Mercato auto Europa, a marzo è crollo: -51,8%, in Italia va ancora peggio con -85,4%

Pesante flessione in Francia, Spagna, Germania e Regno Unito

Mercato auto Europa, a marzo è crollo: -51,8%, in Italia va ancora peggio con -85,4%

Le misure di contenimento per arginare la pandemia da coronavirus hanno provocato effetti devasti sul mercato automobilistico in tutta Europa.

Secondo i dati diffusi oggi da ACEA, a marzo le immatricolazioni di auto nel Vecchio Continente ammontano a 853.077 unità, con un calo del 51,8% rispetto a marzo 2019. Il dato relativo al primo trimestre 2020, con 3.054.703 immatricolazioni, fa registrare una flessione del 26,3% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno (il calo dei primi due mesi si attestava a -7,3%).

Scuderi, ANFIA: “Contrazione i tutti i cinque principali mercati”

“A marzo il mercato europeo dell’auto è paralizzato, visto che in tutti i maggiori Paesi, almeno dalla metà del mese, sono state applicate severe misure di contenimento della diffusione del contagio da coronavirus, con la conseguente chiusura di molte attività produttive e delle concessionarie – afferma Paolo Scudieri, Presidente di ANFIA. È quindi significativo constatare che nel primo trimestre, tutti i Paesi dell’UE allargata all’EFTA e al Regno Unito presentano un segno negativo ad eccezione di Cipro. Nel dettaglio, tutti e cinque i major market – includendo anche UK – che rappresentano il 70% del totale immatricolato e registrano, insieme, una contrazione complessiva del 56% nel mese, risultano in calo a marzo. E’ l’Italia a conseguire il risultato peggiore (-85,4%), avendo per prima dovuto fronteggiare l’epidemia in Europa, adottando il primo lockdown, seguita dalla Francia (-72,2%), dalla Spagna (-69,3%) e dal Regno Unito (-44%). La Germania presenta, infine, la contrazione meno severa (-37,7%)”.

In Italia il calo più marcato: -85,4%

Il lockdown anti-Covid-19 ha quasi cancellato del tutto il mercato automobilistico in Italia, che è il Paese con la flessione più pesanti di tutti in Europa. A marzo in Italia le immatricolazioni sono state 28.326, con un -85,4% rispetto a marzo 2019. Il calo del primo trimestre 2020 si attesta, con 347.193 unità immatricolate, a -35,5%. Numeri che delineano una situazione senza precedenti, con una domanda che probabilmente sarà molto indebolita anche quando si entrerà nella fase 2 dell’emergenza.

Le marche italiane hanno registrato, in Europa, 27.326 immatricolazioni nel mese di marzo (-74,4%), con una quota di mercato del 3,2%. Nel primo bimestre le immatricolazioni delle marche italiane ammontavano a 142.971 unità (-6,6%) con una quota di penetrazione del 6,5%, mentre nel cumulato gennaio-marzo 2020 si registrano 170.327 unità (-34,5%).

La Spagna registra un -69,3%

Con un totale di 37.644 immatricolazioni a marzo 2020, la Spagna, anch’essa insieme all’Italia tra i Paesi europei più colpiti dal coronavirus, registra un calo del 69,3% rispetto a marzo 2019. La flessione del primo trimestre dell’anno è invece del 31%. Anche la Spagna si trova ad affrontare un situazione particolarmente difficile, con le vendite completamente paralizzate e una ripresa che non avverrà se prima non sarà superata l’emergenza sanitaria in atto.

Francia: la flessione è del 72,2%

In Francia le immatricolazioni di marzo sono state 62.668, con una variazione negativa del 72,2% rispetto allo stesso mese di un anno fa. Nel cumulato gennaio-marzo 2020 la flessione è invece stata del 34,1%. Il crollo del mercato automobilistico francese riguarda anche l’usato, con un -34% in meno rispetto a marzo 2019.

In Germania il calo è più contenuto: -37,7%

Il mercato tedesco, tra i principali d’Europa, è quello che in proporzione ha sofferto meno. Il calo delle immatricolazioni a marzo 2020 è stato del 37,7%, con 215.119 unità. Mentre nel primo trimestre dell’anno la flessione rispetto a un anno fa è stata del 20,3%. Nonostante i numeri facciano meno paura rispetto a quelli degli altri Paesi del Vecchio Continente, si tratta pur sempre della più grande crisi del mercato automobilistico, in un solo mese, dalla riunificazione della Germania di trent’anni fa. In calo gli ordini domestici (-30%), così come quelli esteri (-37%).

Regno Unito: -44,4% di immatricolazioni

Anche il Regno Unito, che ha attuato le restrizioni un po’ dopo rispetto agli altri Paesi europei, non se la passa meglio. Il mercato inglese a marzo ha totalizzato 254.684 nuove registrazioni, con un calo del 44,4% rispetto a marzo 2019. La flessione del primo trimestre dell’anno è invece del 31% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.

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