Nuova Audi A1 Sportback 30 TFSI: il meglio di Ingolstadt racchiuso in 4 metri [VIDEO PROVA SU STRADA]
Nuova nomenclatura, nuova piattaforma e nuovi motori solo a benzina, a partire da 21.750 euro
L’Audi A1 si rinnova dopo quasi nove anni dal suo esordio, mostrando un nuovo design più spigoloso, crescendo nelle dimensioni e diventando un’auto più matura sotto tutti i punti di vista. Tutto nuovo quindi, compresa la piattaforma che ora prende il nome di MQB A0 e caratterizza tutti i modelli più compatti del Gruppo Volkswagen, a carrozzeria ribassata o leggermente rialzata come ad esempio la nuova Volkswagen T-Cross. Grandi rivoluzioni anche nel comparto motori a 3 o 4 cilindri, che diventano tutti alimentati a benzina, si abbandona il diesel come era lecito aspettarsi e viene introdotta la nuova nomenclatura Audi, con la parte numerica che indica il range di potenza entro il quale andrà a collocarsi la motorizzazione.
Design e Interni: [xrr rating=4.5/5]
Linee taglienti e moderne per l’esterno, impreziosite dal pacchetto S-Line Edition One
Il nuovo corso stilistico di Audi introduce delle nuove linee, più spigolose ed elaborate rispetto al passato con nervature davvero marcate su tutta la carrozzeria, estremizzando la maestria del gruppo nel saper lavorare i pannelli della lamiera secondo particolari tecnologie. A cambiare sono soprattutto le dimensioni: la piccola A1 supera ora i 4 metri, 4 metri e 05 per la precisione, per una larghezza di 1 metro e 76 e un passo di 2 metri e 56 cm. Audi segue inoltre la tendenza di mercato nell’abbandonare la carrozzeria a 3 porte, infatti sarà disponibile solo la versione Sportback a 5 porte, più gettonata dalla clientela e più versatile. Nel frontale si trovano dei nuovi gruppi ottici Full-Led, optional su richiesta, con una firma luminosa a tratti, che ingloba anche le frecce progressive. Lo sguardo si focalizza subito sulla grossa calandra centrale, cresciuta nelle dimensioni, single frame e dal design tridimensionale, supportata dalle due prese d’aria, solamente estetiche poste ai lati, che donano un look davvero sportiveggiante. Particolare inoltre il richiamo alle competizioni e al passato, si parla della mitica Audi Quattro con i 3 solchi posti sopra alla calandra. La versione da noi provata era l’S-line Edition One (optional da 5.400 euro), riservata al lancio della vettura, che presenta il pacchetto estetico S-line, impreziosito dai loghi Audi e dalla sigla realizzati in tinta nera così come il badge posteriore, tetto a contrasto nero, cerchi dedicati da 18” in tinta bianca con pizze sportive rosse e il logo Audi bianco posto sul fianco. Anche nel retro si stravolge la forma della nuova Audi A1, con una linea più squadrata e meno rotondeggiante, con tagli netti della carrozzeria e un paraurti elaborato destinato all’allestimento S-Line. Purtroppo però, il doppio scarico a vista sarà riservato solamente alla versione 40 TFSI, spinta dal 2.0 turbo 4 cilindri da 200 CV.
Materiali e finiture in stile Audi, percezioni da vettura di gamma superiore
Anche all’interno è tutto nuovo, si respira aria decisamente premium ed è sostanzialmente il tripudio del digitale. Si nota comunque una grande rivoluzione rispetto al passato, con una plancia tridimensionale inclinata verso il guidatore, una posizione di guida più inserita nell’abitacolo e posta più in basso, con maggiore spazio in tutte le direzioni. Le sedute sono comode, anche i sedili sportivi, con dei maggiori fianchetti per contenere meglio il corpo degli occupanti, non appaiono mai troppo invadenti. I materiali sono di ottimo livello, come ci si potrebbe aspettare, soprattutto su quei comandi dove più spesso “arrivano le mani”. Maestra nella disciplina, Audi offre anche sulla più più piccola della sua produzione quel tipico feedback da auto premium, che si percepisce toccando alcuni comandi, i rotori del clima o le bocchette, la rotella per il volume e i tasti del volante. Potrà essere ininfluente per molti, ma la qualità costruttiva eguaglia perfettamente quella che possiamo ritrovare su modelli di alta gamma. Restiamo però leggermente delusi dal pannello portiera e dalle plastiche utilizzate per le parti basse dell’abitacolo, un po’ troppo ruvide e di bassa qualità, discostandosi nettamente dalla cura impiegata ad esempio per la plancia. Anche nel retro si riesce a stare comodi, meglio che in passato grazie a 9 centimetri in più di passo, con maggiore spazio per le gambe e per la testa. Il terzo passeggero centrale non risulta più così sacrificato, anche se il tunnel per eventuali versioni future a trazione integrale, ruba spazio ai piedi. Non sono però presenti le bocchette d’aria posteriori, non tanto una mancanza per una vettura di questo segmento quanto più per un’auto di questo calibro. Cresce leggermente anche il bagagliaio, arrivando a 335 litri (70 in più della precedente A1) in condizioni normali o salendo fino a 1090 litri abbattendo i sedili posteriori.
