Honda CR-V turbo VTEC 1.5 benzina, tanti pregi per uno dei SUV più venduti al Mondo, che rinuncia solo al diesel [PROVA SU STRADA]

Abbiamo testato il 1.5 VTEC Turbo a benzina da ben 193 cv, abbinato di serie alla trasmissione CVT ed alla trazione 4WD

Nuove sospensioni, un sistema di trazione integrale evoluto, ma soprattutto abbandona le motorizzazioni a gasolio. Solo benzina, con il 1.5 da 173 (solo manuale) e 193 cavalli, oltre alla ibrida appena presentata. Disponibile anche in configurazione 7 posti, la nuova Honda CR-V parte da 28.900 euro

Honda CR-V 1.5T Executive Navi CVT AWD Ha compiuto quest’anno 23 anni e si è regalata il debutto della sua quinta generazione. Si tratta indubbiamente di un modello strategico, dato che il SUV nipponico ha conquistato nel tempo 65 mila clienti in Italia, ma soprattutto quasi 10 milioni nel Mondo! È infatti il SUV più venduto dal 2002 in poi, con 300 mila esemplari annui per la seconda generazione, diventati circa mezzo milione con la terza (2007), fino ad arrivare addirittura ad un ritmo medio di 700 mila vendite all’anno per la CR-V che ha appena lasciato il posto a quella che ci apprestiamo a provare (in produzione dal 2012). Ben capirete che le scelte di Honda per la sua best seller sono quindi tutte ben ponderate e che nulla è lasciato al caso. Ce lo dimostrano tante cose, prima tra tutte la gran cura dei dettagli e le molte migliorie, sia estetiche che tecniche, nel salto dalla vecchia generazione a questa, ma anche la rinuncia a propulsori a gasolio, che se da un lato dalle nostre parti ancora avrebbero attirato qualche acquisto in più, dall’altro avrebbero distolto risorse, che si sono invece concentrate sullo sviluppo della gamma attuale.

Gamma che vede a listino solamente questo sofisticato 1.5 litri a benzina, già visto sulla Civic e contraddistinto dall’unione della sovralimentazione alla fasatura variabile VTEC, che consente di unire l’efficienza alle prestazioni, come dimostra da solo il dato sulla sua potenza massima. Parliamo infatti di due step da 173 o 193 cavalli, con quest’ultimo disponibile unicamente in questa configurazione con cambio automatico di tipo CVT e trazione integrale AWD. A queste si affianca la CR-V ibrida, che abbiamo recentemente testato in anteprima e che porta l’elettrificazione ibrida ad un livello più alto, grazie a soluzioni raffinate e sostanzialmente mai viste prima, dato che il propulsore principale diventa quello elettrico, mentre il termico aspirato da 2 litri viene usato soprattutto per generare energia elettrica e comunque ottimizzandone il rendimento per ridurre consumi ed emissioni. Tecnologia a parte, il nuovo Honda CR-V rispetta la sua tradizione in termini di praticità e spazio, ma andiamo a scoprirlo in dettaglio.

Design e Interni: [xrr rating=4/5]

Design curato e maturo, si allunga il passo

Esteticamente il nuovo CR-V, almeno al primo sguardo, sembra molto simile alla generazione precedente. In realtà è stato fatto un attento lavoro di affinamento ed ammodernamento, come è più evidente analizzando in dettaglio il frontale, ad esempio, ma sono le fiancate a segnare il cambiamento più importante. Si allunga il passo infatti, di ben 40 mm (dettaglio tutt’altro che di secondo piano, soprattutto per gli effetti positivi sull’abitabilità interna), mentre i passaruota mostrano i muscoli, facendosi più pronunciati e bombati. Nella vista di tre quarti posteriore poi, sembra tutta un’altra auto. La zona che in passato poteva lasciare più perplessi, intorno al montante posteriore, è stata oggetto di un intervento importante, dove centrali sono i nuovi gruppi ottici, più slanciati e decisamente più moderni.

Si allungano orizzontalmente, come vuole la tendenza negli ultimi anni, ma anche verso la fiancata, con un profilo prominente che sembra replicare le forme sinuose dei passaruota. Questo accorgimento, insieme agli altri ritocchi, rendono molto più leggero e gradevole l’aspetto, sia nella vista laterale che di tre quarti. Fari di tipo LED, cerchi che possono arrivare a 19” (come per questo esemplare) e finiture molto ben curate, nell’insieme giovano al nuovo look della CR-V di quinta generazione. Ben curata anche l’aerodinamica, sia per migliorare il comfort acustico evitando fruscii, ma soprattutto in chiave efficienza. Citiamo, ad esempio, il sistema Active Shutter Grille, che chiude le bocchette dell’aria della mascherina anteriore, nella zona sotto al logo Honda, per ottimizzare i flussi aerodinamici, aprendole solamente all’occorrenza.

