Mercedes Classe E 220d, la berlina del futuro è realtà [PROVA SU STRADA]

Tanta tecnologia, ma non solo, per una delle vetture più iconiche della casa tedesca

Si avvicina alla guida autonoma, guadagna linee morbide ed una aerodinamica da record, ma anche nuove motorizzazioni. Il tutto per coccolare chi è a bordo come poche altre auto riescono a fare

Mercedes Classe E 220d – Esiste anche in versione station wagon, ma se in tanti altri casi è proprio la “giardinetta” la versione che sceglieremmo, per la Classe E l’essere berlina è un fattore fondamentale. Il suo status deriva proprio da questa tipologia di carrozzeria, che negli anni è diventata eccezione, da regola che era. Ormai si vedono molti più SUV o SW, magari Crossover o versioni rialzate, ma quando le berline sono fatte bene, hanno un fascino che le rende ancora molto interessanti. La Classe E da anni è la preferita, non a caso, da chi in auto ci lavora, manager che la scelgono per guidarla o per farsi portare in giro dall’autista, in molti casi preferendola alla sorella maggiore Classe S, magari per dare meno nell’occhio e per non ostentare troppo, ma anche perché la “E” non è poi così lontana in termini di dotazione tecnologica, di comfort e spazio. La nuova e rinnovata Classe E è una mezza rivoluzione, in tutti i sensi. Un’auto rifatta completamente, che mantiene solo lo stile della “vecchia”.

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Le linee sono completamente differenti, con un’aerodinamica espressione di tutto il know how della Casa tedesca, che mette a frutto il suo essere regina incontrastata in Formula 1 (dove infatti conta molto di più l’aerodinamica della potenza). Dove più stupisce con “effetti speciali” è nel comparto tecnologia e sicurezza. Basta pensare al fatto che possa cambiare corsia in autostrada da sola, semplicemente azionando l’indicatore di direzione, per farvi capire quanto ci sia spinti verso il futuro, dove altri arriveranno probabilmente solo tra una decina d’anni. Mercedes ci ha abituati da quasi 50 anni ad una innovazione seconda spesso a nessun altro Brand e la nuova Classe E non fa eccezione. Novità corpose anche sotto al cofano, in questo caso con il nuovo 2 litri a gasolio da ben 194 cavalli, che sarà probabilmente il più gettonato dalle nostre parti. Abbinato all’ottimo automatico a 9 marce, completa il rinnovamento di un’auto che anche dentro è cambiata moltissimo, andiamo a scoprirlo nel dettaglio con la nostra prova su strada.

Design e Interni: [xrr rating=4.5/5]

Aerodinamica al top e stile silenziosamente rivoluzionato
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Siamo di fronte ad una berlina di grosse dimensioni, con una lunghezza aumentata di oltre 4 cm, per un totale di 492, larga 185 e alta 147, quindi con una sezione frontale decisamente importante, ma capace di raggiungere un coefficiente di penetrazione di appena appena 0,23. Mercedes è una delle Case più attente e che investe maggiormente sull’efficienza delle proprie vetture. In questo rientrano molti fattori, i principali sono però due: motorizzazioni ed aerodinamica. In entrambi i casi la nuova Classe E eccelle e svetta sulla concorrenza. Dei nuovi propulsori parleremo più avanti, nell’aerodinamica, senza timori di smentite, possiamo affermare che la Casa tedesca è regina assoluta. Negli ultimi anni ci ha stupiti con linee innovative di vetture come la CLS prima e la CLA poi, ad esempio, quest’ultima in grado di raggiungere il record di un Cx di 0,22. A qualcuno potrà sembrare un tema tecnico, fine a se stesso o quasi, in realtà è un dettaglio tutt’altro che ininfluente nell’uso quotidiano della vettura.