All’insegna del digitale, strumentazione da 10,25″ e infotainment da 10.1 o 8 pollici
Spicca subito all’occhio il nuovo sistema di Infotainment MMI Plus da 10,1 pollici, optional in questo caso, ma comunque di serie si ritrova un sistema multimediale da 8 pollici sempre full touch, oltre alla strumentazione digitale da 10.25 pollici posta di fronte al volante, di serie su tutte le versioni, ma il Virtual Cockpit, con maggiori funzioni e grafiche è un optional da circa 280 euro. Servirebbe poi un servizio a parte per parlare in modo approfondito delle infinite funzioni del sistema multimediale che, oltre agli ormai scontati Apple CarPlay e Android Auto, riesce ad offrire un supporto a 360 gradi interfacciandosi con le app del nostro smartphone. Il sistema Audi Connect è dotato di scheda sim 4g per comunicare con la rete e mostrarvi svariate informazioni utili, dalle news di cronaca, al meteo, informarmi sulle mail in entrata, prenotare un hotel, parcheggi e molto altro. Ben realizzati poi i comandi vocali del sistema, probabilmente non così avanzati come quelli presenti sul sistema MBUX di Mercedes, ma svolgono alla perfezione il loro lavoro, evitandoci di distogliere lo sguardo dalla strada per effettuare una ricerca tra i nostri contatti o sul navigatore, quest’ultimo optional da 480 euro.
Comportamento su Strada: [xrr rating=4/5]
Tanta sicurezza, attiva e passiva, con un comfort e una tenuta che farebbe impallidire l’Audi A3
Bastano pochi metri per capire che la nuova Audi A1 non è più una semplice entry level di Ingolstadt di segmento b, ma trasmette quelle percezioni tipiche da auto di segmento superiore: l’insonorizzazione, l’isolamento dalle vibrazioni della strada e l’assorbimento delle buche sono nettamente superiori rispetto alle competitor dirette. C’è da dire che la piattaforma modulare MQB A0 su cui è costruita la nuova Audi A1, che è condivisa con Polo e Ibiza, assicura una notevole rigidità torsionale e un piacere di guida superiore rispetto al passato. Su questa versione S-Line Edition One, la precisione di guida è assicurata anche dalle sospensioni sportive a controllo elettronico del pacchetto Dynamic, che variano la rigidità in funzione delle modalità di guida selezionate con il Drive Select: in comfort riescono a digerire bene anche le buche più pronunciate, nonostante la spalla ribassata dei cerchi in lega da 18″, mentre in dynamic assicurano una discreta precisione di guida e un rollio contenuto. Anche lo sterzo progressivo è apparso di livello, preciso e dal buon feedback, capace di cambiare la propria solidità a seconda della modalità di guida, senza però essere eccessivamente sensibile alle alte andature.
Anche la frenata è parsa all’altezza delle aspettative, con un impianto frenante maggiorato da 15″ all’anteriore inglobato nel pacchetto Dynamic. Il pedale gode di una buona sensibilità e i freni, per utilizzo stradale, riescono tranquillamente a supportare performance maggiori del nostro 30 TFSI da 116 CV. Grande tecnologia, come detto precedentemente, che si ritrova soprattutto nei sistemi si sicurezza attiva: il radar di distanza ci aiuta a frenare nel caso sopraggiunga un pedone o nel caso la vettura di fronte a noi dovesse arrestarsi all’improvviso. La nuova Audi A1 quindi frena e accelera da sola anche in autostrada, grazie al Cruise control adattivo, e riesce a mantenere la carreggiata grazie ai radar che correggono l’angolazione del volante, monitora l’angolo cieco e attiva o disattiva i fari abbaglianti a seconda delle vetture dinanzi a noi. E’ inoltre dotata di sensori di parcheggio e all’occorrenza anche retrocamera. E’ presente anche l’assitente al parcheggio che intraprende la manovra al posto nostro.