Interno: Decisamente un passo in avanti in termini di modernità e qualità percepita

Se qualcuno si ricorda la nostra prova su strada di circa 3 anni fa, ci eravamo lamentati proprio dell’aspetto un po’ “vecchio” degli interni della precedente CR-V. Ora tutto è cambiato da questo punto di vista, perché la nuova CR-V è nettamente migliorata, grazie a finiture e design decisamente più moderni e piacevoli. Le finiture effetto radica, che a qualcuno potrebbero sembrare un po’ demodé, dal vivo sono invece gradevoli e regalano calore all’abitacolo, mentre ogni dettaglio appare ben studiato e funzionale.

Ne è un esempio il sistema per le informazioni al Conducente (DII, Driver Information Interface), basato sul display da 7 pollici, centrale nel quadro strumenti. Ai suoi lati gli indicatori del livello del carburante e la temperatura del liquido refrigerante del motore, con un aspetto di insieme elegante e non caotico, ma con tutti i dati necessari sempre ben visibili. Sulla console centrale il display è integrato in un pannello, anche in questo caso dall’aspetto curato e piacevole, oltre che con una interfaccia abbastanza semplice e intuitiva da utilizzare. Si tratta del sistema infotainment Honda Connect di seconda generazione, naturalmente integrato, come le migliori concorrenti, con Apple CarPlay ed Android Auto.

Quanto invece alla sua abitabilità interna, la CR-V si conferma e migliora. Come detto, le dimensioni esterne restano sostanzialmente invariate, con 460 cm di lunghezza e 185 di larghezza (+3), ma è il passo a salire a quota 266 (+4), regalando maggior spazio alle gambe di chi siede sulla panca posteriore (lo spazio tra la prima e la seconda fila di sedili aumentata addirittura di 50 mm). Panca posteriore che è divisa 60/40 e la seduta scivola verso il basso ed in avanti quando si ribaltano gli schienali, andando a definire un piano perfettamente uniforme per il carico. Siamo a 561 litri come capacità base, spostando il pannello del pianale nella posizione bassa, mentre in quella alta lascia la possibilità di caricare oggetti poco ingombranti nella porzione inferiore, nella zona dove trova posto anche la ruota di scorta. Il vano è ben rifinito e troviamo delle pratiche leve per abbattere gli schienali, senza doversi spostare e senza aprire le portiere. La capacità di carico può salire fino ad oltre 1.750 litri, ma una delle peculiarità della CR-V è che la si può scegliere anche in configurazione 7 posti. Si tratta di una prima volta per il SUV di casa Honda (opzione non disponibile sulla versione ibrida), che grazie alla possibilità di far avanzare la seconda fila di sedili di ben 150 mm in avanti, promette di lasciare un discreto spazio ai due passeggeri aggiuntivi. Per migliorare l’accessibilità sono anche state riviste le portiere posteriori, che offrono un angolo di apertura massima maggiore. Completano il quadro numerosi e capaci vani portaoggetti, sia sulle portiere che nel “pozzetto” centrale, in grado di ospitare oggetti nemmeno tanto piccoli, oltre a ben quattro porte USB. Vista la “sete” sempre maggiore di energia dei vari device che ci portiamo in giro, è interessante il dato di ben 2.5 A per le due porte USB posteriori (1 ed 1.5 A, invece, per quelle dedicate a chi siede davanti).

Comportamento su Strada: [xrr rating=4/5]

Telaio nuovo per handling e comfort, resta al vertice per tecnologia e sicurezza

Tutta nuova sotto pelle, la nuova Honda CR-V è stata sviluppata intorno ad un telaio monoscocca che, anche grazie all’uso di acciaio altamente resistente stampato a caldo (di cui si costituisce per il 9%), riesce ad essere più leggero, ma al contempo garantisce un incremento della rigidità torsionale di ben il 25%. Questo, insieme alle migliorie legate alle sospensioni, con un MacPherson anteriore ed il nuovo multi-link al posteriore, comporta un consistente miglioramento sia in comfort, ma soprattutto in handling e piacere di guida. Ora è maggiore la rigidità laterale dell’anteriore, mentre la nuova taratura del servosterzo elettrico offre un feedback più sportivo e meno filtrato, con una precisione impeccabile nelle risposte ai comandi impartiti con il volante. Cambia anche il rapporto di demoltiplicazione, con una riduzione del 26%. Ora sono solo 2,3 i giri tra i due fine corsa. Migliorie anche per il comparto freni, che conta ora su dischi da 296 mm all’anteriore e da 300 mm al posteriore, con un nuovo servofreno elettrico (EBB). Il risultato è una frenata più pronta e con una minor escursione del pedale. Aumenta la luce da terra, con 35 mm in più di spazio per superare ostacoli nella guida in off road.

