Nuova Honda CR-V: stop ai diesel per l’evoluto SUV giapponese [VIDEO TEST DRIVE]

Da ottobre 2018 con prezzi a partire da 29 mila euro

Si rinnova la Honda CR-V che per il 2018 riceve una grande ondata di novità tecniche, tra cui una scocca leggera e ultra resistente regalando delle piacevoli sensazioni su strada, tra le migliori della categoria. Cresce anche la qualità degli interni, tutti da scoprire nel porte aperte programmato per il 20 e 21 ottobre. L'ibrido arriverà non prima del 2019.

Correva l’anno 1995 quando Honda ha lanciato il primo SUV della sua gamma, l’Honda CR-V nonché uno dei primi ad affacciarsi sul mercato europeo e internazionale. Da quell’anno si sono susseguite 4 diverse generazioni fino ad arrivare al 2012, anno dal quale la casa giapponese ha registrato il record di vendite della categoria a livello globale segnando poi oltre 35 mila unità nel 2017 in Europa. Una vettura quindi molto apprezzata dalla clientela mondiale che però forse nel nostro mercato stenta ancora un po’ ad affermarsi a causa di un’estetica ancora troppo elaborata per i nostri gusti sofisticati. Arriviamo quindi al 2018, anno in cui viene lanciata la nuova Honda CR-V, nonché quinta edizione di un pilastro portante per Honda, ricco di novità e soluzioni davvero intelligenti.

Estetica aggiornata con molte soluzioni interessanti

Basta un’occhiata per capire che la nuova Honda CR-V ha subito un processo di svecchiamento non da poco, senza però stravolgere le linee della precedente versione, intervenendo in modo mirato sui gruppi ottici e sulle proporzioni della vettura. Non cambia la lunghezza, rimanendo fedele ai suoi 4610 mm totali, mentre aumenta di ben 3 cm il passo per regalare maggiore abitabilità e praticità a bordo. I montanti anteriori sono stati arretrati e la nuova Honda CR-V esprime delle proporzioni più gradevoli e che assecondano meglio i flussi d’aria. Proprio l’aerodinamica ha guidato significativamente il processo di sviluppo della Honda CR-V che è stata messa a punto nella galleria del vento, infatti possiamo trovare una carrozzeria molto elaborata sia al frontale che al posteriore, con nervature e feritoie appositamente disegnate per ridurre al massimo il CX complessivo. Nella griglia frontale è presente una paratia attiva che si apre o si chiude assecondando le esigenze di raffreddamento del propulsore, per migliorare l’efficienza aerodinamica. Anche il sottotelaio è stato carenato per poter assicurare un corretto e scorrevole passaggio dei flussi d’aria. Honda ci ha inoltre rivelato che potrà essere disponibile anche un pacchetto estetico che renderà ancora più accattivante la SUV giapponese con uno spoiler frontale, minigonne laterali e un voluminoso alettone posteriore, per non rinunciare neanche alla sportività.

Interni ben riusciti, buoni i materiali così come gli assemblaggi

Anche all’interno tutto si evolve all’insegna del digitale e veniamo subito colpiti dalla nuova strumentazione digitale posta dietro al volante. E’ stata ereditata dalla più piccola Civic ma leggermente rivista per fronteggiare un maggiore livello di qualità. Molto chiara e ben leggibile, con un’impostazione ordinata delle informazioni, risulta anche personalizzabile secondo i gusti del cliente. Spostando lo sguardo verso la plancia notiamo la nuova impostazione orizzontale, al cui centro troneggia il nuovo sistema di infotainment Connect 2 interamente touch da 7 pollici, già apprezzato sulla Honda Civic che gode di un buon feedback e appare anche molto veloce nelle transizioni. E’ dotato inoltre di Apple CarPlay e Android Auto, ma ogni tanto risulta un po’ confusionario per la quantità di informazioni che proietta contemporaneamente. Ad ogni modo, plastiche e materiali risultano di buona fattura, soprattutto nella parte centrale e alta dell’abitacolo, mentre nella parte bassa si ritrovano delle plastiche rigide e non proprio premium. Anche gli inserti in finta radica risultano a nostro avviso un po’ fuori tendenza, mentre avremmo preferito delle decorazioni realizzate in simil carbonio, alluminio satinato o altri materiali più al passo coi tempi. Sulla vettura da noi provata, dotata dell’allestimento top di gamma abbiamo apprezzato anche i comodi sedili in pelle, dalla buona fattura e perfettamente regolabili secondo le esigenze del guidatore, ma risultano forse poco contenutivi a livello delle spalle.