Motore e Prestazioni: [xrr rating=3.5/5]
La 30 TFSI da 116 CV è un buon compromesso tra consumi e prestazioni, l’ S-Tronic è una certezza
La nostra versione 30 TFSI è spinta dal piccolo ma frizzante 1.0 3 cilindri turbo che ho già avuto il piacere di provare in passato su una Golf MK 7.5, ma che in questa versione è stato rivisto per erogare 116 cv e 200 nm di coppia già a 2000 giri. Gode infatti di prestazioni discrete, con uno 0-100 di 9,4 secondi e una velocità massima di 203 km/h. La piccola turbina assicura un’immediata prontezza alla pressione del pedale, unita alla vivacità tipica di un 3 cilindri, quindi ritroviamo un turbo lag davvero ridotto, con un’unità capace di spingere bene fino ad oltre 4500 giri. Il rumore all’interno dell’abitacolo è pressoché nullo, solo oltre i 4000 giri si inizia a sentire il lieve turbinio del piccolo propulsore, mentre al minimo le vibrazioni del 3 cilindri sono contenute. In modalità dynamic però, l’impianto stereo amplifica le tonalità del motore, riproducendo dagli altoparlanti un sibilo leggero in linea con i giri del motore. Non dei migliori sistemi in questo frangente, infatti alcuni competitor son riusciti a replicare il sound del motore in modo più naturale e “digeribile”. Per quanto riguarda il cambio, questa versione è dotata del doppia frizione S-Tronic a 7 marce, una versione rivisitata del celebre DSG, ormai una certezza tra i modelli Audi, che assicura cambiate veloci e quasi impercettibili. L’ho trovato leggermente scattoso solo in alcune ripartenze, soprattutto a freddo o nei classici rallentamenti da prima e seconda che si possono incontrare in città. In tutti gli altri frangenti si è rivelato un valido alleato per gli spostamenti, seguendo bene anche uno stile di guida più dinamico.
Consumi e Costi: [xrr rating=3/5]
Media urbana di circa 14 km al litro e prezzi a partire da 21.750 euro
Probabilmente, data l’estrema compattezza del propulsore, alcuni potrebbero aspettarsi dei consumi decisamente più contenuti o in linea con i 5,7 litri/100km dichiarati dalla casa, quindi circa 18 km al litro. In realtà, sfruttando la modalità comfort e stando leggermente attenti con il pedale, siamo riusciti a stabilizzare la nostra media consumi su circa 14 km al litro, salendo ad oltre 18 km/l solo in caso di strada extraurbana ad una velocità media di 80/90 km/h. Un dato comunque positivo, che però rischia di abbassarsi vertiginosamente se si dovesse adottare uno stile di guida più vivace e sportivo. Son rimasto piuttosto sorpreso dai valori registrati nei consumi, considerando che la stessa unità 1.0 3 cilindri sulla Golf (auto più pesante di 60-70 kg), abbinata però ad un cambio manuale 6 marce, aveva fatto registrare un consumo medio di circa 16 km al litro in urbano e oltre 22 km/l in extraurbano. Osservando invece i listini, il prezzo di partenza per la gamma A1 è di 21.750 euro per la 25 TFSI da 95 CV. Si sale a 22.500 euro per la 30 TFSI da noi in prova, passando ai 24.900 della 35 TFSI con 150 CV e ai 32.350 euro per la 40 TFSI da 200 CV top di gamma. Al di là della motorizzazione che potreste scegliere, si consiglia di rimanere cauti con il configuratore e con gli optional selezionabili, perché il prezzo della vettura potrebbe crescere notevolmente a seconda della configurazione desiderata, con scatti di circa 1000 euro per ognuno dei 3 allestimenti previsti e 1750 euro per il cambio automatico S-Tronic.
Pro e Contro
Ci Piace | Non Ci Piace |
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Dinamica di guida, design, finiture, percezioni. | Molti accessori sono a pagamento. |
Audi A1 SPB 30 TFSI S-Tronic S-Line Edition: la Pagella di Motorionline
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