Crollo Ponte Morandi: per la Nasa si deformava dal 2015
Il geologo: "Il crollo poteva essere forse evitato"
Il prossimo 14 agosto sarà il triste anniversario del crollo del Ponte Morandi a Genova ed arrivano nuove notizie sulla tragedia ligure. La Nasa ha pubblicato uno studio interessante, secondo cui la struttura avrebbe iniziato a deformarsi già a partire dal 2015, per poi aumentare sempre più la deformazione fino al crollo. In particolare, i problemi sono aumentati tra marzo 2017 e agosto 2018.
Lo studio della Nasa sul Ponte Morandi
Tra i realizzatori degli studi Nasa, anticipati dal Corriere della Sera, c’è anche il geologo Carlo Terranova. “È stato scoperto il precursore deformativo del ponte Morandi – le sue parole – abbiamo anche dimostrato che dal 1992 al 2011 il ponte non si è invece mai mosso. Il ponte poggiava su un terreno che potrebbe essersi mosso negli anni. Il satellite è in grado di vedere anche queste variazioni. Bisogna iniziare a usarlo per prevenire”.
Se questi dati fossero stati elaborati, secondo la Nasa, forse si potrebbe potuta evitare la tragedia del 14 agosto 2018, che ha provocato 43 vittime ed oltre 500 sfollati.
Lo studio e le indagini sul crollo
Questo studio della Nasa non fa attualmente parte dell’indagine della Procura di Genova su quanto accaduto al Ponte Morandi, ma non è da escludere possa venir utilizzata in futuro. Invece, erano già state richieste delle informazioni all’Asi (Agenzia Spaziale Italiana), sui dati satellitari.
Queste informazioni, secondo quanto riporta il Corriere, sono state fornite sotto forma di quattro studi indipendenti, realizzati dal Cnr, un’università e due imprese private nazionali. Gli inquirenti hanno definito “interessanti” questi documenti.
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