Nuova Porsche Boxster, prime impressioni di guida

Veloce test drive della baby Porsche, sempre più vicina alla 911

Il livellamento verso l’alto, se pensiamo alla prima Porsche Boxster prodotta nel 1996 è davvero notevole. Se già i numeri di per se possono farlo capire, è solo avendola a disposizione che ci si rende conto di quanto questo prodotto sia migliorato negli anni.

Dai 204 cv ed un “modesto” 0-100 in 7 secondi, siamo passati a 265 CV per la versione di partenza e 315 CV per la “S”, con il dato sull’accelerazione sceso (nelle versioni con cambio PDK e pacchetto Sport Chrono) rispettivamente a 5,5 e 4,8 secondi. Il primo S nel 2000 aveva meno cavalli (252) dell’attuale base, ma i dati dicono ancora poco. Forse solo uno può far capire il livello che la Boxster 981 (nome del progetto della terza generazione) ha raggiunto: c’è chi dice che in pista la versione S con cambio doppia frizione PDK sia in grado di limitare a mezzo secondo il distacco dalla sorella maggiore 911 Carrera.

La prima serie aveva fatto storcere il naso agli appassionati della casa di Zuffenhausen, la seconda ne aveva conquistato qualcuno in più, la terza la consacra a Porsche vera e non solo per chi si deve “accontentare” perché la 911 è fuori dalla sua portata. Questa volta hanno realizzato certamente la migliore Boxster di sempre.

Esteticamente cresce di carreggiata e lunghezza, con sbalzi ridotti a tutto vantaggio delle doti di handling. Crescono anche le ruote, si parte da 18 e 19” per le due versioni e la capotte diventa completamente automatica. All’interno il family styling è marcato, con lo stesso tunnel centrale già visto sull’ultima 911 e Panamera. Incluso il comando dell’ormai onnipresente freno di stazionamento elettrico.

Fa bella presenza un ampio schermo touch da 7”, abbinato ad uno più piccolo che sostituisce lo strumento di destra nel cruscotto e che si può utilizzare in diversi modalità, tra cui la ripetizione delle indicazioni del navigatore o un coreografico sensore di accelerazione, longitudinale e laterale.

Come Porsche è solita abituarci basta salire in auto, sistemare il sedile, accendere il motore e sembra da subito di guidare la propria auto. Ovvio, con il tempo la si conosce di più, ma il feeling è istantaneo.
Alla guida ci si possono togliere già delle belle soddisfazioni, non vi farà infatti rimpiange la versione più potente, soprattutto se avete scelto il cambio PDK 7 marce come per l’esemplare in prova. Il doppia frizione, disponibile già dal restyling del 2008 della precedente versione, è un sogno, tanto nell’uso sportivo quanto, ma direi anche di più, nel traffico o nell’utilizzo più turistico. Snocciola le marce con una rapidità impressionante e ci consente, volendo, di passare da una sesta a 50 km/h ad una bruciante accelerazione in seconda o terza semplicemente premendo l’acceleratore, senza alcun gap: fantastico!.

Nell’uso sportivo il nuovo servosterzo elettromeccanico ci lascia pienamente convinti, come il controllo di trazione e stabilità. In attesa della prova su strada più approfondita, non abbiamo ancora provato la modalità sport e sport plus ma già così se proviamo ad esagerare l’elettronica lascia scivolare il posteriore quel tanto che basta per strapparci un sorrisino di piacere prima di intervenire e riportarlo in linea.

I motori con iniezione diretta, a fronte di un incremento di potenza, promettono un 15% in meno nei consumi.
Difetti? Facciamo fatica a trovarne, ovviamente è una due posti secca con tutte le conseguenze. I due bagagliai non sono certo capienti e gli interni, con quel tunnel centrale “pieno” scarseggia di vani portaoggetti. Ma siamo sicuri che non siano i primi aspetti a colpire le vostre attenzioni…

Prezzi a partire da 49.884 € per la versione 265 cv d’accesso e 61.076 per la Boxster S da 315 cv. 50 cv in più che si fanno pagare anche con il superbollo: la differenza è di circa 700 euro!

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