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La Classe E deve infatti una fetta importante della sua efficienza e dei consumi molto contenuti all’aerodinamica, ma anche a livello di comfort acustico e di prestazioni i benefici sono concreti e ben tangibili. A livello estetico la nuova Classe E si rinnova quindi, l’attento studio delle sue linee non porta solo un risultato legato all’aerodinamica, ma riesce anche a dissimulare molto bene le generose dimensioni, senza sembrare affatto goffa, anzi è elegante e sportiva, con il profilo dell’ultima porzione della fiancata quasi da coupé. L’altra grossa miglioria è legata al passo (294 cm), che cresce di ben 62 mm, una ventina in più di quelli della lunghezza complessiva, per ricavare l’incremento massimo possibile in termini di abitabilità interna.

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Spostandoci nella zona frontale, la doppia configurazione cerca di accontentare tutti. Chi ama la tradizione sceglierà infatti la classica ed elegante Exclusive, con la stella a tre punte sopra al cofano (così la presenza della vettura è più importante e a qualcuno ricorderà quella di una Classe S), ma nelle altre versioni la Classe E è ben più moderna e sportiva, con il muso come quello dell’esemplare di questi scatti, che sposta il logo al centro della calandra.

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Al posteriore, forse il lato che maggiormente trasmette la sensazione di vettura importante nelle dimensioni, si notano anche quei finti terminali di scarico (almeno in questa motorizzazione), posti sui lati della porzione inferiore del paraurti. Sono oramai diventati un elemento comune a molti modelli Mercedes, ma continuano a non farci impazzire, soprattutto da un punto di vista concettuale. La zona posteriore è però anche quella da cui traspare più chiaramente tutto lo studio che è stato fatto a livello aerodinamico. Le linee sono infatti perfette, con il lunotto che si incastona nella carrozzeria quasi senza soluzione di continuità, mentre lo spigolo sopra al corto cofano del bagagliaio serve per tagliare il flusso dell’aria in modo ottimale.

Interno: Tutta nuova e con un cockpit molto simile alla Classe S
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Entrando in auto è evidente fin da subito che, molte delle soluzioni adottate arrivano dalla sorella maggiore e, ne siamo sicuri, se chiedessimo a qualcuno di capire di che vettura si tratti stando a bordo, in molti la scambierebbero proprio per una Classe S. Il look è infatti quello che avevamo visto in precedenza sull’ammiraglia di Casa Mercedes, con uno stile semplice e molto elegante. Il doppio schermo (due 12,3”) diventa un unico elemento, con strumentazione (virtuale, ma sugli allestimenti meno ricchi non è di serie) e schermo dell’infotainment, sotto una palpebra, naturalmente rivestita in cuoio. Il design è merito del centro che Mercedes ha in Italia, a Como.

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Ci sentiamo di fare un’unica annotazione negativa, peraltro soggettiva e personale, relativa alle linee un po’ troppo squadrate del grosso “rettangolo digitale”, incastonato in una plancia dalle linee decisamente più morbide e sinuose. Gli angoli smussati non riescono, a nostro avviso, a dare armonia ad un elemento di questa forma, con ben oltre mezzo metro di lunghezza. Le bocchette dell’aerazione sono molto simili a quelle della Classe S, con poche differenze, come l’assenza dei comandi di regolazione a scomparsa, che qui sono fissi. Sul volante si apprezzano i tasti a sfioro. Si tratta di un sistema semplice, ma molto pratico per navigare tra le varie funzioni. Invece di tasti fisici è sufficiente far scorrere un dito per spostarsi nei menù.

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Per quanto riguarda il quadro strumenti virtuale, si può variare il layout a piacimento, scegliendo tra Classic, Sport e Progressivo, oppure utilizzare l’intero schermo per il navigatore, con le altre informazioni (come la velocità istantanea) nella parte inferiore della mappa.

