Auto ibride ed elettriche: cresce l’interesse in Italia, ma restano i dubbi

Un sondaggio sulle vetture elettrificate nel nostro Paese

Auto ibride ed elettriche: cresce l’interesse in Italia, ma restano i dubbi

Le auto elettriche e ibride stanno crescendo nel mercato italiano, un po’ per un aumento della fiducia in queste nuove tecnologie ed un po’ per le restrizioni presenti e future sulle vetture a motore termico. Anche un sondaggio svolto da Areté vede una crescita di interesse, anche se accompagnata da più di un dubbio.

“Serve maggiore e più efficace comunicazione da parte delle Case automobilistiche per riuscire superare lo scetticismo che ancora avvolge alcune tematiche chiave per questo mercato – spiega Massimo Ghenzer, presidente della società di sondaggi e ricerca – in primis sul tema batterie e costi di manutenzione”.

Troppe informazioni non corrette

Ben 2 intervistati su 3, infatti, sono indecisi o non hanno informazioni corrette sul tema, come sulle differenze tra le tecnologie ibride o sulla metodologia di ricarica. Ben il 31%, infatti, ritiene che tutte si ricaricano tramite la spina e possano essere ricaricate direttamente dalla presa della corrente, senza necessità di apparecchi (come le wallbox) o senza dover modificare il proprio contratto per la fornitura di energia elettrica. Ed il 63% pensa tutte possano percorrere almeno 50 km in elettrico.

Il costo e le batterie alimentano i dubbi

I dubbi sono alimentati soprattutto dalla durata delle batterie e dai costi. Il 43% degli intervistati è perplesso su autonomia e tempi di ricarica, così come il 12% ha dubbi sulle infrastrutture, mentre il 63% del campione si dice disposto a pagare solamente tra il 5 ed il 10% in più per una vettura elettrificata, al posto di una termica.

Però cresce l’interesse

Come dicevamo, tuttavia, cresce anche l’interesse verso le auto elettrificate. Ben il 77% degli intervistati si è detto, infatti, disposto a scegliere una vettura ‘ecologica’ in futuro (il 23% anche 100% elettrica). I motivi? L’attenzione all’ambiente per il 54%, ma anche la possibilità di risparmiare sui costi del carburante.

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