Più spazio per voi e la vostra famiglia con i 7 posti

Grazie all’aumento di passo, all’interno si sta davvero comodi, con tanto spazio per le gambe (+50 mm) su entrambe le file di sedili. Come optional è poi selezionabile anche la terza fila di sedili per poter trasportare fino a 7 persone in totale comodità. I due posti finali sono probabilmente riservati a bambini o a persone dall’altezza modesta, ma comunque davvero comodi in caso di necessità. Il meccanismo per accedervi è molto ben riuscito, con la possibilità di alzare il sedile della fila centrale anche solo con una mano, tirando due fettucce di stoffa. Gli ultimi due sedili possono poi essere comodamente estratti dal pianale tirando altre due fettucce dal bagagliaio e ripiegabili con altrettanta facilità. Passando al bagagliaio, è aumentato anche questo, salendo a quota 561 litri (472 per la versione 7 posti) grazie alle nuove proporzioni della carrozzeria posteriore, salendo ad oltre 1600 con tutti i sedili abbattuti. Con la terza fila di sedili alzata, per la versione 7 posti, lo spazio si riduce a 150 litri, comunque abbastanza per un week end fuori porta in famiglia. Ad ogni modo, per la 5 posti il vano di carico è comodamente organizzabile attraverso un doppio fondo, mentre il portellone è disponibile anche elettroattuato come optional, dotato anche dell’apertura Hans-Freeche ci permette di azionarlo semplicemente passando un piede sotto alla scocca posteriore. Parlando sempre di praticità, all’interno è il trionfo degli scompartimenti porta oggetti. Tanto lo spazio nel tunnel centrale, che attraverso 3 configurazioni, riesce ad ospitare sotto al bracciolo anche un piccolo tablet o laptop, oltre a due vani fissi per poter riporre fino a due bottiglie d’acqua da mezzo litro, chiavi, smartphone e altri gadget. Tutto questo è stato possibile grazie al posizionamento rialzato e sulla plancia del cambio, ben fatto Honda.

Nuovo Telaio rinforzato, a beneficio della sicurezza e delle prestazioni

Parlando con gli ingegneri giapponesi Hiromichi Tsushima CR-V Large Project Leader e Kotaro Yamamoto abbiamo capito l’importanza cruciale che la scocca ha rappresentato in tutto il progetto. Ereditata da quella della Honda Civic, è stata rivista per migliorarne le performance ma soprattutto la rigidità strutturale. È stato impiegato per il 36% l’alluminio ultra resistente per poter alleggerire il peso complessivo della vettura (da 1501 kg) ma assicurare maggiore solidità e resistenza alla torsione. Rappresenta il cuore della vettura, il fulcro da cui dipendono moltissime caratteristiche come abitabilità, praticità, capacità di carico, disposizione dei componenti meccanici e distribuzione dei pesi. Il risultato complessivo è stato, a nostro giudizio, a dir poco ottimo, con una vettura ben calibrata, molto spaziosa e al servizio della praticità dei passeggeri. Basti pensare che il montante B è stato studiato apposta per poter assicurare un’apertura di oltre 90° della seconda portiera per agevolare l’accesso a bordo e rendere più pratica la vettura. Anche nella parte posteriore, il tunnel della trazione integrale, è stato posizionato in modo da non rubare troppo spazio ai piedi dei passeggeri posteriori e assicurare un generoso vano di carico, adeguatamente basso e senza compromettere la comodità dei passeggeri della terza fila di sedili. Nonostante l’aumentata rigidità, non risulta comunque un pericolo per gli altri automobilisti, infatti in caso di collisione, le forze saranno dissipate attraverso i molteplici giunti presenti nelle aree di maggiore collisione, così da disperdere le forze dell’impatto e garantire massima sicurezza ai passeggeri e alle altre vetture. In sostanza un’auto ben realizzata e al servizio delle esigenze dei passeggeri.

