Ricarica elettrica? In futuro ci penserà il manto stradale

...ma ci vorranno diversi anni per vedere la nuova tecnologia, ora in via di sviluppo

Ansia da autonomia e mancanza di infrastrutture adeguate. Ecco i principali ostacoli alla diffusione delle auto elettriche. La soluzione? Una ricarica “wireless”. Esatto. Hai letto bene. Una ricarica per le auto a “induzione” come la ricarica senza cavo e senza spina adottata dai nostri smartphone. Come? Permettendo alla strada di ricaricare, mentre è in marcia, la nostra ID 3 o Zoe.

Questa sembra oggi la strada migliore da attuare ma anche quella più insidiosa e costosa. Applicare la tecnologia a induzione alle strade di tutti i giorni sarà “enormemente costoso“, dichiarano alcuni professori che stanno effettuando ricerche inerenti. “La creazione di campi magnetici richiede hardware costoso che utilizza più energia di quanta ne fornisce” sostengono. Quindi gli studiosi stanno cercando di creare campi elettrici ad alta frequenza, invece di quelli magnetici.

Secondo le ultime ricerche, i veicoli elettrici con un’altezza da terra fino a 18 cm potrebbero essere caricati dalla tecnologia con campi elettrici. La potenza verrebbe trasferita tramite piastre poste sul manto stradale e consentirebbe alle auto di caricarsi mentre sono in marcia. Allo stato attuale, la ricarica tramite campi elettrici ad alta frequenza è in grado di ricaricare una Nissan LEAF in quattro o cinque ore. Un veicolo con una batteria più grande, come una Tesla, richiederebbe ovviamente più tempo. Per abbassare i costi di gestione e ammodernamento delle strade, le piastre ricaricabili potrebbero anche essere installate solo in corrispondenza dei segnali di stop, semafori e i dare-precedenza.

Quanto tempo ci vorrà per vedere all’opera la nuova tecnologia “ricarica-vetture-in-marcia“? Secondo gli studiosi, più di 10 anni.

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