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Coreografica illuminazione di ambiente interna, con una linea sinuosa che taglia l’abitacolo da una portiera all’altra, percorrendo tutta la console centrale. Vi è la possibilità di modificarne il colore (tra ben 64 tonalità) e intensità della luce, che prosegue fino ad abbracciare anche i passeggeri posteriori. Spostandoci proprio in questa zona, grazie anche all’incremento del passo, lo spazio a disposizione è da lode, con la sola piccola pecca dell’ingombro del tunnel nella zona dei piedi, ma si viaggia comunque in prima classe. Alla tanta tecnologia a bordo fa contrasto l’assenza in questa zona di prese USB, ma con pochi euro di spesa si rimedia, dato che una presa a 12 volt è presente sul tunnel centrale.

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Il bagagliaio ha una capacità di 540 litri, che resta sostanzialmente invariata, pur con la nuova carrozzeria con sbalzi ridotti rispetto al passato. Si possono abbattere gli schienali dei sedili posteriori con le comode leve, situate direttamente nel vano bagagli, per incrementare la capacità di carico. Come su quasi tutte le berline però, oggetti particolarmente ingombranti sono difficilmente trasportabili, soprattutto per l’altezza a disposizione, ovviamente più limitata di quella di una Station Wagon. A voi la scelta, in questo caso, tra l’eleganza della Classe E berlina, o la maggior praticità della SW.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4.5/5]

La berlina del futuro, di gran classe e che guida quasi da sola
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La Classe E rappresenta una delle eccellenze assolute nel suo segmento, da sempre. La decima generazione asta ancora l’asticella, soprattutto dal punto di vista tecnologico. Gli effetti speciali sono legati alla guida, sempre più vicina al concetto di autonoma, con la Classe E che, oltre alla quasi scontata presenza del Cruise Control Adattivo (che gestisce acceleratore e freno fino a vettura ferma), è in grado di rilevare i limiti di velocità, adattando l’andatura della vettura in modo automatico. Non finisce qui, perché tirando a se la leva del Cruise per due volte, l’auto inizia a guidare in modo autonomo, o meglio, fino a 130 Km/h mantiene autonomamente la corsia, arrivando anche a spostarsi, semplicemente inserendo l’indicazione di direzione. La cosa è resa possibile da un insieme di sensori e radar che legge la presenza di altri veicoli, anche nelle corsie laterali.

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Oltre a questa funzione di effetto, la cosa è molto utile a prevenire incidenti, qualora chi guidi non si sia accorto, ad esempio, di un veicolo nell’angolo cieco. Per chi volesse stupire il pubblico, la Classe E, attraverso un’App dedicata, è in grado anche di parcheggiare da sola, senza che il conducente sia a bordo. Oltre che coreografica, questa è una funzione molto pratica per i parcheggi stretti, dove sarebbe difficoltoso, se non impossibile, aprire le portiere per scendere alla vettura. Alla guida tutta questa tecnologia rende l’esperienza decisamente positiva, si scende dall’auto freschi e riposati, anche dopo lunghi viaggi, mentre le code ed il traffico sono certamente meno stressanti, grazie all’aiuto del cruise “evoluto”. Quanto invece alla sportività, questa è una delle cose su cui, almeno in questa configurazione, la Classe E non punta.

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La tenuta di strada è elevata e la sicurezza è al top, anche per una dotazione tecnologica di livello assoluto, ma se si spinge al limite la vettura in curva ha un rollio piuttosto accentuato e la prontezza non è delle migliori. Si privilegia il comfort e prevale così l’indole “sorniona”, come è giusto che sia su una raffinata berlina premium. Qui il livello raggiunto è molto elevato, anche con le sospensioni “di base”. Pro link all’anteriore, con l’arretramento della ruota che attutisce le asperità nel migliore dei modi, mentre al posteriore troviamo un pregiato Multilink. Va sottolineato che lo sterzo ed i freni sono pronti e non mettono mai in luce punti deboli. La Classe E è però concepita per dare il meglio in altri parametri, come la capacità di coccolare chi è a bordo, non per nulla è una delle più utilizzate dai servizi NCC. Se invece cercate un pizzico di divertimento in più dovrete optare per le sospensioni attive, con le opzioni a pagamento che consentono di abbassare l’assetto, ma soprattutto di avere una reattività decisamente migliore. Le sospensioni Airmatic (optional da circa 1.100 euro), riescono infatti a coniugare egregiamente le doti di sportività con il comfort a bordo.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=4.5/5]