Il nostro test drive

Partiamo subito con la notizia bomba: non saranno disponibili motorizzazioni diesel per la nuova Honda CR-V. Dal 2025, oltre due terzi della gamma Honda sarà elettrificata, il che ci fa già capire come si evolverà il futuro del marchio giapponese. Al momento del lancio, previsto per autunno 2018, sarà disponibile solo il 1.5 turbo VTEC da 173 o 193 CV, il primo accoppiato a cambio manuale 6 marce mentre il secondo ad una trasmissione automatica a variazione continua CVT. Abbiamo avuto modo di provare entrambe le versioni e, a scapito di quanto si possa pensare siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla perfetta sintonia fra la meccanica e il cambio manuale. Nonostante la mole e la difficile combinazione tra benzina e cambio manuale per un SUV, devo ammettere che anche nei tratti urbani la Nuova Honda CR-V si è rivelata fluida e davvero confortevole. Il propulsore spinge fin da bassi giri, è reattivo con i suoi 220 Nm (243 per la versione con cambio automatico) e riesce a spostare egregiamente gli oltre 1500 kg della vettura, mentre il cambio segue fedelmente le andature con innesti fluidissimi, precisi e rapidi grazie alla leva corta. La ciliegina sulla torta è rappresentata dalla frizione morbida e ben modulabile, l’ideale anche per dei tratti urbani. Probabilmente sarebbe la nostra scelta principale, insieme alla più che adeguata trazione anteriore, senza dover necessariamente optare per la comunque efficacissima ed avanzata trazione integrale. Il cambio automatico è infatti disponibile solo per la trazione integrale, ma non siamo rimasti così colpiti dalla trasmissione CVT che lascia “frullare” un po troppo il propulsore in fase di accelerazione senza tramutare i giri in velocità. E’ vero, ci consente di disinteressarci del cambio marcia soprattutto in città, ma il prezzo da pagare in termini sia economici sia per quanto riguarda il comfort acustico a nostro avviso non è molto giustificato.

La grande attenzione allo sviluppo della piattaforma si evince poi soprattutto mettendoci al volante. La nuova Honda CR-V si lascia guidare meglio di quanto potessimo aspettarci, con un buono sterzo corposo e ben rapportato, progressivo a seconda della velocità e che riesce ad inserire davvero molto bene la vettura in curva. Grande elogio va mosso per le sospensioni, McPherson a braccio ribassato all’anteriore e Multilink al posteriore che lavorano molto bene sia per smorzare le asperità della strada ma anche per generare sostegno all’imbardata in curva. Il rollio è infatti ridotto, tra i migliori della categoria, senza dipendere particolarmente dalla grandezza scelta per le ruote tra 17, 18 o 19 pollici. La vettura è infatti sempre molto stabile, ancorata al suolo e si lascia guidare davvero bene anche nel misto stretto, come non ci si aspetterebbe da un SUV di questo tipo. La barra stabilizzatrice e la buona disposizione dei pesi risulta davvero efficace su strada, aiutata anche dalle boccole idrauliche delle sospensioni che isolano l’abitacolo dalle vibrazioni, rendendo molto più stabile la vettura. L’insonorizzazione acustica è di buon livello, ma si percepisce ogni tanto il rotolamento dei pneumatici quando il fondo stradale non risulta dei migliori o all’aumentare della velocità. Sicuramente uno dei migliori mix tra comfort, agilità e prestazioni nella sua categoria.

Prezzi, consumi e considerazioni finali

Il listino della nuova Honda CR-V non ci è ancora stato completamente svelato, ma sappiamo che la versione entry level (saranno 4 gli allestimenti disponibili) partirà da circa 29.900 euro, con cambio manuale 6 marce e trazione anteriore, ma già dotata di molti optional tra cui il pacchetto Honda Sensing, comprensivo dei sistemi ADAS come Cruise control e mantenitore della corsia attivi. Scegliendo invece la versione con cambio automatico, trazione integrale e i 7 posti, insieme all’allestimento top di gamma da noi provato i prezzi potrebbero lievitare fino a circa 42 mila euro, essendo però comprensiva di qualsiasi optional desiderabile tra cui anche il tetto panoramico apribile e i sedili in pelle. Un gap di prezzo ragionevole per le dotazioni disponibili e l’elevata accuratezza progettuale messa in campo da Honda. Per quanto riguarda i consumi, dopo il nostro test drive abbiamo registrato delle percorrenze in un ciclo extraurbano di circa 13/14 km al litro, stando alle informazioni della strumentazione di bordo. Alzando un po’ i ritmi e spostandoci verso una zona urbana, l’indicatore è sceso a circa 11 km al litro, comunque valori più che ragionevoli per un motore 1.5 turbo e una mole della vettura di questo tipo. Abbiamo inoltre riscontrato che l’accoppiata trazione integrale e cambio automatico potrebbe far salire leggermente i consumi a parità di carico, modello e percorrenze, ma aspettiamo una prova su strada completa per delle considerazioni già accurate. La nuova Honda CR-V sarà disponibile da autunno 2018, con il porte aperte programmato per il week-end del 20-21 ottobre. Per la versione ibrida ci sarà da aspettare fino all’inizio del 2019.

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