In termini di piacere e comfort di guida le migliorie si fanno sentire, grazie anche alla presenza del sistema Honda AHA (Agile Handling Assist), studiato per regalare un comportamento più fluido ed intuitivo della vettura. Il mantenimento attivo della corsia e tutti i sistemi volti ad incrementare la sicurezza attiva, grazie al quale la nuova CR-V ottiene le 5 stelle nei test Euro NCAP, richiedo un iniziale fase per prendere le misure, perché ad alcuni potrebbero dare l’impressione di essere troppo invasivi. In realtà sono una gran comodità, una volta che si capisce come utilizzarli nel modo migliore, oltre che un importante aiuto in termini di sicurezza.

Se poi la Honda CR-V, come in questo caso, è una AWD, il beneficio del nuovo software per la gestione della trazione integrale è evidente. Si tratta della tecnologia Real Time AWD con Intelligent Control System, che concilia l’efficienza alla miglior trazione, anche in casi di utilizzo in condizioni al limite. Viene normalmente sfruttata la sola trazione anteriore, ma il passaggio di coppia all’asse posteriore in caso di perdita di aderenza è davvero istantaneo. Lo abbiamo messo alla prova con manovre volutamente oltre il lecito, su un fondo innevato, dove la nuova CR-V ha mostrato una propensione al sovrasterzo di potenza, insolita per una trazione integrale applicata ad una vettura che normalmente scarica a terra la potenza con le sole ruote anteriori. I meriti sono di un sistema basato su una frizione multidisco tra albero di trasmissione e differenziale posteriore, dove quest’ultimo è gestito da un motorino elettrico ed una pompa idraulica. La nuova CR-V può istantaneamente inviare fino al 60% della coppia alle ruote posteriori, ma solo quando è necessario. Questo si fa sentire anche nella guida dinamica, dove la CR-V annulla la naturale tendenza al sottosterzo delle trazioni anteriori, grazie al posteriore pronto ad entrare in gioco quando serve.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=4/5]

Il 1.5 turbo VTEC è piccolo solo sulla carta, il CVT ha tanti pregi, ma anche qualche difetto

Il mondo cambia, direbbe qualcuno, ed infatti i dubbi che potrebbero venire a qualcuno riguardo alle prestazioni ed al piacere di guida con un motore di soli 1.5 litri montato su un SUV da circa 1.600 kg di peso, svaniscono subito, una volta che ci si mette dietro al volante. I meriti vanno, in questo caso, all’interazione tra sovralimentazione e fasatura variabile, con una curva di erogazione decisamente piena a tutti i regimi e perfetta per muovere con un bel brio la nuova CR-V. Il motore lo avevamo già visto sulla Civic, ma qui la sovralimentazione è stata rivista, con una turbina dedicata alla CR-V, che prende dalla sorella il propulsore, ma con alcune importanti modifiche, appunto. Efficienza e prestazioni, questi sono i due obiettivi perseguiti, con una responsabilità importante, soprattutto per un mercato come quello italiano, dove fino all’altro ieri le motorizzazioni a gasolio si accaparravano gran parte delle quote di mercato, soprattutto nel segmento dei SUV. Se a livello globale la cosa è meno sentita, per noi è un salto epocale, non solo in termini di consumi, di cui parleremo più avanti. La mancanza della gran coppia dei diesel però non si fa sentire troppo in questo caso, dato che il Turbo VTEC da 1.5 litri di Honda è capace di 220 Nm (erogati in modo costante da 1.900 a 5.000 giri) nella versione da 173 abbinata al cambio manuale (anteriore o AWD) e 243 Nm (da 2 a 5 mila giri) scegliendo il cambio automatico a variazione continua CVT (solo con trazione AWD), che sale a quota 193 cavalli (erogati sempre a 5.600 giri). In questa configurazione, che ricordiamo essere il top di gamma, la CR-V sfreccia fino a 200 Km/h, passando da 0 a 100 in 10 secondi netti, ma con la sola trazione anteriore e cambio manuale, anche se con 20 cavalli in meno, riesce a fare anche meglio (211 Km/h e 9.3 secondi). Prestazioni brillanti, quindi ed una erogazione che convince sempre. Merito del moderno sistema di sovralimentazione, ma anche della presenza del Dual VTC, con fasatura degli alberi a camme sia lato aspirazione che scarico, in modo indipendente e continuo.

