Nissan Leaf: in Europa la piccola elettrica viaggia più delle auto normali
In Spagna ben 367 km a settimana a emissioni zero
Nissan Leaf – Quali sono i tre principali motivi per cui ancora non vi siete comprati un’auto elettrica? Il prezzo, prima di tutto, ma quello potrebbe essere recuperato con il risparmio della mancata fermata alla pompa di benzina. Andiamo avanti, allora: in Italia manca ancora una rete di colonnine adeguata per supportare il segmento delle vetture a emissioni zero. Verissimo. Infine c’è l’autonomia. Senza stare a scomodare le supercar, oggettivamente fuori mercato per una grande fetta del pubblico, è difficile garantire con l’attuale tecnologia delle batterie una percorrenza superiore ai 200 km. Anche la Nissan Leaf, una delle più conosciute compatte elettriche, soffre di questo problema. Eppure l’ecologica della casa giapponese ha percorso più chilometri di tutte le sue controparti a gasolio o benzina in Europa!
Com’è possibile? Ovviamente si tratta di una ricerca condotta dalla stessa casa giapponese, per cui va presa tradizionalmente “cum grano salis”, ma i dati riportati hanno senza alcun dubbio una valenza molto importante. Non fosse altro per dimostrare che una nuova mobilità a basse emissioni è davvero possibile, nonostante le resistenze. Ufficialmente la Leaf possiede un’autonomia massima di 199 km, grazie al suo caricatore da 6,6 kW che permette ricariche standard da 4 ore e veloci da appena 30 minuti per l’80% della batteria (ovviamente questo dato è influenzato dallo stile di guida e dalle condizioni atmosferiche della vettura). Secondo Nissan, le sue elettriche nel 2014 hanno percorso una distanza superiore del 55% rispetto alle auto diesel o benzina. I più attivi sarebbero i guidatori spagnoli, che percorrerebbero in media ben 367 km alla settimana con le loro Leaf. La “medaglia d’argento” spetta alla Svezia con 339 km a settimana, mentre il “bronzo” è per il Regno Unito con 324 km. La media dell’Unione Europea è comunque molto più bassa, arrivando a circa 208 km alla settimana.
Com’è possibile tutto questo? Prima di tutto questi dati non si riferiscono certo ad un unico viaggio, bensì a vari segmenti, essendo tutti dedicati a spostamenti sulla medio-breve distanza. La ricarica, invece, viene effettuata nella maggior parte dei casi durante la notte, così da avere sempre la massima autonomia a disposizione. In altre parole, questi risultati vengono ottenuti rispettando alla lettera i consigli dei produttori: veicoli da città che non devono più “fermarsi dai distributori”, ma che si ricaricano di notte. Forse un giorno avremo batterie abbastanza performanti da garantire centinaia di chilometri di viaggio e ricariche da pochissimi minuti, ma mentre aspettiamo, le auto elettriche sono forse una delle soluzioni più efficaci per abbattere l’inquinamento nelle grandi città. Sperando inoltre che una maggiore richiesta possa abbatterne anche il prezzo.
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