Porsche Cayenne & Panamera S E-hybrid, primo contatto [FOTO]

Eco-friendly senza rinunciare alla sportività

La casa di Stoccarda entra anch'essa di diritto nel mondo delle ibride plug-in grazie ai suoi due modelli più grandi, capaci di ospitare in poco spazio un performante motore elettrico con rispettive batterie non perdendo in performance, anzi, tutto il contrario.

Questo decennio pare proprio essere rivoluzionario per i propulsori delle vetture che ogni giorno vediamo circolare. In particolar modo stanno prendendo sempre più piede quei sistemi di produzione d’energia definiti ibridi. Si tratta di utilizzare un propulsore termico abbinato ad uno elettrico per ottenere così minori consumi ed al contempo prestazioni di guida piacevoli. Porsche in particolar modo ha puntato molto sull’ibrido ed all’alba del 2015 ha presentato al mercato le sue due “chicche”, ovvero Cayenne e Panamera S E-Hybrid.

Un po’ di storia

A dirla tutta non è un’idea proveniente dal nulla quella della casa di Stoccarda, bisogna tornare indietro di ben un secolo per parlare dell’origine di questo progetto: correva l’anno 1900 e Ferdinand Porsche stesso presentò quella che è tutt’oggi ritenuta la prima vettura ibrida della storia. Il progetto chiamato Semper Vivus vantava infatti un motore termico affiancato da due elettrici contenuti all’interno delle ruote anteriori. All’epoca però non si avevano le tecnologie di oggi ed il come sfruttare l’elettricità assieme ad un motore a combustione in modo efficiente parve assai più costoso che utilizzare il solo motore mosso da carburanti fossili, pertanto il progetto venne accantonato. Nel 2010 Porsche si ripresenta con Cayenne Hybrid un primo abbozzo del suo impegno nel trovare un compromesso tra sportività e rispetto per l’ambiente. Sempre lo stesso anno impiega una versione speciale della GT3 nelle gare endurance, la R Hybrid, riuscendo quasi nell’impresa di vincere la famosa 24 Ore del Nürburgring, soltanto il ritiro forzato a causa di problemi tecnici si oppone quando la vettura è in testa con ben 6 giri di vantaggio. Nel 2013 viene infine presentato l’apogeo della ricerca Porsche con l’uscita della 918 Spyder: 887 cavalli complessivi e 1250 Nm di coppia ad 8500 giri/min in soli 4.6 metri, un concentrato di ricerca tecnologica ed esuberanza sportiva per pochi eletti.

Oggi

“Il liet motiv di Porsche è ottenere il massimo dell’efficienza e delle prestazioni risolvendo le contraddizioni esistenti tra le due. Ricerca di performance, esclusività ed accettabilità a livello sociale e dei consumi sono punti all’ordine del giorno” spiega Mauro Gentile, Director PR Porsche Italia. Il tutto è riassumibile in tre parole: Porsche Intelligent Performance. Ad approfondire l’argomento ci pensa Alessio Taricco di Porsche Italia, il quale spiega come gli ingegneri di Stoccarda si siano concentrati nelle ricerca di efficienza e sportività e da qui la scelta dell’ibrido. Di fatto un motore elettrico ha un’efficienza dell’80% mentre uno termico intorno al 30% ed in termini di prestazioni garantisce il massimo della coppia sin dal primo istante. Inoltre la caratteristica di essere trifasico lo rende capace di percorrere ben 500mila chilometri senza dover richiedere il minimo intervento da parte di esterni.

La Cayenne S E-Hybrid si avvale di un motore a benzina 6 cilindri volumetrico da 3000 cm3 e 440 Nm e di un elettrico da 95 cavalli (46 quelli del modello precedente) con nuove batterie agli ioni di litio raffreddate a liquido che permettono di viaggiare ad una velocità massima di 125 km/h nella sola modalità elettrica. Lo spessore di questo propulsore è di soli 17 cm per cui riesce ad influire poco sulle capacità di spazio, di peso ed in definitiva di guidabilità della vettura. Una frizione ibrida fa si che i due propulsori lavorino separatamente senza intoppi. La potenza complessiva dei due propulsori raggiunge i 416 cavalli e la coppia è qualcosa di eccezionale, con 590 Nm disponibili a soli 1250 giri/min; le prestazioni vedono uno 0-100 km/h in 5.9 secondi per una velocità massima dichiarata di 245 km/h. Per quanto riguarda i consumi i dati dichiarati parlano chiaro: 3.4 litri per fare 100 chilometri e soli 79 g/km di CO2  emessi, non male per una vettura da oltre due tonnellate. I prezzi partono da € 85.553.

La Panamera S E-Hybrid monta lo stesso propulsore termico ed elettrico della Panamera ma nella sola modalità elettrica può raggiungere i 135 km/h, con entrambi invece la massima è di ben 270 km/h e lo 0-100 richiede 5.5 secondi. I consumi dichiarati sono di 3.1 litri per 100 km e 71 g/km di CO2. Il peso complessivo della vettura si aggira sui 2100 chilogrammi. Prezzi da € 108.334.

Esternamente entrambe queste versioni presentano la scritta E-Hybrid su fondo verde per distinguersi dagli altri modelli con solo motore termico, ma le differenze non finiscono qui. Il cruscotto è classicamente diviso in 5 parti come da tradizione Porsche: al centro svetta il contatore del numero di giri mentre alla sua sinistra è presente il Power-Meter, il quale mostra lo stato di carica delle batterie ed il recupero di energia effettuato durante le frenate. Il primo schermo a destra invece raffigura il flusso di energia mentre si è in movimento ed il chilometraggio disponibile in sola modalità elettrica. Altra caratteristica delle Hybrid è il sistema plug-in di cui dispongono e le tre modalità di guida che il guidatore ha a sua disposizione:

E-Power: la vettura si muoverà soltanto grazie al motore elettrico, assicurando tutta la coppia possibile in qualsiasi momento e garantendo zero consumi ed emissioni, comodo nel traffico cittadino o per raggiungere il proprio lavoro. Premendo a fondo il pedale si potrà richiamare l’intera potenza del sistema.

E-Charge: il motore termico lavorerà maggiormente per ricaricare la sua controparte elettrica, utile durante viaggi in autostrada o su strada urbana dove è possibile utilizzare entrambi i propulsori.

Sport Plus: nientemeno che il massimo delle performance ottenibili dalla propria vettura per un piacere di guida votato alla sportività.

Come anticipato in precedenza le batterie sono ricaricabili durante la corsa anche grazie ad un sistema di recupero di energia tramite i freni, purché si agisca in modo dolce sul pedale. La modalità di ricarica più semplice è invece quella tramite colonnina, ovvero grazie ad una semplice presa da casa o da lavoro si potranno ricaricare le vetture mentre stazionano. Porsche offre anche la possibilità di acquistare colonnine per una ricarica più veloce e prese conseguentemente adatte qualora lo si desiderasse. E se si è lontani dalla macchina e si volesse sapere il suo stato di carica, oppure non si è sicuri d’averla chiusa? Porsche ha pensato anche a questo tramite un’apposita app per Android ed iOS tramite cui è possibile monitorare tutte le funzioni della propria vettura e impostare, ad esempio, la ricarica completa delle batterie: tutto sempre sotto controllo ed in poco tempo.

Porsche propone quindi un ottimo compromesso a chi desidera una guida rilassante e nel rispetto dell’ambiente come in un contesto cittadino, ed al contempo un piacere di guida sportivo e raffinato che solo le vetture di Stoccarda sanno regalare. Due facce diametralmente opposte della stessa medaglia.

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