Passando alla trasmissione, il cambio automatico CVT è stato riprogettato per gli ultimi motori Turbo VTEC di Honda. Si tratta di una trasmissione che è stata sviluppata per offrire sensazioni simili a quelle di un più sportivo doppia frizione, che riesce in parte ad avvicinare, ma che a nostro avviso resta nettamente superiore in termini di sportività. Non manca un sistema di frenata EDDB (Early Downshift During Braking), che sfrutta il freno motore durante la frenata ed il comfort nella guida è molto elevato. Quando però si cerca di sfruttare tutta la potenza a disposizione, la risposta in quanto a ripresa ed accelerazione non è sempre come la si vorrebbe. Si tratta quindi di un compromesso più votato al comfort che alla sportività, in linea con quanto dovrebbe offrire un SUV, ma che lascia alla variante con cambio manuale quella fetta di pubblico che desideri qualcosa di più dinamico e divertente, quando si vuole alzare l’andatura, magari su una strada di montagna. Le prestazioni, anche nei dati dichiarati, ne sono una conferma, visto che il meno potente 173 cv offre qualcosa in più dello step da 193 con trasmissione CVT.

Consumi e Costi: [xrr rating=4/5]

Da 28.900 euro fino a questo top di gamma da 43.200, ma è anche ibrida

Partiamo dalla voce che forse interesserà di più il pubblico: i consumi. Volente o nolente la fuga dal diesel è un dato di fatto. Alcune volte al cliente è lasciata la scelta, ma sempre più spesso sono le case a cancellare dalle loro gamme le motorizzazioni a gasolio, via via che vengono aggiornati o sostituiti i modelli. Certo, al momento con motori a benzina o proposte ibride ci si comprano auto con una vita utile più lunga, soprattutto senza la spada di Damocle di un blocco che ne impedisca l’uso. Ma quando ci si ferma al distributore, questo cambiamento quanto influisce sul nostro portafoglio? Riprendendo quanto avevamo scritto in passato sulla “vecchia” CR-V, le due cose che potrebbero mancarci sono l’ottima trasmissione ZF a 9 rapporti, qui sostituita da un CVT (i cui limiti, se pur molto smussati, restano presenti) ed i consumi. La CR-V 1.6 i-DTEC 4WD di quarta generazione che avevamo provato era in grado di superare di slancio i 15 Km/l, mentre questa 1.5T benzina CVT AWD, se pur molto efficiente, ferma il dato medio a quota 8.7 l/100 Km, quindi 11.5 Km/l circa. Lo abbiamo rilevato in un test durato oltre 2 mila chilometri, quindi piuttosto attendibile e con un utilizzo misto e con pochi chilometri percorsi in urbano. Possiamo stimare un miglioramento nell’ipotesi di scegliere la versione da 173 cavalli e cambio manuale, magari con la sola trazione anteriore, che dovrebbe spostarsi (lo abbiamo visto nel test in anteprima alcuni mesi fa) intorno ai 13-14 km/l nell’uso extraurbano.

Quanto al prezzo invece, quello di attacco è molto interessante, perché la nuova Honda CR-V parte da 28.900 euro. Ci vogliono 2 mila euro in più per la trazione AWD, mentre la trasmissione CVT abbinata all’incremento di 20 cavalli per il 1.5 Turbo VTEC alza il prezzo di altri 2.700 euro. Ove disponibile, l’opzione 7 posti di paga invece 1.700 euro. L’allestimento Executive Navi dell’esemplare da noi provato è al top della gamma e porta il listino a quota 43.200 euro. Se invece siete interessati alla innovativa soluzione ibrida proposta dalla CR-V 2.0 Hev eCVT da 184 cv, il prezzo parte da 32.900 euro. Decisamente accattivante, anche per il corposo beneficio in quanto a consumi, sia in uso urbano che non. In questo va infatti in controtendenza, perché si tratta di una delle pochissime piattaforme ibride in grado di produrre consistenti benefici anche nell’uso autostradale.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Abitabilità e versatilità, dotazione ricca.Cambio CVT nell’uso più sportivo.

Honda CR-V 1.5T Executive Navi CVT AWD: la Pagella di Motorionline

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