Mercedes, anche Daimler interessata a Ducati?

Audi resta però in pole-position per l'acquisto

Sembra che anche Daimler sia interessata all'acquisto di Ducati, messa in vendita ad un miliardo di euro dall'attuale proprietario di maggioranza (il fondo Investindustrial di Andrea Bonomi). Ma il diritto di prelazione di Audi non è ancora scaduto
Mercedes, anche Daimler interessata a Ducati?

Anche il Gruppo Daimler, proprietario di Mercedes, potrebbe essere interessato all’acquisto di Ducati, il marchio di Borgo Panigale che il fondo di private equity Investindustrial, detentore della maggioranza, ha messo in vendita alcune settimane fa. Secondo alcune indiscrezioni, il colosso tedesco ha puntato alla Rossa delle due ruote, vanto dell’industria motociclistica internazionale, con cui ha già stretto un rapporto di collaborazione (AMG, la divisione sportiva del Gruppo Daimler che si occupa di preparare le vetture Mercedes, è partner della scuderia Ducati Corse, in Moto GP). Non ci sono ovviamente indicazioni ufficiali in merito, dato che un’operazione finanziaria di questo genere viene affrontata nel silenzio più cupo e denso (Andrea Bonomi, patron della società a cui appartiene per circa il 70% Ducati, ha chiesto un miliardo di euro in prima battuta per cedere la casa motociclistica).

Come ricorderete, Daimler non è l’unico pretendente che guarda con favore verso Borgo Panigale: oltre all’indiana Mahindra (a quanto pare) e alla società tedesca BMW (idem), Audi resta in pole-position nell’affaire Ducati, su cui (così sembra) gode di un diritto di prelazione che scadrà alla fine del mese di aprile. Secondo le chiacchiere, il marchio dei Quattro Anelli, ambasciatore di un Gruppo Volkswagen desideroso di avere tra le proprie braccia un brand produttore di moto, ha proposto 750 milioni di euro a Bonomi per l’acquisto di Ducati, una cifra vicina alle richieste di Investindustrial ma più ragionevole e più aderente alla reale quotazione dell’azienda (un volume che comunque permetterebbe all’attuale proprietario di quasi raddoppiare l’investimento iniziale). Briciole, per una società (il Gruppo Volkswagen) che ha chiuso il 2011 con un utile netto di 11,2 miliardi di euro circa.

Sembra che l’accordo (con Daimler o con Audi o con un’altra società: non è ancora dato saperlo) sia ad un passo dalla sua ufficializzazione e sembra, dunque, che i giochi siano pressoché conclusi. L’unica certezza (a questo punto) è che un marchio dell’automobilismo è molto vicino ad avere tra le proprie mani uno dei simboli del motociclismo in tutto il pianeta. Ducati arriverà ad essere quasi completamente straniera, quindi (solo il fondo di private equity Bs, con circa il 20%, rimarrà portabandiera dell’italianità; la restante parte, circa il 7%, appartiene al fondo canadese Hospitals of Ontario Pension Plan).

AGGIORNAMENTO: Daimler ha smentito il proprio interesse nell’acquisto della maggioranza di Ducati.

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