare una chiamata dal sistema vivavoce per motivi di privacy. I posti sono tre, ma quella che di fatto è una console di comando è studiata per restare abbassata e separare due posti di livello assoluto, in quanto a spazio, comfort e funzionalità a disposizione per rendere un viaggio il migliore possibile. Il piccolo schermo all’interno del bracciolo, può essere sfilato dalla sede ed utilizzato come telecomando per molte funzionalità, dal climatizzatore ai sedili, passando per infotainment e molto altro. Si possono ad esempio aprire e chiudere le tendine parasole (nel nostro caso quattro, tra finestrini, lunotto posteriore e tetto), tutte insieme o singolarmente. La stessa operazione è disponibile da un tasto frontale, oltre ai singoli comandi per tetto, per finestrini e lunotto, a disposizione di chi siede dietro. Gli schermi principali sono invece due tablet Android, che possono restare sul supporto oppure essere sfilati ed utilizzati liberamente, per guardare un film (l’audio può essere gestito dal tablet, via cuffie o tramite il sistema dell’auto), navigare su Internet e molto altro. La A8 è dotata di uno slot per una SIM, che consente infatti di avere una Wi – Fi in vettura, a cui collegare i vari device. Troviamo poi le luci Matrix, che possono essere orientate per illuminare perfettamente una zona specifica, come quella di un libro che state leggendo, senza creare disagio agli altri occupanti.

Tutti i dettagli sono davvero molto curati, come nel caso delle maniglie interne, che nascondono un interruttore elettrico, che anticipa l’azione meccanica di apertura della porta. Anche la loro chiusura è altrettanto studiata per alzare l’asticella della qualità percepita, dato che basta accompagnare le portiere per innescare il meccanismo di chiusura automatica, che le “chiama” elettricamente in sede. Coreografico poi il sistema elettrico di chiusura delle bocchette della climatizzazione (quando non utilizzate o allo spegnimento dell’auto). Il bagagliaio è di poco oltre i 500 litri (anche per la A8L, che cresce solo nel passo) e non è incrementabile, perché ovviamente gli schienali non possono essere abbattuti. Può però essere aperta una “botola” per caricare sci o altri oggetti lunghi, mentre la parte superiore del bagagliaio, che solitamente è lasciata “grezza” perché nascosta ed invece qui è perfettamente rifinita e ricoperta di moquette, è presente un pratico portaombrelli.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4.5/5]

Non solo guida autonoma di livello 3

Questa A8 è la prima vettura ad offrire di serie la guida autonoma di terzo livello (può disporre addirittura di 41 sistemi di assistenza alla guida), che purtroppo in Italia non è ancora prevista dalla legge e che ha quindi costretto ad una sorta di “downgrade” dei sistemi di cui la A8 è dotata, nella speranza di poter presto togliere queste inibizioni. A livello teorico, ma anche pratico se pur con le limitazioni imposte nel nostro Paese, sfruttare il Traffic Jam Assist, si traduce nella possibilità di lasciare la guida ad un autista virtuale, in grado di condurla fino a 60 Km/h, mentre chi siede dietro al volante può guardare la TV, ma sempre mantenendo l’attenzione ad un livello minimo, sotto il controllo della vettura, che non consente, ad esempio, di leggere il giornale o di dormire. Opzionalmente la nuova Audi A8 mette a disposizione anche il parcheggio da remoto, attraverso l’uso di un telecomando, anche senza essere all’interno dell’abitacolo. Tecnologia a parte, auto così spesso sono condotte da un autista, ma chi guida la nuova A8 può godersi un comportamento dinamico ed una sportività di ottimo livello, che possono aumentare dotando la vettura dell’opzionale retrotreno sterzante (qui non presente), che incrementa l’agilità alle basse velocità e la stabilità alle alte. Uno sterzo molto reattivo e la trazione Quattro con una taratura che può scaricare più coppia alle ruote esterne alla curva, portano ad un comportamento che non ti aspetteresti da una ammiraglia di oltre 5 metri. I meriti vanno anche alle innovative sospensioni, in grado di gestire la singola ruota in modo indipendente, conciliando egregiamente comfort e guida.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=4.5/5]

Entry level della gamma A8, il 3 litri a gasolio da 286 cavalli è già di ottimo livello

Il numero indicato dall’eventuale bagde sulla carrozzeria e nel nome dell’auto, “50”, deriva da una suddivisione per livello di potenza, essendo recentemente scomparse le sigle relative alla cilindrata. Il perché è presto detto: con downsizing e presenza di motorizzazioni ibride, la cilindrata è sempre meno un elemento importante, lo è di più la potenza complessiva. Sotto al cofano di questo esemplare della nuova Audi A8, troviamo il noto V6 a gasolio di 3 litri, che eroga 286 cavalli e 600 Nm di coppia. Il dato che rende l’idea di quanto la coppia sia corposa e sempre presente, è relativo al regime a cui arriva il valore massimo, appena 1.250 giri! Il valore resta poi costante fino a 2.000 giri in più, coprendo di fatto quasi tutta la parte di range di erogazione che viene normalmente utilizzata e con una spinta che è quindi praticamente sempre presente e sufficiente per riprendere velocità in modo repentino, oppure viaggiare con un filo di gas, nel relax più totale. Solo in alcuni frangenti la voce del motore entra in abitacolo in modo più deciso e leggermente fastidioso, altrimenti non si fa quasi sentire.