Il nuovo 2 litri a 4 cilindri, pone la E 220d tra le eccellenze del suo segmento
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Il nome è rimasto “220d”, ma la nuova motorizzazione che debutta proprio sulla Classe E W213, oltre a salire a quota 194 cavalli, riduce la cilindrata sotto la classica soglia dei 2 litri. Questa è la seconda opzione, perché è disponibile anche con 150 cavalli, con badge 200d. In entrambi i casi la base è la medesima. Si tratta di un propulsore tutto nuovo (sigla interna OM 654 e da cui deriva anche il nuovo 6 cilindri in linea), interamente in alluminio (sul 2.1 litri il monoblocco era in ghisa) e con pistoni in acciaio, di 1.950 cc. Molto compatto (da 94 a 90 i mm che separano le canne dei cilindri) e leggero (addirittura del 17%, fermando l’ago della bilancia a meno di 170 Kg), è stato anche dotato di contralberi di bilanciatura, per renderlo più silenzioso e privo di vibrazioni, inseguendo i risultati che si ottengono con le unità a 6 cilindri. Pur essendo di ridotte dimensioni, si è optato per un posizionamento longitudinale, soprattutto per privilegiare il comfort a bordo. In questo modo sono sostanzialmente azzerate le vibrazioni trasmesse in abitacolo, anche in fase di accensione del motore. Sono ben 194 i cavalli, erogati a 3.800 giri, con una generosa coppia di 400 Nm, ad appena 1.600 e costanti fino a 2.800 giri. Merito della corsa lunga (92,3 mm con 82 di corsa), ma anche della presenza di una sovralimentazione con turbina a geometria variabile.

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Oltre che per le prestazioni brillanti, si prende sostanzialmente lo scettro di miglior 2 litri a gasolio sul fronte dell’efficienza, perché i consumi scendono di qualcosa come il 20% (3.9 l/100 Km il dato dichiarato nel ciclo combinato), ma anche le emissioni sono da record, con valori che sono compresi tra 102 e 112 g/Km. Fluido e molto silenzioso, il nuovo propulsore è abbinato di serie al cambio automatico a 9 marce, forse proprio perché elemento fondamentale per ottenere i migliori risultati dal propulsore, sia in termini di prestazioni, ma anche di efficienza e comfort di marcia. La E 220d, pur non essendo una vettura di piccole dimensioni, riesce a percorrere lo 0-100 in 7.3 secondi, con una velocità massima di 240 Km/h. I meriti vanno anche ad un peso piuttosto contenuto, di 1.680 Kg, ma soprattutto ad aerodinamica e motore, che in azione congiunta riescono a rendere raggiungibili delle prestazioni all’altezza della migliore concorrenza, nettamente migliori della precedente Classe E. Sulla E 220d sono presenti anche i paddle al volante, ma si finisce quasi per dimenticarli, visto l’ottimo funzionamento del 9G-Tronic. Le vibrazioni contenute ed il livello di silenziosità del propulsore lo posizionano tra i migliori in assoluto, anche se ai bassissimi regimi non è così impeccabile come ci si potrebbe aspettare. Nulla di grave perché, di contro, le ripartenze con lo Start and Stop rasentano davvero la perfezione.

