Cina: ridotti gli incentivi per le auto elettriche ed ibride più costose
Sopra ai 42.000 euro non si può beneficiare degli ecoincentivi
Secondo quanto riporta Reuters, le Cina ridurrà gli incentivi per le auto con carburanti alternativi del 10% per il 2020. In questa cerchia di veicoli rientrano le auto elettriche, ibride ed ibride plug in, considerando anche le nuove vetture ad idrogeno fuel-cell. Secondo quanto programmato nel 2015, quest’anno sarebbero dovuti terminare in tronco, ma a causa della crisi da Coronavirus, il governo cinese ha deciso di prorogarli per altri 2 anni, fino alla fine del 2021 per poter aiutare la ripresa economica e la vendita di auto nuove.
Penalizzate le auto sopra ai 42.000 euro
Può sembrare un po’ tutto molto bello, ma il governo ha riferito che questi incentivi non verranno applicati sulle auto con un prezzo di listino superiore ai 300.000 yuan, ovvero 42.300 euro circa. Questo significa che buona parte delle elettriche di casa BMW e Mercedes saranno escluse dalla lista, così come la ricercatissima Tesla Model 3. Il governo, insieme al ministero delle finanze cinese ha inoltre affermato che questi sussidi diminuiranno ulteriormente del 20% e del 30% per il 2021 e 2022, concentrando gli incentivi verso aree più strategiche e verso quei modelli/brand che risulteranno più attivi dal punto di vista dell’efficienza energetica.
“Questa proroga delle sovvenzioni fornirà al settore un sostegno a lungo termine, ma è improbabile che influisca significativamente sulle vendite a breve termine“, ha affermato il segretario generale della China Passenger Car Association (CPCA).
Il governo cinese punta al raggiungimento del 20% di immatricolazioni riguardati i NEV entro il 2025, ovvero New Energy Vehicle, quelle auto caratterizzate da energie rinnovabili e alternative ai più tradizionali benzina e diesel. Nel 2019, solo 1,2 milioni di auto di questa categoria sono state immatricolate, sulle oltre 25 milioni vendute sul suolo cinese.
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