A meno che si sposti il Drive Select su Dynamic, a questo punto la vettura diventa più reattiva e anche la colonna sonora si adegua al carattere sportivo, facendosi quasi da motore benzina. Il motore termico è poi abbinato al Sistema Mild-hybrid 48 V (MHEV), che lo aiuta più nell’efficienza, che nelle prestazioni. Un dettaglio che aiuta a ridurre i consumi e le emissioni, del 20% migliori rispetto alla vecchia A8. Si tratta infatti di un generatore e di una batteria al litio che affiancano la classica batteria a 12 V, che alimenta il motorino che accende il motore a freddo. Il sistema a 48 V invece, utilizza l’alternatore dedicato, che è elemento centrale del sistema ibrido “light”, per riavviare il motore a caldo. Lo spegnimento avviene anche ad auto in movimento. In pratica lo start / stop funziona fino a 15 km/h (25 per i motori TFSI). Si ha poi il vantaggio di una rete di bordo a 48 Volt, grazie alla quale troviamo una pratica prese di corrente 220, ma soprattutto le già citate ed innovative sospensioni. La A8 in questa configurazione, che pur usando leghe leggere a profusione pesa 2.000 kg, riesce a raggiungere i 100 Km/h in meno di 6 secondi, mentre la velocità massima è limitata elettronicamente a 250. L’ottimo cambio ad otto rapporti, è molto fluido, ma sa essere anche rapido e rende reattiva la A8, con una ripresa parecchio interessante.

Consumi e Costi: [xrr rating=4/5]

Prezzo importante, ovviamente, ma consumi da auto “normale”

Il prezzo di tutto questo? Si parte da 94.800 euro, che diventano 102.100 per la versione lunga, più gli optional, che possono alzare l’asticella in termini di lusso, tecnologia o anche sportività, a patto di non preoccuparsi troppo del conto finale. Quanto ai consumi, sorprende un dato dichiarato di soli 5,6 l/100 Km nel ciclo combinato, che si traduce in un dato reale egregio, per una vettura come questa, di circa 14-15 Km/l rilevato durante la nostra prova. Si percorrono anche oltre 15 Km/l in autostrada, si scende da questo valore se si spinge sull’acceleratore (ove possibile, come sulle autobahn del Paese di origine della A8), oppure soprattutto sulle statali ed in città, dove la stazza importante si paga in termini di consumo. Difficile star sopra i 10 in città, ma non è un gran problema crediamo, per chi scelga un’auto così.

In Italia al momento la nuova A8 arriva solo con questa motorizzazione, che sarà presto affiancata da una benzina (la 55 TFSI) da 340 cavalli e dalla Plug in Hybrid da circa 450 cavalli, denominata e-tron, che dovrebbe garantire una autonomia di 50 km in sola modalità elettrica e la possibilità di effettuare la ricarica con un sistema ad induzione, senza cavi. Mancano invece al momento all’appello, o almeno non sono previsti a breve per il nostro mercato, altre motorizzazioni, come la 60 TDI (4 litri a gasolio, V8 con 435 cavalli), oppure la 60 TFSI (analoga configurazione, ma benzina e con 460 cavalli) e la top di gamma, con il poderoso W12 da 6 litri e 585 cavalli.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Tecnologia e dotazione al top, ma anche ottimo piacere di guida.Guida autonoma di livello 3 ancora vietata in Italia, design curato ma piatto.

Audi A8 50 3.0 TDI Quattro Tiptronic: la Pagella di Motorionline

[xrrgroup][xrr label=”Motore:” rating=”4.5/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Accelerazione:” rating=”4.5/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Ripresa:” rating=”4.5/5″ group=”s1″] [xrr label=”Cambio:” rating=”4.5/5″ group=”s1″] [xrr label=”Frenata:” rating=”4.5/5″ group=”s1″] [xrr label=”Sterzo:” rating=”4.5/5″ group=”s1″] [xrr label=”Tenuta di Strada:” rating=”4.5/5″ group=”s1″] [xrr label=”Comfort:” rating=”5/5″ group=”s1″] [xrr label=”Infotainment:” rating=”5/5″ group=”s1″] [xrr label=”Abitabilità:” rating=”5/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Bagagliaio:” rating=”4.5/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Posizione di guida:” rating=”4.5/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Dotazione:” rating=”5/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Prezzo:” rating=”3.5/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Design:” rating=”4.5/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Finitura” rating=”5/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Piacere di guida:” rating=”4.5/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Consumi:” rating=”4.5/5″ group=”s1″ ] [/xrrgroup]

Rate this post
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Primo Piano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Array
(
)