Consumi e Costi: [xrr rating=4.5/5]

Prezzo d’attacco di circa 45 mila euro, 10 mila in più per un esemplare ben configurato
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Sul fronte consumi le migliorie sono consistenti e reali, oltre che legate al mero dato dichiarato. Raramente siamo arrivati alla fine della prova di una berlina di quasi 5 metri di lunghezza, con un dato medio di appena 5.8 litri per 100 Km percorsi. In autostrada con il cruise attivo impostato in modo da leggere e seguire il limite di velocità, si riesce a fare anche qualcosa in meno. Siamo su valori che siamo abituati a rilevare con delle utilitarie. La Classe E parte dai 44.631 euro della 200d Executive, unica ad avere una trasmissione manuale a 6 rapporti. Il 9G-Tronic si paga invece con una differenza di circa 3.600 euro, dato che la stessa 200d costa circa 48 mila euro in questa configurazione. Sono 2.600 gli euro in più per passare allo step da 194 cavalli del propulsore 2 litri a gasolio, come quello della nostra prova, con un prezzo d’attacco di 53.750 in allestimento Sport. Si possono poi scegliere i più ricchi Business Sport, Exclusive, AMG Line, fino al Premium Plus. Il più completo include davvero molto, ad esempio gli interni in pelle o il tetto apribile, ma si paga non poco, dato che avvicina il prezzo della E 220d alla soglia dei 70 mila euro.

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Per chi non si accontentasse del nuovo quattro cilindri, a listino troviamo ovviamente anche la 350d, dotata del nuovo 6 cilindri da 3 litri, capace di 258 cavalli e ben 620 Nm (questo valore di coppia massima fa la differenza ancor più della potenza). In questo caso il prezzo parte da circa 60.300 euro, sempre per l’allestimento Sport. Passando ai propulsori a benzina, si parte dai 2 litri della E200 ed E250, da 184 e 211 cavalli. Quasi 52 mila euro per la prima, circa 1.000 in più per la seconda. Il gioco si fa serio passando alle unità a 6 cilindri, con il 3.5 litri della E400 ed il più compatto, ma anche più spinto, 3 litri della E43 AMG. La trazione integrale 4Matic è riservata solo ad alcune delle motorizzazioni, come queste due più potenti versioni a benzina, disponibili solo in configurazione 4X4. Le E400 ed E43 AMG mettono a disposizione 333 e 401 cavalli, con listini da 64.469 euro fino agli 83.227 della AMG, ovviamente in cima alla gamma, in attesa del debutto della Classe E più potente di tutti i tempi, la E63 AMG (anch’essa 4Matic) da 571 cavalli, che diventano 612 per la “S”! Solo la 220d prevede invece la trazione integrale come opzione, unica tra quelle a gasolio, con una differenza di prezzo di circa 2.800 euro. La Classe E, non poteva mancare, offre anche una versione ibrida plug-in, la E350 e, che al 2 litri benzina da 211 cavalli ne affianca uno elettrico da 88, per un valore complessivo di ben 299 ed un listino a partire da circa 63 mila euro.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Un riferimento assoluto per efficienza, comfort e dotazione tecnologica, ottimo il nuovo propulsore a gasolio da 2 litri, oltre al 9G-Tronic.Gestione dell’infotainment buona, ma non la migliore, poco reattiva e sportiva in questo allestimento.

Mercedes Classe E: la Pagella di Motorionline

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2 commenti

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  • Me stesso ha detto:

    Ma perché fanno le ibride solo con quei (…) benzina e non più anche diesel???? Una bella Hybryd-Diesel ricaricabile e fai oltre 2500 km con un pieno tranquillamente, e invece no solo ibride a benzina ricaricabili.

  • Matteo Pozzi ha detto:

    In realtà la questione non è affatto così semplice come la raffigura il nostro lettore. I diesel hanno tanti pregi, ma (almeno per alcuni parametri) inquinano di più di un benzina, motivo per il quale in futuro potremmo vederli anche scomparire. La scelta quindi privilegia le ibride con termico a benzina, di gran lunga più diffuse di quelle a gasolio.

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